Linea d'ombra - anno IX - n. 61 - giugno 1991

INCONTRI/GRASS di freno del progresso, e il capitalismo in realtà è stato alle sue origini, rispetto al mercantilismo, un fattore d! progresso. Ma lei è, in qualche misura, uno scrittore cattolico ... Beh, io conosco la chiesa, sono cresciuto nell'ambiente cattolico, conosco il tanfo da sacrestia, le sue forze di seduzione, ma conosco bene anche quello che mi ha portato a distanziarmi, a uscire dalla Chiesa cattolica. C'è un Grass politico e un Grass scrittore. Si sopportano bene, vanno sempre d'accordo di questi tempi? Mah ... l'anno passato, con l'incalzare degli eventi storici, non era pensabile che scrivessi in maniera continuativa, e allora ho fatto quello che hanno fatto anche molti altri, cioè ho tenuto un diario; ma da quest'anno, dallo scoppio della guerra del golfo, ho iniziato con la stesura di un manoscritto, perché ... in fondo è quello che io posso opporre. Se prendo la parola su questioni politiche, le mie dichiarazioni vengono stampate, o trasmesse, e c'è qualcuno che legge o ascolta; ma poi mi sento sempre costretto a tornare a ciò che sono capace di fare soltanto io, disegnare o scrivere. Adesso devo farle una domanda assurda: perché Oskar Matzerath, il protagonista del Tamburo di latta, non è diventato un politico della Spd? Già ... Voglio dire: esiste sempre un baratro tra la grande politica e la vita semplice - e la letteratura ha sempre approfittato proprio di questo ... Sì. La forza e la debolezza dei socialdemocratici è la capacità di agire pragmaticamente. Di reagire partendo dalle esigenze immediate dei lavoratori, degli impiegati, di larghi strati della popolazione, è un impulso sociale al riequilibrio. Questo atteggiamento pragmatico può costituire, nel caso ci siano personalità significative, una sorta di sostituto dell'ideologia, e uno stimolo al pragmatismo. E per tornare alla sua domanda: Oskar Matzerath è tutt'altro che un pragmatico. Credo che lui non avrebbe fatto nessun tentativo di diventare socialdemocratico, e se l'avesse fatto, sarebbe stato espulso ben presto. In ogni caso, nei suoi romanzi, compaiono anche eroi ragionevoli. Ad esempio, nel Rombo, c'è una sfilza di eroine che rappresentano la ragione al femminile ... Il problema è forse che, per lei, i ratti sono più ragionevoli degli uomini. .. Su questo tema ho scritto un seicento pagine, e sono ancora dell'opinione che, per lo meno nel comportamento sociale, nella fisica della vita e della sopravvivenza, sono senz'altro molto più progrediti degli uomini. Ho iniziato a scrivere La ratta dopo una pausa di quattro anni, anche partendo dalla considerazione che noi, per la prima volta nella storia del genere umano, per usare un'espressione illuminista, siamo nella situazione di poter di-struggere definitivamente la vita dell'uomo e di altre specie viventi. La tendenza ali' autodistruzione è sempre esistita, da quando ~siste l'uomo, ma non esistevano ancora i mezzi per portarla a termine tanto radicalmente. E dato che questo potenziale è presente, e oggi non si limita soltanto a una auto-distruzione atomica, ma comprende anche una distruzione a lungo termine della natura, noi viviamo in una costante minaccia di noi stessi, e da qui cambia anche il 48 concetto di letteratura. In altre parole, in questo costante pericolo di autodistruzione, la letteratura è alla ricerca di ciò che può ancora significare il nostro futuro ... Ma non è ancora nata una letteratura verde. Si tratta di soggetti trattati piuttosto dalla fantascienza, dai generi di consumo ... La domanda, per quanto ironica, non mi sembra molto produttiva. Se c'è una cosa che mi fa inorridire sarebbe ad esempio una letteratura socialdemocratica, potrebbe essere soltanto noiosa; e una letteratura verde sarebbe per altri motivi altrettanto noiosa. Non credo che una qualsiasi ipotesi politica possa riempire un romanzo, ci possono essere sfumature, aspetti particolari, personaggi che si possono situare in un preciso contesto sociale, ma mettere al centro un'ipotesi politica in quanto tale sarebbe aver troppo rispetto della politica, la politica è solo un aspetto della nostra realtà, e ce ne sono altri che vanno al di là della ragione, del fattibile concreto .... Sono d'accordo. Ma a me interessa il divario che esiste tra le idee e la vita semplice. Com'è che possiamo mettere d'accordo le due cose. Per tornare a citare Muller, ha detto: "Le idee divorano i corpi". Com'è che possiamo far andare d'accordo un comportamento pragmatico nella vita politica coi sogni nella letteratura? . Non so nemmeno se sia auspicabile far collimare le due cose. Non abbiamo forse la possibilità di vivere.su livelli differenti? Lo formulo in maniera più radicale: noi siamo in grado di riconoscere che viviamo permanentemente in una situazione schizoide. Ad esempio, un fisico atomico fa tutto il giorno il suo lavoro, sapendo che è estremamente pericoloso, ma con la convinzione che può essere tenuto sotto controllo. La sera, torna a casa e il suo amico ascolta musica classica, sua moglie vota verde, sono tutti molto tolleranti e si accettano per come sono, convivono coi loro conflitti. Se uno di loro a un certo punto dicesse: "Non è possibile andare avanti in questo modo", tutto l'edificio crollerebbe, Si tratta cioè di uno stato schizoide che è il fondamento della nostra esistenza. Bisogna ovviamente riconoscere le contraddizioni che ci sono, ma bisogna anche sopportarle, è le si può modificare a condizione che si sappia portare il peso di quelle contraddizioni. E se non lo si fa, allora cominceranno i repulisti, le tabulae rasae; ed è proprio quello che io temo. Dato che noi non siamo in grado di regolare i grandi problemi prendendo decisioni sulla base di principi democratici, se si verifica che i parlamenti non riescono più a risolvere problemi che ci sfuggono di mano, allora aumenterà sempre di più il pericolo che a una seconda Cernobyl o una catastrofe simile, con una concatenazione di eventi si arrivi a una dittatura ecologica senza precedenti, con leggi eccezionali, stati di emergenza etc. La distruzione dell'ambiente naturale non riguarda soltanto i disastri ecologici, anche se sarebbe già abbastanza così; se le nostre reazioni cambieranno, non sono più quelle di oggi; potrebbe significare anche la fine di una cultura e di una politica democratica, fino ad arrivare a una dittatura ecologica. Il Gruppo 47 ha dato origine negli anni Cinquanta a una nuova letteratura tedesca, il teatro invece ha dovuto aspettare ancora molto, tranne alcuni grandissimi esempi di allora, tu stesso sei anche autore di teatro. E però, per la generazione di Peymann, Griiber, Stein, anche Bernhard e Strauss come autori, l'impegno

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