Lei che mi ha letto e non mi conosce. Non ci vedremo mai ma siamo amici. Se le sono piaciuti i miei versi cosa importa che siano miei / di altri / di nessuno. In realtà le poesie che ha letto sono sue: Lei, il loro autore, che le inventa leggendole. (da Los trabajos del mar, 1983) Le voci. di Tlatelolco . (2 ottobre 1978: dieci anni dopo) (Questa è una poesia collettivae involontaria,fatta con frasi tratte dai raccontiorali e in misuraminoredalle notiziedei giornaliche Elena Ponjatowskaha raccolto ne La noche de Tlatelolco (1971).Non si sonoutilizzati i testi letterari lì trascritti, con la eccezionefinale di alcune righe prese dall'articolò che José Alvaradopubblicòsu "Siempre!"alcuni giorni dopo il macello.) Erano le sej e dieci. Un elicottero sorvolò la piazza. Mi fece paura. Quattro bengala verdi. I soldati chjusero le uscite. In borghese, gli elementi del battaglione Olimpia - mano coperta da un guanto bianco - iniziarono il fuoco. In tutte le direzioni si aprì il fuoco a mansalva. Dai tetti spararono gli uomini col guanto bianco. E sparò anche l'elicottero. Si vedevano le traiettorie grigie. A tenaglia si disposero i soldati. Iniziò il panico. La folla corse verso le uscite e incontrò le baionette. Non c'era via di scampo: l'intera piazza diventò una trappola. - Qui, qùi, battaglione Olimpia. Qui, qui, battaglione Olimpia. Cominciarono scariche ancora più violente. Sessantadue minuti durò il fuoco. - Cm, chi ha ordinato tutto questo? I carriarmati spararono i loro proiettili. Cominciò a bruciare l'edificio C:::hihuahua. I vetri volarono in pezzi. · Dalle rovine saltavano pietre. Le grida, le urla, le preghiere sotto il continuo frastuono delle armi. Le dita attaccate ai grilletti. Sparano a tutto ciò che si muove. E molte palle colgono il bersaglio. - Stai fermo. Se ci muoviamo ci sparano. - Perché non mi rispondi? Sei morto? - Muoio, muoio. Mi fa male. Sto perdendo molto sangue. Anche quello laggiù si sta dissanguando. - Chi, cm ha ordinato tutto questo? - Qui, qui, battaglione Olimpia. - Chi, chi ha ordinato tutto questo? - Ci sono molti morti. Ci sono molti morti. - Assassini, vigliacchi, assassini. - Sono corpi, signore, sono corpi. Li ammucchiavano sotto la pioggia. I morti supini vicino alla chiesa. Li hanno colpiti alle spalle. Le donne crivellate di pallottole. Bambini con la testa spaccata. Moribondi martoriati. Ragazze e ragazzi da tutte le parti. Da tutte le parti . le scarpe piene di sangue. - Ho visto sul murffil sangue. Le scarpe senza nessuno piene di sangue. E tutto Tlatelolco respira sangue. - Qui, qui, battaglione Olimpia. POESIA/PACHECO 55
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