Linea d'ombra - anno IX - n. 61 - giugno 1991

INCONTRI/DE LILLO ' La narrativa può riscattare la storia dalla sua confusione. A livello profondo, fornendo l'equilibrio e il ritmo di cui nella vita quotidiana non abbiamo esperienza. nuovo nel tardo pomeriggio per cì.rca un'ora e mezza. Non era possibile fare prima tutte le letture e tutte le ricerche e poi mettersi a scrivere il romanzo, perché c'era troppo da leggere, per cui dovetti trovare una diversa scansione temporale. Questo voleva dire spesso lavorare gran parte del giorno alla macchina da scrivere e poi passare la notte o parte della notte cercando di raccogliere le idee. Una settimana sono andato a studiare la Baia dei Porci, la settimana seguente la Mafia italiana, quella dopo ancora l'affare Yuri Nosenko e poi l'incidente U2. Quindi avevo la sensazione di dover scrivere quasi il doppio del solito in un determinato giorno solo per mantenere il ritmo. Data la complessità dell'argomento, c'è stato qualche elemento che ha costituito per te un passaggio fondamentale? Una volta trovata la voce di Oswald- e con voce non intendo solo il modo in cui parlava, ma la sua struttura intima, la sua coscienza, il suono dei suoi pensieri - ho cominciato a pensare di essere arrivato in portò. Quando si trova il ritmo della frase in genere si è sulla buona strada per trovare anche il personaggio. E quando trovai una sorta di ritmo irregolare, spezzato, sia nel dialogò che nella narrazione, sentii che questa prosa era l'equivalente della vita interiore non solo di Oswald, ma anche di Jack Ruby. E anche di altri personaggi. Così la stessa prosa cominciò a suggerire non la strada che il romanzo avrebbe preso, ma le motivazioni profonde dei personaggi che in un certo senso quella prosa avevano originato. Hai scelto tu lafoto di Oswald che c'è in copertina nell'edizione americana? Sì, hq chiesto io a Viking di usarla. Sembra che quella foto sia uno degli artefatti centrali della vita di Oswald. Egli ha un fucile in una mano, una pistola al fianco .enell'altra mano tiene delle copie di "The Militant" e "The Worker", due riviste di sinistra che leggeva regolarmente. È vestito di nero. È quasi il povero di J ames Dean, in quella foto, e sicuramente c'è l'idea di recitare se stesso. Disse a sua moglie che voleva essere fotografato perché sua figlia un giorno sapesse che tipo di persona era suo padre. In una nota alla fine di Libra dici che il romanza potrebbe servire come una sorta di rifugio per i lettori. Questo sottintende che cercare una "soluzione" ai misteri dell'assassinio, come lo storico della Cia Nicholas Branch fa nel libro, porta inevitabilmente a un vicolo cieco mentale e spirituale. Cosa offre alle persone la narrativa che la storia nega loro? Branch si sente oppresso dalla massa di dati con cui ha a che fare. Ha la sensazione che il percorso cambi man mano che egli scrive. Dispera di riuscire a completare un racconto coerente di questo evento straordinariamente complesso. Credo che lo scrittore di narrativa cerchi di rimediare a questa disperazione. I racconti possono essere una consolazione- almeno in teoria. Il romanziere può cercare di superare la barriera dei fatti, e il lettore desidera accettare quel superamento, almeno finché dall'altra parte c'è una sorta di verità compensatrice, il senso di essere arrivati a una soluzione. Credo che la narrativa riscatti la storia dalla sua confusione. Può farlo nella maniera in un certo senso superficiale di riempire i vuoti. Ma può anche operare a un livello più profondo: fornendo l'equilibrio e il ritmo di cui non abbiamo esperienza nella nostra vita quotidiana, nella nostra vita reale. Così il romanzo, che è nella storia, può anche agire al di fuori di essa - correggendo, ripulendo e, forse la cosa più importante di tutte, trovando ritmi e simmetrie che semplicemente non incontriamo altrove. SeRatner' s Star è, in parte, un modo per incarnare il senso del tutto (cioè un libro di armonie e simmetrie, perché la matematica è la ricerca di un ordine nella nostra vita), allora io credo che Libra sia curiosamente in rapporto con Ratner's Star perché cerca di fornire una traccia di ordine nella nebbia e nel caos più assoluto. Consideri il libro in qualche modo in relazione con altri romanzi su eventi stori_ci,come Il canto del boia di Norman Mailer, che parla dell'esecuzione di Gary Gilmòre, o Il rogo di Robert Coover, sui Rosenberg? ' Non ho affatto pensato a Libra in termini di rapporti con altri romanzi - compresi i cosiddetti romanzi-verità, come A sangue freddo o Le armate della notte. Non mi sembra che appartenga alla stessiycon:entedella narrativa contemporanea. Penso a Libra come a un romanzo e basta. Come cercavo di spiegare prima, credo che il libro sia un'esplorazione delle variazioni che possiamo fare a partire da un fatto reale piuttosto che una discussione su ciò che è realmente accaduto a Dallas nel novembre 1963 e nei mesi precedenti e negli anni di cui mi sono occupato. Da un certo punto di vista, i tuoi libri possono essere considerati quasi come sguardi sistematici su vari aspetti della vita americana: l'assassinio di Kennedy; la musica rock in Great Jones Street; la scienza e la matematica in Ratner's Star; il football in End Zone. Procedi davvero così metodicamente? No, niente affatto. Questa ipotesi cade piuttosto facilmente se la analizzi bene. Americana non riguarda alcuna area della nostra esperienza. End Zone non era sul football. È un romanzo piuttosto elusivo. A me sembra che parli di luoghi estremi e di condizioni mentali estreme, soprattutto. Certo c'è ben poco sulla musica rock in Great Jones Street, anche se l'eroe è un musicista. La cosa interessante di quel personaggio è che sembra trovarsi a un crocevia tra l'assassinio e il suicidio. Per me quèsto caratterizza il periodo all'incirca tra il 1965 e il 1975, e ho pensato che potesse essere rappresentato nel modo migliore da una rock-star. Ratner's Star non è sulla matematica in quanto tale. Non ho mai tentato di intraprendere una esplorazione sistematica dell'esperienza americana. -Accetto le idee così come vengono. D'altra parte, alcune specifiche realtà americane ti attraggono moltissimo. Certo vi sono degli elementi ricorrenti. Forse la sensazione che vi siano alcuni schemi segreti nella nostra vita. Un senso di ambiguità. Certo la violenza della vita contemporanea è uno dei miei temi. Considero la.violenza contemporanea come una sorta di risposta sarcastica alle promesse di felicità del consumismo americano. Ritorniamo a questi uomini in piccole stanze che non possono uscire.e devono organizzare la propria disperazione e la propria solitudine, devono dare un senso alla propria vita, e spesso finiscono per farlo attraverso la violenza. Scorgo questa disperazione dietro alle scatole vivacemente colorate e ai prodotti e alla 39

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