CONGEffURE SULLA REGINA DELLA NOffE Werner Kofler traduzione di Anna Santin'i Schreib I WernerKofler(Villach,Austria 194 7) vive a Vienna.Ilpiùprobabile successore di Thomas Bernard scrive in una prosa al veleno le sue dichiarazionid'amorealla"felixAustria"e almondo intero.Nei suoi libri si rivela un'affinità tra il passato compFomessoe la sfacciatagginedel presente.La folliagareggia in un'interapartita finale controla realtà. Ha pubblicato tra l'altro Guggile (1975), Konkurrenz (1984), Amok und Harmonie, Am Schreibtisch. Alpensagen/ Reisebilder/ Racheatke (Alla • scrivania. Fiabe alpine/ Immagini di viaggio/ Atti .di vendetta, 1988), Hotel Mordschein (1989, da cui è trattoil testoqui presentato)e Der Hirt aus dem Selsen (Il potere della roccia, 1991). Le baracche di entrambi i campi si trovano accanto agli ingressi delle gallerie, al di qua e al di là della montagna, presso la vecchia Passtrasse. Il campo posto presso il portone nord del tunnel in costruzione è più piccolo di quello posto presso il portone sud. Nel campo· sud sono sistemati gli uffici del comando, il comandante del campo sud è il superiore del comandante del campo nord; egli, comandante di fatto del campo, si chiama Winkler, ed è temuto per la sua severità. Posta, derrate alimentari, altri rifornimenti, anche nuovi prigionieri, arrivano attraverso il paese di Neumarktl, ali' estremità di una linea ferroviaria posta giù a valle. Le guardie barattano con i contadini sapone e materassi in cambio di grappa. A volte di notte i prigionieri vengono fatti inseguire dai cani fin oltre i confini dei campi per poi essere fucilati alle spalle durante la fuga. A Praga durante la messa in scena del Flauto magico - dev'essere stato circa cinquant'anni fa - scomparve nella botola, dopo aver tentato senza successo sul palcoscenico di penetrare nel tempio del sole e, conformemente alla guida dell'opera, dopo essere stata gettata nelle tenebre eterne da' tuoni e fulmini, la Regina della notte insieme ai suoi. In occasione della preparazione della stessa 5weraa Bt"eslavia, la Regina della notte di dileguò barcollando, trafuoco efumo come indicato nel programma, consegnata alla dannazione, dietro la quinta di destra seguita da Monostato e dalle tre damigelle - - In una solenne rappresentazione salisburghese di quel periodo del Flauto Magico, l'uscita di scena della Regina della notte venne così manovrata che, ostacolata dalla Divina Provvidenza nella sua scempia intenzione - Piano, piano/piano/piano - di entrare nel tempio di Iside e dalla stessa mandata in esilio nelle tenebre eterne, cadde sul pavimento del palcoscenico come colpita da un fulmine e lì ristette immobile sino al cambio di scena - - Anche ad Aquisgrana in quel periodo venne recitato Il flauto magico; lì la rappresentazione della distruzione della Regina della notte e del suo seguito era stata semplicemente cancellata. La Regina della notte di un Flauto magico di Ratisbona tentò di arrivare al Tempio del sole attraverso una scalinata; accolta da Sarastro con tuoni e fulmini e, conformemente al programma, inghiottita da Orco, la Regina della notte cadde all'indietro nel nulla, su stuoie,e cuscini posti gli uni sulle altre - - In una rappresentazione del Dopolavoro nazista del Flauto magico a Graz, barcollavano alla fine, come accecati - vittoria dello spirituale maschile sul ctoniofemminile, così era stato definito nella conferenza preliminare - la Regina della notte e il Moro a destra, le tre damigelle a sinistra 50 nello sfondo del palcoscenico per - cambio di scena - far posto all'illustre coppia nello sfavil- . !ante splendore del tempio del sole. Allorché una sera la Regina della notte del Flauto magico prag~ese, dopo essere scomparsa nella botola, gettata da tuoni e fulmini nelle tenebre eterne e di nuovo risalita sul palcoscenico, volle andare per breve tempo nel camerino, trovò ad attenderla tre uoFotoOhlbaum. mini che indossavario abiti da passeggio, con una tale espressione del viso come se quel locale fosse loro. Qualcuno doveva aver calunniato la cantante e, senza che avesse fatto alcunché di male ella venne arrestata dai tre uomini e non poté più mostrarsi sul palcoscenico dopo l'apoteosi finale -quando tutto il teatro si tramuta in un sole. Un primo interrogatorio ebbe luogo ancora nel camerino: l'accusa formulata da quei signori era di attività antinazionale: si sarebbe impegnata come soprano in una cantata tedesca di Fide lio F. Finke, un ottimo autore e membro del partito, e ripetutamente, davanti a testimoni avrebbe parlato dell'opera di questi in modo 'estremamente sprezzante e maligno; avrebbe peggiorato, con l'idea di migliorarlo, il nome del compositore Fidelio F.°Finke e parlato solo di Fidelia Sporco-Finke, trascinato nel fango la sua composizione corale Oh Boemia terra del cuore, un inno sulla liberazione della Boemia, aggiungendo, con malvagio proposito culturalbolscevico, al titolo OhBoemia terra del cuore, l'assurda frase: Terra sul mare; per di più, asserendo che sarebbe venuto il giorno in cui la bandiera del Reich 'issata sul castello praghese non sarebbe stata che uno straccio abbandonato alla tempesta, avreb6e completamente rinunziato all'appartenenza alla nazione, e ai suoi diritti di cittadina. Senza che avesse fatto ·qualcosa di male sia sul che al di fuori del palcoscenico, la Regina della notte di Breslavia venne arrestata da funzionari della polizia segreta di Stato che l'aspettavano durante la rappresentazione pomeridiana domenicale, allorché, consegnata alla 'dannazione tra fuoco e fumo, barcollò dietro le quinte; già prima dell'ultima entrata in scena della Regina della notte, mentre Tarnino veniva condotto sino alle orrende porte perché ardisse attraversare fuoco e acqua, gli uomini in borghese si erano sparpagliati nel teatro. La Regina della notte fu condotta nel magazzino delle quinte dove le venne comunicata un'accusa
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