Linea d'ombra - anno IX - n. 61 - giugno 1991

Il sangue che sgorg~ Io sognoNon sarà questa voce la mia voce, tu sei la carcassa abbandonata io sono il sangue che sgorga da una civiltà i111J11olata che accende il fuoco della morte che spegne il fuoco della morte. Poesia Ascolto la voce del tempo: poesia qua e là una mano, poesia uno sguardo chiede - Nisrin ha serrato l'uscio e l'uomo schiude una nuova porta? qua e là una mano, e la distanza fra il bambino e il sacrificio oscilla finché venga l'occulta stella e riconduca il mondo alla trasparenza. Note Le poesie qui presentate sono tratte da al-Masrah wa 'l-maraya, ad eccezione di Penna di corvo, che appartiene ad 'Aghani Mihyar alDimashqi. Penna di corvo. Il senso di giovanile smarrimento e angoscia che vibra in questi versi ci viene da un poeta ventisettenne, che è appena giunto a Beirut dalla nativa Siria e non riesce a riconoscere i luoghi e le stagioni. Dalla dolorosa banalità dell'esistenza quotidiana (siglata dalla solitudine in un bar) si districa una preghiera, inquieta e perplessa, incapace di redenzione: anche laprimavera è una stagione abortita. Una prima versione della poesia aveva certe crudezze (per es., "prego un rosso mattatoio", nella terza stanza) che l'autore ha poi pensato di eliminare. Le pietre. Della poesia di Adunis si può dire (come è stato detto di quella di Dylan Thomas) che è piuttosto monotona: parla solo della vita e della morte. Questo carattere "essenziale" della sua ispirazione si riflette in un parco uso di simboli e immagini: la pietra, con il suo peso e la sua ruvidezza, è un emblema che si addice alla sua poesia scabra. Nella successione caleidoscopica delle prime tre stanze la pietra, fuoco di tutte le metafore, è la vera compagna del poeta. Dopo le numerose incarnazioni la pietra risorge come nube e a lei si rivolge la voce dell'io narrante, non più immediatamente identificabile con quella dell'autore: la salvezza sembra ora un compito più urgente e tragico della definizione stessa di missione poetica. Chimica del narciso. Lo specchio, simbolo frequente nell'opera di Adunis, sembra incarnare a volte l'immaginazione poetica. In Chimica del narciso gli specchi, sposando i termini di una opposizione ontologica (luce e tenebra) sono assimilati al "corpo" del narciso, che dalla notte della terra si apre la via verso la luce meridiana, percorrendo così l'ultimo ponte. La voce del poeta emerge infine come vigorosa confutazione delle sue stesse energie creative ("ho ucciso gli specchi") in un finale, sublime balzo verso un'armonia esistenziale, e non solo di parole ("un pensiero che abbracciar soli e i loro spazi stellari"). Volto del mare. Il movimento dialettico, quasi paradossale, di POESIA/ ADUNIS questi versi (il ferire quale atto risanatore della poesia) si condensa nell'immagine impressionistica del sole che cammina ("piedi") sulla superficie ("volto") del mare. Uccello. L'ascolto, asserito perentoriamente nel verso iniziale, è )'_ambiguotema di questa concentrata narrazione: il clamore è solo un preludio a quella condizione privilegiata in cui silenzio e musica sono una sola energia, capace di sciogliere la rigidità della vita.· I nomi. La parola appare qui come magica forza redentrice, in senso sia poetico che politico. Il volto ombrato della terra natale può splendere ancora come una stella: la poesia sarà l'alone luminoso di un cambiamento che si farà signore del futuro. (Si noti che la parolaqasida "poesia" rima conjadida ''nuovi"). Il sangue che sgorga. Il sogno, la voce, la morte, simboli familiari alla poesia di Adunis, creano un'intricata immagine di annientamento in cui l'angoscia per la civ_iltàaraba immolata è forse l'elemento meno ambiguo. Poesia. Questi versi dal titolo emblematico si aprono con l'atto fondante della poesia: ascoltare la voce del tempo, il battito del mondo. Ali' interno di un linguaggio apparentemente banale ("Nisrin ha serrato l'uscio") il poeta può cogliere presagi di una nuova realtà ("una nuova porta"). La quasi fortuita sospensione di un fato di morte ("la distanza fra il bambino e il sacrificio oscilla") e un oscuro segno ("l'occulta stella") possono preludere a un'inattesa palingenesi. Se non sei a Milano ·ti manca ~ RadioPopolare MIiano e provincia FM 101.500-107.600 Pavia e provincia FM 107.600 Como e provincia FM 107.90()..107.600 Varese e provincia FM 107.900·107.600 Novara e provincia FM 107.600 Alessandria e provincia FM 107.6;00 Vercelli e proYlncla FM 107.600 Asti e provincia FM 107.600 Provincia di Torino FM 107.600 Bergamo e proYincla FM 107.850-107.600 Piacenza e provincia FM 107.600·91.500 Cremona e pro"lncla FM 96.300.107.600 Brescia e pro"lncla Ffyl 96.300-107.600 Pro"lncla di Manto"a FM 107 .600 45

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