Linea d'ombra - anno IX - n. 60 - maggio 1991

SAGGI/TODOROV condividono il suo scetticismo. Si conosce mai altra cosa che se stessi? Ma la "esteriorità" del soggetto che conosce non è soltanto uno svantaggio, essa può essere anche un privilegio. Per restare nello stesso XVI secolo, si può preferire, alla lucidità disincantata di un Montaigne, l'originale progetto epistemologico di Machiavelli, che nella dedica del Principe così scriveva: "Così come coloro che disegnano e' paesi si pongono bassi nel piano a considerare la natura de' monti e de' luoghi alti, e per considerare quella de' bassi si pongono alti sopra e' monti, similmente, a conoscere bene la natura de' populi, bisogna essere principe, e a conoscere bene quella de' principi, bisogna essere populare." Gli etnologi e i filosofi del XX secolo hanno riattivato questo programma. L'etnologia non è la sociologia dei primitivi, o la sociologia del quotidiano, ma la sociologia fatta dal di fuori: la nonappartenenza a una cultura mi mette in grado di scoprire ciò che ai suoi membri, a forza di confondersi con ciò che è naturale, finisce per sfuggire. Accade lo stesso per lo storico, anche se egli vi pensa più raramente: è esattamente perché non prende parte a certi · avvenimenti che egli può rivelarne il senso. È indispensabile, in un primo ·tempo, identificarsi con l'altro per comprenderlo meglio; ma non bisogna fermarsi a questo: l'esteriontà dell'osservatore è a sua volta pertinente per la conoscenza. Il sinologo europeo.che vuol essere cinese al pari dei veri cinesi. dimentica che il suo "ADULARIA" narrativadascoprirefra '800e '900 EmilioDeMarchi LEDUE.MARIANNE a curadiMariaChiaraGrignani PrefazionediMariaCorti In appendice I CONIUGI SPAZZOLE'ITI Racconto pag.116Lire20.000 Trattasidiunacommediaineditapresumibilmentescrittanel1896e recitata nel teatrinofamiliaredi PadernoDugnano.L'interacommediaprende le mosseda un fortùitoscambiodi mogli- le dueMariannedeltitoloverificatosiinunastazioneferroviarialmomentodellapartenza.Inquesto lavoro,ilDeMarchihadatospaziosoprattuttoallacomponentefarsescae comica,conun testocompostosuvariregistrilinguisticie stilistici,il cui vicendevoleintersecarsi,nonsolorivelalamaestrladell'Autore,ma è anche simboloe specchiodiunarealtàsocialecheil DeMarchi èsempreincline a misurareed interpretare. Inappendice,perla curiositàdeilettori,si riproponeil racconto"Iconiugi Spazzoletti"pubblicatoperla primavoltanellaraccoltadiraccontidemarchianiStoriediognicolore,nel1885.Il testonarrativoinfatti,siconfigura comeil direttoantecedentedel testoteatrale. CLAUDIO L MBARDI EDITORE 20145Milano-ViaBernardinoTelesio18- Tel.(02)4817553 vantaggio è di non esserlo. La conoscenza degli altri è un movimento di andata e ritorno; cbi si accontenta di immergersi in una cultura straniera si ferma a mezza strada. . Questo significa che si debba tornare sui propri "pregiudizi" e dichiarare sterile il cerchio ermeneutico? L'immagine del cerchio ha forse di sbagliato di non permettere di concepire il movimento orientato verso un orizzonte, l'orizzonte della verità e dell'universalità. Dopo aver dimorato presso l' "altro", lo "specialista" non torna allo stesso punto di partenza; cerca di trovare un terreno di intesa comune, di produrre un discorso che profitta della sua esteriorità ma che contemporaneamente parla agli altri e non soltanto degli altri. Lo aveva ben visto Rousseau, che aveva riflettuto sulla natura di questa conoscenza, anche se la sua pratica rimaneva ·al di qua della teoria: occorre conoscere, egli diceva, le differenze tra gli uomini non per chiudersi nella affermazione dell' incomunicàbilità, ma per acquisire lumi sull'uomo in generale. Anzi, e di più, questa conoscenza potrà essere raggiunta solo attraverso questa strada. "Quando si vuole studiare gli uomini, bisogna guardare vicino a sé; ma per studiare l'uomo, bisogna imparare a guardare lontano; bisogna osservare prima di tutto le differenze per scoprire le proprietà" (Saggio sull'òrigine delle lingue). · Copyright Tzvetan Todorov. Da "Communications" n. 43. 1986 Novità PASCALQUIGNARD IL GIOVANEMACEDONE «I Testi», pp. 88, L. 18.000 Aristotele diciottenne sbarca al porto del Pireo e domanda con voce rauca indicazioni su come raggiungere l'Accademia diretta da Platone. Le voci umane e le voci degli strumenti, il loro profo11do compenetrarsi, costituiscono il grande tema di questo capolavoro narrativo .. LUCIANOERBA DEI CRISTALLINATURALI e altri versi tradotti (1950-1990) «I Testi», pp. 114, L. 22.000 Un singolare quaderno _di tradu,:ione, che spazia da Ponge a Cendrars, da Gunn a Michaux, esaltando la purissima poetica di uno dei pochi protagonisti veramente innovativi della poesia italiana del Novecento EASSOCIATI

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