SCIENZA/SACHS caratterizzare, per definizione, un mondo sano. Sintetizzando in modo impercettibile e riduttivo il termine "vita" a "sopravvivenza", si guarda a ecosistemi floridi come a emblemi della vita, mentre al concetto di ecosistema si associano spesso, ai nostri giorni, quel timore reverenziale e quella speranza suscitati dai tempi dei tempi da tutti i messaggi di "vita". Una .carriera senza dubbio impressionante, non c'è che dire: un termine tecnico è diventato improvvisamente una categoria metafisica. Si pensi per esempio all'ipotesi di Gaia, una teoria scientifica secondo la quale, a livello planetario, la totalità della biosfera presiede aHaregolazione di quella composizione fisico-chimica dell'atmosfera e dei mari che rappresenta la premessa stessa per la loro esistenza; ora essa si presenta come una teologia di Gaia, la divinità della terra della mitologia greca. Gaia esige profondo rispetto, e il movimento ecologista, così vicino alla filosofia New Age, varia questo tema come un mantra. Una simile commistione d1cibernetica e misticismo è possibile solo in virtù della coloritura metafisica del concetto di ecosistema. Tuttavia, anche a prescindere da questo esempio, agli occhi di molti ambientalisti un ecosistema sembra racchiudere al tempo stesso la quintessenza del Vero, del Bello e del Bene, le classiche dimensioni dell'ordinamento dell'essere: esso è vero, perché è scientificamente attestato; è bello, perché è armonico e proporzionato, e infine buono, perché sostiene tutte le forme di vita. ' L'ecosistema inteso come categoria del management Che sia merito dei fondamentalisti o dei realisti, è fuori discussione che i movimenti ecologisti degli anni Settanta e Ottanta hanno modificato la percezione della politica e delle sue priorità dal piano comunale fino a quello nazionale e internazionale. Anche se la politica ambientalista non ha ancora assunto una posizione centrale, la crisi dell'ambiente vede profilarsi per lo stato una nuova incombenza, comparabile a quella che lo vede garante della pace, della giustizia e dell' assistenza sociale. Mentre finora lo stato si è occupato delle relazioni fra i cittadini o dei rapporti con altri paesi, ora fra le attività di uno stato rientra il rapporto fra società e natura. Accanto allo stato di diritto e a ' quello assistenziale subentra lo stato della sopravvivenza. Per la politica si schiude un nuovo dominio, si insedia un nuovo tipo di conflitti, prendono forma nuovi discorsi, si sviluplljl un corpo di norme giuridiche, si creano amministrazioni, agenzie e commissioni con l'occhio puntato sul nuovo campo di interv.ento. Al centro dell'attenzione si situano i due errori capitali della società industriale responsabili della crisi ambientale: la natura serve da un lato quale miniera e dall'altro quale discarica. Come miniera, essa fornisce le sostanze che alimentano il ciclo produttivo e consumistico: petrolio, carbone e uranio, rame, nichel e 28 Foto di Hugues Vassoi (Gommo/Grozio Neri). bauxite, acqua, legno e humus. Come discarica, la natura deve assorbire i rifiuti del ciclo produttivo e consumistico: gas che producono l'effetto-serra, ossidi d'azoto e plutonio, lamiere, vetro e plastica, pesticidi, metalli pesanti e persino rumore. Cura principale delle istituzioni dello stato della sopravvivenza sarà di frenare questa doppia usura della natura, incanalandola su percorsi meno suicidi, senza per questo compromettere la produttività del sistema industriale. Fintantoché non siano messe in discussione le aspettative della produttività industriale- quali circolazione delle merci, celerità, comfort o competitività - le energie devono concentrarsi almeno a ottimizzare i mezzi per i vecchi scopi. Grazie alla svolta impressale da Tansley, l'ecologia si rivela proficua anche nei confronti di una simile problematica. Riformulata sulla base della metafora della macchina, l'ecologia offre un tipo di sapere che risponde all'interesse per l'utilizzazione tecnica. A dare la propria impronta alla teoria, mondata dei suoi residui romàntici, erano stati infatti due basilari problemi di ingegneria quali la regolazione dell'efficienza e la portata di una macchina. Grazie alle due versioni della teoria degli ecosistemi erano stati aggiunti al sapere circa il controllo della natura proprio quei capitoli su cui era possibile sviluppare un'ottimizzazione dei mezzi atti allo sfruttamento della natura. Il concetto di ecosistema fornisce la base epistemologita di intervento eco-cratico. Si svela in questo modo l'altra faccia del connubio tra protesta e scienza: · quei concetti che sostenevano la critjca alla modernità contenevano anche il potenziale utile alla modernizzazione del dominio sulla natura. Nel carattere ibrido nel movimento ecologista va ricercata non solo la chiave del suo successo, ma anche quella del suo fallimento. La versione bioeconomica della teoria degli ecosistemi mette a disposizione il suo arsenale concettuale per sopravvivere alla voracità della società industriale. Le comunità viventi in natura
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