UELKA Libri trasversali / contaminati / trasgressivi / corsari / alla moda, of course / solo libri... Roselvagge DIRTYClTY Diario tossico / trasgressivo I politico/ sovversivo. I gruppi rivoluzionari, la droga, i Centri.Sociali Occupati Autogestiti nella scrittura irritata e malecletta di una generazione difficile con cui è venuto il momento~ conti .. Gioacchino Lavanco L'OMBRADELCORPO Transiti freudiani: Un saggio di psicologia delle emozioni che guarda alla storia ciel corpo e alla necessità di lfberarlo dal potere delle parole. Amore, menzogna, dolore: modi di intendere il corpo, momenti per cominciare a costruire un pensiero post-freudiano. ~ Giovanna Fiume LAVECCHIADELL'ACETO Un processo per veneficio nella Palermo di fine Settecento. Divorzi all'arsenico con l' «aceto miracoloso» di una vecchia fattucchiera: la giustizia illuminata trasforma il maleficio in veneficio nella Palermo del 1789. ~· Antonino Marrale L'INFAMIADELNOME Imodi e le forme della soprannominazione a Licata. I soprannomi dati alle persone e alle barche rivelano I meccanismi di interazione tra le persone e la cultura di una comunità siciliana dell'agrigentino. ~ Edoardo Grendi LETTEROERBE Anonimato e poteri nel Seicentogenovese. La lettera anonima come forma di comunicazione tra le popolazioni e il Senato della Repubblica ci restituisce gli interrogativi di una cronaca di violenzee di paure. ~ LESICILIANE L'ARCHIVIOFOTOGRAFICOBRONZETTI (a cura dfN. Recupero e T. Vittorio) Sessanta immagini per narrare le donne sicili<!-- ne tra XIX e XX secolo, dal liberty alla vespa. ~ Antonino Garufi DIARIODI UNDEPORTATO Da Dachau a Buchenwald comando Ohrdruf. L'esperienza dell'internamento nei lager nazisti in un raro testo di «italiano popolare» scritto da un contadino autodidatta. ~ Michele Amari MEMORIESUGLIZOLFISICILIANI (a cura di T. Vittorio) Se lo zolfofosse stato petrolio e la Siciliafosse stata l'America ... Duememorie inedite sullozolfosiciliano di uno dei maggiori storici del Risorgimento. ~-. COLLANADI EDIZIONISELVATICHE (a cura di Francesca Rol) ILLIBRODELLEFAMIGLIE SOTTOFORMADI ANIMALI «Miopapà è un orangotango, mia mamma è una farfalla ...» nella fantasia e nei segni dei bambini della scuola Beata Vergine del Pilone di Torino. ·~ IL LIBRODEIPOSTSI EGRETI Luoghi lontani e vicini, in cui rifugiarsi e cercare protezione, luoghi dell'immaginario disegnati e clescritti dai bambini delle Edizioni selvatiche. ~ Mario Bonica IN QUELLUOGODA INVENTAR.E.. Sei favole sceniche per l'infanzia. Il mondo dell'infanzia nei testi, 1 costumi, le forme creative del Gruppoteatro Manipolazioni di Catania. Redazione:Via Roma, 94. 90133 Palermo - Tel. 091/6167549. Grafica: RodolfoLoffredoStudio. çe_lkaeditori espone nel padiglione2, stand 179, del CONFRONTI distrutto,perunaperditadefinitivachecoinvolge tuttigliaspettidellavita cittadina;nonsenz;iperò che un inconsciodesideriodi aggressionecoinvolga anche chi è testimonedello sfacelo. Proverbialein questosensoè una delle poesie tessiane più conosciute,vale a dire La mort della Gussona, in cui i desgrazzi o deslipp personali dell'amico Rosti, dell'autore stesso e della vicina di casa signora Gussoni ("Corno acustich, lavativ [clistere],/perucchina, caij, dentera,/cint erniari e ona filera/de·quaresem maladiv!")diventanol'emblemadi un più generaletracollo,cui sarcasticamentesipuòrispondere soloevocandoi nomidellestarcinematografiche anni '30 ("Greta Garbo, Colleen Moore,/ Wilma Banky, Taylor./Questa chì - bocca tirenta,/daltignon Jazz a la geppa- /questa chì l'è la Gussona/morta!!").L'accanimento contro lapoveravecchiettadefunta(dalla "bocca tirata, conuna fasciadal cocuzzoloallabazza") è direttamente proporzionalealla consapevolezzache quell'altra "veggiana", "vèggialba"della Morte è lì che si aggira perMilano"denanzdel Motta" e "l'andava a tende! Jazz/atant alter per i piazz". Enonè solounasortadi inconscioesorcismo quello che Tessa mette in opera, qui e in altri scritti: se non altro perché la Morte riuscirà altrove a rivelare la sua storicitàapocalittica.In Caporetto /917 (per chi non lo sapesse ancora, questaè unadellepoesiepiù importantidi tuttoil Novecento italiano), il solo annuncio del suo arrivo- l'annuncio cioèdelladisfattadell'esercito italiano- sprofondaMilano in un caos che il poeta asseconda e quasi fomentacon gli strumenti di uno stile convulso. Il possibile ritorno dei tognitt (degli austriaci)costringei milanesia unesododisordinato;benprestoprivodi sensoe prospettiva. Ogni decoro e normalità borghesi sonotravolti, in urideliriodove labandierarossa svel}tolasullaMadonnina,e padroni del campo sono i baracchee, i cioccattee, la loccaja - insommail sottoproletariato,sentitodal conservatoreTessa come il vero soggettorivoluzionario, in quanto portatore dell'anarchia più radicale. Ma quale sia il confine esatto tra distruzione paventata e distruzione invocata, tra catastrofe cheliberae apocalissedefinitiva,è moltodifficile dire. Vero è che nel giornodei morti è meglio essere allegri. Del resto, ladifferenzafraTessae altri autori che hanno sfiorato o praticato tematiche analoghe (penso ad esempioal Malaparte"rivoluzionario", e prima ancora a un certo maledettismo grottescodi qualchefuturistaminore)è la lingua e lo stile. Intanto, l'uso del dialetto milanese comportaquasi automaticamenteun incremento di espressività, proprio per una consuetudine letterariaaffatto"lombarda"chetradizionalmente non teme - e anzi incoraggia- il confronto con il linguaggiobassodel corpo.Ma poi fondamentaleè la sensibilitàspecificadi Tessa per la musicalitàdeldialetto,perlesonoritàchedevono autonomamentesuggerireil propriosignificato, come delle autentiche onomatopee. L'autore è attentissimo alle modalità esecutive della sua opera, tantoche spesso la accompagnacon indicazioni ("pa,ginedel dicitore") che permettano un'esattape,formance dei testi.E lui stessod'altra parte era uno straordinario.interpretedella propria poesia: anzi, a ben vedere, dovremmo forseconsideraremolticomponimenticome trascrizioni di eventi orali e solo secondariamente come dei veri e propri testi scritti, se è vero che Tessa,generosodicitoreinmoltisalottimilanesi, era viceversa singolarmenterestio ad accettare . che lepoesieda luipiùvoltelettefosserostampate (e le ragioni non devono essere state solo il contenutosconveniente,antifascistao erotico,di alcunipassi). La lorooralitàoriginarianon sembra insommadel tuttoriducibileal codicescritto. Quello che l'occhio coglie della poesia tessiana (e che l'orecchio può solo immaginare)è essenzialmentelosgretolamentodelleforme.Ma è una frantumazioneche non permettericomposizioni ulteriori a livello di parola, di cellule semanticheelementari (comeadesempioavvieneinUngaretti,cheperaltroTessabenconosceva edeseguivainpubblico):ilbalbettiorestabalbettio,gestoannaspante,suggerimentoemotivonon del tutto formato, incompiuto(o che tale vuole sembrare).Ma ormai lo sappiamo:Tessa aggre- . disce proprio ciò_chemaggiormenteama; come ogni autentico .espressionista,violenta l' istituzione (quella linguistica)a cui consacra le cure piùscrupolose;e perciòseaffermerà"Riconosco ed onoro un soloMaestro: il popolo che parla", non dovremo per nullacredergli,e anzi ci attenderemo da lui le bizzarrie più umorali. Basti vedere una straordinariapoesia come De là del mur, dovead uncertopuntoil sintagma"cottelett frett" (cotolette fredde) può generare, per associazioneevocativa,unapartedel componimento. Tantopiù che soventeTessa progetta le.proprieoperesecondomoduli"narrativi"modernissimi,che imitanoledissolvenzee i montaggidel cinema:egliera infattiunappassionato cinéphile, criticopiuttostoperspicacee autoredi un paiodi sceneggiature.E anziavevaelaboratouna singolare teoria secondola quale"l'arte cinematograficaper lasuagrandemobilitàepergli arditissimi voli che essa sola consente, si avvicina ben più alla· lirica che alla drammatica". Cosicché la sceneggiatura Vecchia Europa assomigliamoltissimonei contenutie nelletecnichea parecchie poesie, di cui semmai incrementa taluni tratti deformanti. Scrittore violentoe (in molti sensi) sporco, Delio Tessa ha a lungo scontato la scelta del dialettocon il silenziodapartedellacritica.Basti pensare che il recente volume di Giuseppe Anceschi, Delio Tessa. Profilo di un poeta (edito in Italia da Marcos y Marcos e in Svizzera da Casagrande),è la primamonografiasull'autore; e poco più di dieci anni faMengaldonon esagerava quando scriveva che "il disinteresse per questopoeta,unodeipiùgrandidel nostroNovecentosenzadistinzionedi linguaggio,è una vergogna della critica italiana".Ma non direi che l'odiernaaccresciutaattenzioneversola suaopera possa usciredalle cerchieristrettedei filologi e degli addetti ai lavori; viviamo difatti in un paesedove una parte significativadella critica,e la quasi totalità dell'esilissimo pubblico, continuanoa coltivareun'idea orficaed ermetizzante della poesia. Comunque -'- posso assicurarlo - Tessa divertenon poco. Il suoè però il divertimentodi chi sa che tutto o quasi tutto è finito, sepolto, liquidato,che di speranzene restano pochine; e non solo a Milano. Si dice che Kafka suscitasse l'ilarità degli ascoltatori quando eseguiva in pubblicoi suoi racconti;e tutti sanno-credo - cheilmiglioreinterpretediBeckettè statoBuster Keaton.Già: forse l'uomo "più buono" bisogna bastonarloe riderne, nella finzione, per poterlo difenderenella realtà.
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