POESIA/COHEN migliore di sé. Il Cohen popstar, l'industria dello spettacolo, lo sfruttamento commerciale del proprio successo lo hanno indebolito e alienato dalla poesia. In una oscurità quasi catacombale Cohen dà voce agli schiavi accusando, complottando, bramando le armi dli fuoco (intese come concentrati di energia) con cui uccidere gli oppressori, i nemici. In The Energy of Slaves non c'e più un dio _çlasupplicare: la perdita di identità che in Beautiful Losers era il mezzo per troncare il perpetuarsi dell'oppressione per una nuova libertà individuale e sociale qui viene invocata dall'autore come iibérazione dal proprio personaggio, liberazione che passa attraverso la figura retorica dell'amnesia, una sorta di elettroshock culturale per cancellare il ricordo di sé, del proprio passato, delle proprie radici. Ed è con la morte del seduttore di Death of a Lady 'sMan, una raccolta di poesie e brani di prosa del·l978, che Cohen ci dà il "libro dell'accettazione.". L'accettazione della vita, dell'arte, l'accettazione di essere figlio e padre, forse la realizzazione di quella "seconda possibilità" perseguita in Beautiful Losers e che sembra venire concessa a chi non ha solo steso balsami sulle ferite prodotte dalla vita e dalla propria storia individuale ma ci ha affondato le ·mani dentro per conoscere la natura del male. Anche in Death of a Lady's Man l'ironia (e soprattutto l'autoironia) è('accorgimento che restituisce leggerezza e misura a una visione del mondo comunque cruda e mai mistificante, che permette a Cohen di smorzare la tensione drammatica facendo scivolare l'attenzione del lettore su uno dei tanti dettagli fuori luogo e fuori tempo di cui è piena la vita e che ci fanno sorridere. Nel 1984 Cohen pubblica Book of Mercy, 50 invocazioni in forma di salmi, da un uomo di 50 anni al suo creatore. Note I) Leonard Cohen, The Favourite Game, Frogmore, St.Alban, Panther Books, 1973, p. IO 2) Michael Ondaatje, Leonard Cohen, Toronto, McCielland and Stewart Limited, 1970, p. 13 · 3) Leonard Cohen, Selected Poems, London, Jonathan Cape, 1969, p. 122 4) Michael Ondaatje, op. cit., p. 43 "5) Leonard Cohen, Beautiful Lòsers, New York, Viking Press, -1966, (Belli e perduti, Rizzoli 1976) p. 84 6) Commenti di L. Cohen nel corso di interviste radiofoniche con Phyllis Webb e Eli Mandel, riportati in M.Ondaatje, op. cit. p. 45 Tu hai gl{ amanti Tu hai gli amanti, senza nome, le loro storie solo l'un per l'altro, e hai la stanza, il letto e le finestre. Fingi che sia in corso un rituale. Dispiega le lenzuola, seppellisci gli amanti, · oscura le finestre, lascialì vivere in quella casa per una generazione o due. · Nessuno osa disturbarli. Nel corridoio i visitatori proseguono in punta di piedi oltre la porta chiusa da tanto tempo, · cercando di cogliere un suono, un gemito, una canzone: niente, nemmeno un respiro; Tu sai che loro non sono morti, Riesci a sentire la presenza della loro passione. I tuoi figli crescono, ti abbandonano per diventare soldati e cavalieri. 66 Il tuo compagno è morto dopo una vita di dovere. Chi ti conosce? Chi si ricorda di te? Ma nella casa il rituale continua: non è ancora compiuto, ha bisogno di altra gente. Un giorno la porta viene aperta nella camera dell'amante. La stanza si è trasformata in un fitto giardino, pieno di colori, odori e suoni a te sconosciuti. Nel mezzo del giardino si erge il letto, fragrante come una cialda di sole Nel letto gli !lmanti rappresentano l'atto d'amore, lenti, consapevoli, silenziosi. Gli occhi chiusi, tanto serrati come fossero schiacciati da pesanti monete di carne Le labbra coperte da nuove e vecchie ferite. I capelli di lei e la barba di lui irrimediabilmente aggrovigliati. Quando lui bacia una spalla lei non sa nemmeno se la spalla ha dato o ricevuto quel bacio: tutta la sua carne è una bocca. Lui fa scorrere le dita lungo il suo corpo e sente il proprio corpo accarezzato. Lei lo-stringe di più a sé e sono le braccia di lui che la circondano. . C'è una mano vicino alla sua bocca, lei la bacia: di chi sia non ha importanza, ci sono ancora così tanti baci. Tu sei in piedi vicino al letto e piangi di gioia. Scosti con cura le lenzuola da quei corpi che si muovono lentamente. Hai gli occhi pieni di lacrime e quasi non riesci a vedere gli amanti. Mentre ti spogli canti e la tua voce è magnifica perché adesso sai con certezza.che è la prima voce umana in quella stanza. Gli abiti che hai lasciato cadere diventano viti. Ti arrampichi, entri nel letto, riprendi la tua carne. Chiudi gli occhi e lasci che restino cuciti. Crei un abbraccio e ti ci lasci cadere. C'è solo un momento di dolore o di dubbio mentre ti chiedi quante moltitudini giacciano accanto al tuo corpo ma una bocca bacia e una mano acquietandolo lo allontana. Dalla terra celeste da The Spice Box of Earth, 1961 per Mare Chagall Dalla terra celeste scende il caldo sole del Sabbath Dentro il porta-spezie della terra, La Regina farà di ogni Ebreo il suo amante. In un mànto di seta bianca il nostro rabbino danza su per la strada indossa i nostri prati come un verde scialle da preghiera Brandendo le case quasi fossero vessilli d'argento, Dietro a lui danzano i discepoli Danzano non così in alto
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