Linea d'ombra - anno IX - n. 61 - giugno 1991

L~ .... ----~ ... -/,r L'Indice. La lettura laureata in lettere. Lettera 27 internazionale Rivista trimestrale europea Edizione Italiana Pietroburgo, Un inedito di Pasternak Richard Rorty, Nadine Gordimer, Perché il romanzo Octavio Paz, Mito e realtà del moderno Juan Goytisolo, Parigi capitale del XXI secolo? J. Starobinski, F. Diirrenmatt, Sette secoli di Svizzera IN EDICOLA'E LIBRERIA Abbonamento annuo 1991 edizione-italiana L. 40.000; cumulativo con un'edizione estera (francese, tedesca, spagnola o ceca), L. 80.00Ò. Versamenti sul ccp. n. 74443003 intestati a LETTERA INTERNAZIONALE s.r.l., via Luciano Manara 51 - 00153 Roma, o con assegno allo stesso indirizzo. 64 STORIE/KOLTÈS sbrigare; tutta Tabataba è fuori, e non hai il diritto di imprigionarmi nella mia vergogna. PETITABou Maimouna, sorella mia, tu già non vali gran che, ma è vicino il tempo che non varrai mezzo franco. Chi sei tu per dirmi quello che devo fare, con chi devo strofinarmi, attorno a chi devo ronzare? Sei vecchia e non ti sei sposata. Alla tua età dovresti esserti sistemata, servire a tavola un vecchio e sfregare bambocci diversi da me. Alla tua età dovresti esserti accoppiata da tempo, e invece non è così, e mi fai la morale. Presto sarai così sciupata dalle notti di Tabataba che non ci sarà un sol uomo ragionevole che ti vorrà ancora. Piantala di essere giovane. Quanto tempo ancora ti ci vorrà prima di piantarla di essere giovane? Cosa può sembrare un ragazzo che ha la sorella maggiore giovane, e sempre giovane, che non si decide a piantarla di essere giovane? Cercati un innamorato e lasciami invecchiare. A quest'ora, invece di essere vestita e profumata come una vedova, dovresti essere in casa di un uomo tuo, ricco e vecchio, a stirargli le camicie, a cucirgli i pantaloni. · Ma tu preferisci passare la giornata a pettinarti come una signorina. Che può mai valere una ragazza che incita il fratello minore a bere birra adulterata in mezzo agli alberi e ad andare a puttane? Queste cose le possono fare i ragazzi, le ragazze non hanno il diritto di parlarne. Vergognati, Maimouna; vergognati del tuo linguaggio e della tua solitudine. MAIMOUNA Si accovaccia e si mette a piangere. Non voglio un innamorato, non voglio unmarito. Un innamorato è come il sole, più scalda e più fa intorno il deserto. Non voglio essere come una pianticella grassa sola in un deserto di sassi. PETITABou E allora perché rompi, Maimouna, perché vorresti farmi fare quello che nemmeno a te va di fare? Lo sai che non servirebbe a niente uscire, camminare sulle merde di cane delle strade di Tabataba. MAIMOUNAMa la vita, Petit Abou? Tutto quello che ti ho insegnato, la donna, l'uomo, l'amore, tutto il resto? Tu non sei più piccolo e neanche sei grande, Petit Abou; non si può andare contro la natura. Dobbiamo vergognarci: le vicine ridono e i compagni bussano alla porta. PETITABou Lasciami fare il vecchio e fumare tranquillamente nel mio cantone, e tu, fa' quel che ti pare. MAIMOUNSAenza,moglie, Petit Abou, chi ti stirerà le camicie? Quando sarai vecchio davvero, chi ti preparerà da mangiare? . PETITABou Preparami te da mangiare, e di camicie stirate non ho bisogno. MAIMOUNADammi lo straccio, stronzetto: questa moto fa schifo, la luciderò assieme a te. Copyright Éditions de Minuit 1991.

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