CONFRONTI e l'assemblaggio li modifica, proietta nello spazio le loro ombre, impone una nuova funzione all'insieme". Uno dei suoi modelli è stato l'americano Richard Tuttle, costruttore di forme geometriche post-minimali e di oggetti fatti con materiali poveri, di durata variabile, contenitori designati di un'energia che si irradia nello spazio. "Ma io sono più antiquata," conclude Angelica. "lo credo al valore magico degli oggetti". E i suoi oggetti sono lì a testimoniarlo: irriconoscibili nei loro elementi primari che la sua fantasia ha piegato a un'interazione poetica come se fossero unità compositive, parole decadute dall'uso, suoni del quotidiano, colori perdutisi in natura, come se la magia potesse oggi nascere e agire a ridosso dello spreco consumistico, per arrestarne l'onda. Un veliero, pericolosamente inclinato da una raffica mossa dalla sua stessa fragilità, si chiama The Voyage Out come il primo romanzo di Virginia Woolf. Angelica ha finalmente esorcizzato "i fantasmi", più che nell'autobiografia, n.el suo modo eretico di vi vere l'eredità di Bloomsbury e delle madri. Relazionipericolose Daniela Daniele · NellacorposaAutobiografiadi Leonard Woolf, trasformata dall'editoria tedesca e poi da quella italiana in un resoconto della sua vita coniugale (La mia vita con Virginia, Serra e Riva, 1989), l'autore confermava nella sostanza l'ipotesi dell'unione di due nature contrastanti legate da un patto di civile alleanza in cui .sipoteva a fatica immaginare un'intimità diversa da quella nata tra le presse e le carte di copertina della Hogarth Press. Assorti nella scrittura e nell'avventura editoriale che intrapresero con tanto fervore, i Woolf fecero scrivere di sé alla nipote Angelica che erano "una coppia che viveva·per uno scopo soltanto". Quest'unione in cui non ci sarannofigli, ma molta solidarietà e lavoro sembrava quasi realizza- . re il progetto di Rachel, l'eroina de La crociera che accetta di legarsi a unuomo a condizione di preservare · intatta la sua solitudine e i suoi necessari silenzi. Ed è proprio qui, in quest'intimità non fusionale, che si profila un carattere comune anche ad altre coppie di Bloomsbury. v'ita Sackville-West, nobile amica di Virginia che le ispirò Orlando, alla sua morte lasciò al figlio un diario del suo adulterio e della fuga con Violet Trefusis da cui nel 1973 Nigel Nicolson trasse un "ritratto di matrimonio" dei genitori, in cui la fedeltà e il sesso non dovevano 30 giocare molta parte, basandosi invece sul rispetto e la tolleranza reciproca. Veniva così inaugurato un genere biografico consacrato a Bloomsbury dall'analogo stile di vita di altre "coppie aperte" antelitteram: Aldous Huxley e Maria Nys, Lytton Strachey e Dora Cairington, ·c1ive Beli e Vanessa Stephen, tutti spettatori partecipi delle passioni dell'altro eppure in grado di sopravvivere al tradimento e alla comune propensione verso il proprio sesso. E di sesso si parlava apertamente a Bloomsbury: niente di. male era avere amanti perché la fedeltà coniugale, lo s.crive Virginia in "Old Bloomsbury" (1922), non era certo la forma più alta c):lepotesse raggiungere la vitamatrimoniale. Alle ipocrisie e ai falsi pudori vittoriani, le spregiudicate signore di Bloomsbury preferivano relazioni più audaci e il culto dell'intelletto, campo µi manovra affascinante e ancora precluso alle ·donne. Ma i I mito delle coppie perfette di Bloomsbury, libere di creare e sempre pronte a tradirsi su cui Leonard lascia aperto l'interrogativo, sebbene rinverdito in tempi pre-AIDS di liberazione sessuale dall'entusiastico resoconto di Nicolson, vacilla nelle pagine più recenti di Angelica Garnett, (Ingannata con dolcezza. Un'infanzia a Bloomsbury, trad. it. Nicoletta Della Casa, Milano, La :rartaruga, I 990, pp.173. Lit. 22.0d0) figlia di Vanessa Beli e nipote di Virginia, la quale racconta il "ménage à trois" della madre non senza amarezza. Della complessa economia affettiva di Bloomsbury, dei disinvolti scambi di partner dei genitori, Angelica condanna il groviglio di relazioni incestuose che la rese, suo malgrado, figlia di due padri. Figlia ufficiale di Clive Beli, marito di Vanessa, ma in realtà prole illegittima del pittore Duncan Grant, essa doveva, per un ironico destino, sposare senza saperlo l'ex amante del padre, David Garnett, .cadendo di nuovo vittima delle complicate alchimie relazionali che le negarono in de- . finitiva un vero padre prima, e un vero marito poi. E tutto perché - ed è questa l'accusa di Angelica - la palestra di ardite dinamiche affettive che l'aveva messa al mondo continuò a tacerle le sue vere origini, fedele in questo al moralismo vittoriano da· cui Bloomsbury aveva sempre creduto di affrancarsi con le sue aperte professioni di tolleranza. E infatti innovazione e inibizione non paiono escludersi nel · profilo che Angelica ci rende della zia Virginia e di sua madre Vanessa: audaci e virginali, trasandate ma sempre eleganti, animatrici di party osé eppure ras-segnate a rinunciare al sesso per l'arte, esse dovevano pagare con umori saturnini la rivoluzione àrtistica e di costume che .stavano compiendo. Virginiaaccantoal suoLeonard, paziente e pronto à redarguirla e a proteggerlacome unpadre;Vanessa col suoelusivo Duncan di cui perse presto la dedizione amorosa, scoprendosi lui meglio votato ai rapporti omosessuali. Aggiungendosi a una lunga tradizione biografica iniziata dall'altro nipote di Virginia, Quentin Beli, la testimonianza di Angelica rafforza il mito di questo circolo illuminato narrandone però le insospettate relazioni pericolose, i silenzi crudeli, i desideri inappagati che Virginia inseguì fin nelle pieghe più riposte della coscienza delle sue eroine, e che Vanessa ritrasse nella solitudine di una donna che si specchiafo una vasca, in un ultimo, intenso autoritratto rimasto a lungo nascosto prima che Angelica, più per esorcismo che per amore della madre, loriportasse alla luce. La Tartaruga edizioni Via Turati, 38 20121 Milano Angelica Garnett Ingannata con dolcezza Un'infanzia a Bloomsbury Gli appassionati ricordi di una nipote · di Virginia Woolf Margaret Laurence La prima volra di Ra.che! Un classico della letteratura canadese tradotto per la prima volta in Italia
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