INCONTRI/DE LILLO Murray Jay Siskind in Rumore bianco che il supermercato sia una specie di monastero tibetano. Ma c'è in esso qualcosa che tende a sfuggirci .. Immagina che uno del Terzo Mondo, che non ha mai me~so piede in un posto simile, sia trasportato di colpo in un A&P a Chagrin Falls, Ohio. Non sarebbe emozionato o spaventato? Non avrebbe la sensazione che stia per capitargli qualcosa di trascendente in mezzo a tutto quello splendore? Così credo che vi sia, al fondo della mia opera, il senso di un qualcosa di straordinario sospeso appena al di sopra della nostra portata e al di là della nostra visuak. Hitler e l'Olocausto sono ripetutamente evocati nei tuoi libri. In Cane che corre un film pornografico che si suppone girato nel bunker di Hitler condiziona buona parte dell'intreccio romanzesco. In Rumore bianco il professore universitario Jack Gladney cerca di calmare la sua paura ossessiva della morte per mezzo del suo lavoro al dipartimento studi hitleriani. Nel suo caso, Gladney trova una forma di protezione perversa. Il danno causato da Hitler è stato così enorme che Gladney pensa di potervi scomparire e che la propria piccola paura verrà sopraffatta dalla grandezza, dalla mostruosità di Hitler stesso. Egli ha la sensazione che Hitler non sia solo più grande della vita, come diciamo di molte grandi figure, ma più grande della morte. Il nostro senso di paura - lo evitiamo perché lo sentiamo così profondamente, per cui opera in noi un intenso conflitto. Nella figura di Jack Gladney ho portato alla superficie questo conflitto. Credo sia qualcosa che proviamo tutti, qualcosa di cui non parliamo praticamente mai, qualcosa che c'è quasi. InWhite Noise ho cercato di metterlo in rapporto con questo altro sentimento di trascendenza che sta appenà oltre la nostra portata. Questa straordinaria meraviglia delle cose è .inqualche modo in rapporto con la straordinaria paura, col terrore della morte che cerchiamo di mantenere al di sotto della superficie delle nostre percezioni. Come mai, in Cane che corre, l'idea di ambientare ilfilm pornografico nel bunker di HitleliL. Questo lo rendeva un oggetto estremamen~e desiderabile ed estremamente temibile, semplicemente perché connesso a Hitler. Quando i diari di Hitler "vennero alla luce", in citazioni, all'inizio degli anni Ottanta, suscitarono una reazione perfino maggiore di questo film in Cane che corre. Se non altro, la mia idea di ciò che sarebbe avvenuto se un tale oggetto fosse venuto a galla era abbastanza innocente. Ciò a cui realmente miravo in Cane che corre era il senso della tenibile acquiescenza in cui viviamo, unita alla completa indifferenza nei confronti dell'oggetto. Dopo tutti i folli tentativi per impadronirsene, tutti improvvisamente decidono che beh, alla fin fine forse non è così importante. Questo è qualcosa che secondo me caratterizzava la nostra vita nel momento in cui il libro fu scritto, negli ultimi anni Settanta. Credo che allora facesse parte della coscienza americana. Cosa puoi dire del fascino che esercitano i bambini nei tuoi libri? Noi crediamo, forse superstiziosamente, che i bambini abbiano ~n contatto più diretto, più spontaneo, con quel tipo di verità 42 naturale che sfugge a noi adulti. In Nomi il padre è spinto da ciò che egli considera come una sorta di verità più profonda presente nel linguaggio usato da suo figlio nello scrivere i"suoi racçonti. Egli vede gli errori di ortografia e l'uso sbagliato dei termini come il riflesso di una realtà che lui, in quanto adulto, non può afferrare. E credo che egli rrietta questo fatto in rapporto con la sua esperienza di parlare lingue sconosciute, che è quanto potremmo chiamare una realtà alternativa. È una lingua artificiale che sembra avere delle sue regole. Non è un semplice farfugliare. Non è una lingua, ma non è neanche un farfugliare. E credo che questa fosse la sensazione di .Axton di fronte alla scrittura di suo figlio. Questa è la nostra sensazione di fronte ai bambi~ in genere. C'è qualcosa che loro sanno ma non possono dirci. O qualcosa che loro ricordano e noi abbiflmOdimenticato. La glossolalia, o il parlare lingue sconosciute, potrebbe essere considerata una forma superiore di balbettamento infantile. È un balbettamento che sembra significare qualcosa, e questo ci colpisce. Tu sei stato denunciato come membro di una sinistra paranoica. Consideri politici i tuoi libri? No. La politica gioca un ruolo in alcuni dei miei libri, ma questo avviene di solito perché i personaggi sono dei politici. Io non ho una teoria politica o una dottrina da esporre. Libra, come è ovvio, è necessariamente pieno di politica. È ovvio che le teorie di sinistra di Oswald non coincidono con le mie. Jo non ho un programma. .Seguo dei personaggi dove essi mi portano e non so cos'altro dire. C'è un sentimento un po' apocalittico nei tuòi libri, un avvertimento che il nostro mondo sta dirigendosi verso un caos e una dissoluzione sempre maggiori, oforse addirittura verso un cataclisma. Consideri questo processo irreversibile? Potrebb~ cambiare domani. Questa è la forma dei miei libri perché questa.è la realtà che vedo. Questa realtà è diventata parte di tutta la nostra vita negli ultimi venticinque anni. Non vedo come sia possibile negarlo. Non credo affatto che Libra sia un romanzo paranoico. Credo che sia un'opera chiara, razionale, che prende in considerazione l'enorme paranoia che è derivata dall'assassinio. Posso dire la stessa cosa di alcuni altri miei libri. Essi sono su movimenti o sentimenti diffusi nell'atmosfera e nella cultura intorno a noi, senza essere necessariamente parte di quel movimento. Io sento che vi sono sospetto, sfiducia e paura e quindi, naturalmente, queste cose si trovano nei miei libri. È la mia idea di me stesso in quanto scrittore - forse sbagliata - che io entro in questi mondi da persona perfettamente razionale che si limita a· prendere ciò che sente intorno a sé e a usarlo come materiale. I Hai parlato della qualità redentrice della narrativa. Consideri i tuoi libri in grado di offrire un'alternativa alla tua cupa diagnosi della realtà? Sul piano strettamente teorico, l'arte è uno dei premi di consolazione che riceviamo per aver vissuto in un mondo difficile e a volte caotico. Noi cerchiamo nell'arte i modelli che ci sfuggono nell'esperienza reale. Questo non significa che l'arte debba essert; confortante: è ovvio che essa può turbare profondamente. Ma niente, in Libra, può raggiungere nemmeno lontanamente il livello di ansia e paura provocato dall'assassinio stesso.
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