I romanzi di Graham Greene hanno accompagnato l'esistenza di molti di noi, che ne aspettavamo fedelmente l'uscita, la regolarità delle scadenze, e ogni volta li leggevamo avidamente e ne ricavavamo parecchio. In divertimento, in conoscenza, in confronto. Quellj che erano usciti prima che noi nascessimo, o quando eravamo troppo piccoli per poterli apprezzare,-li avevamo trovati su bancarelle, nelle vecchie Meduse, nei vecchi Bompiani, nelle collane tascabili delle origini, tipo Libri del Pavone. Li avevamo letti alla rinfusa, amando sicuramente di più quelli dove l'intrigo era più appassionante, annoiandoci invece con quelli seri, di conflitti d'anima e d'anime, di dilemmi che trovavamo, allora, troppo preteschi. In fondo, ci convinceva la distinzione che Greene stesso faceva (fino agli anni Cinquanta) tra romanzi seri e romanzi di intrattenimento, e ovviamente preferivamo i secondi, trovandoli peraltro straordinariamente seri, ben più seri che tanta letteraturaelabon\ta, intimista, letterata, italiana e straniera, osannata dalla critica. (Anche nella critica, si poteva un tempo distinguere tra critica seria e critica di intratte-. nimento, e prediligere, per serietà, la seconda ... Oggi non è più possi- . bile, ché il serio, per esempio accademico, si è fatto, ai nostri occhi, sempre più faceto, e il divertente solo frivolo o scemo.) Poi abbiamo cominciato ad apprezzare anche Il potereelagloria o Il nocciolodella questione (ma meno La fine dell'avventura e Un casobruciato)ed è probabile che Greene sia l'unico autore -contemporaneo molto prolifico di cui abbiamo letto - io e molti amici - tutto o quasi tutto. Perfino lè commedie che usci vano su "Sipario". Perfino le critiche cinematografiche degli anni Trenta, mai tradotte in italiano, salvo alcune a opera del solito gruppo di amici - cui si deve un convegno i cui atti sono usciti in libreria, editore Bulzoni, proprio nei giorni della morte di Greene, su Greene e il cinema. Ma, insomma, cosa trovavamo in Greene? Credo due cose: la Storia che ci passava sotto gli occhi sui giornali e poi alla Tv, ma di cui ci era difficile capire, dai giornali e dalla Tv, il senso profondo e la verità politica, prigionieri com'eravamo e siamo delle aporie dell'informazione, delle mistificazioni interessate o della superficialità o della logica dell'effimero che è dei giornalisti; e un perso28 CONFRONTI Nostro contemporaneo Goffredo Fofi naggio ricorrente di vittima della storia, di "umile" e "peccatore" e "traditore" che la storia travolge ma che, nella storia, è costretto a riconoscersi, a scegliersi. In questa scelta c'entra per qualcosa quella che i cattolici chiamano Grazia, ma, con il tempo, abbiamo capito anche noi che con altri nomi e con diverse connotazioni anche u·na visione laica della storia - del coinvolgimento del singolo, anche defl' "ultimo", nella storia- può contemplare qualcosa di molto simile alla Grazia, che non è tanto la "presa di coscienza" dei marxisti quanto una necessità o una casualità che costringono a vedere e, in qualche modo, di conseguenza, afare, sia pure il poco, e sia pure soltanto farsi ammazzare. Corollario, molto cattolico: la pietà, la simpatia per chi perde, p~r chi cade; e la speranza, la poss1b1lità, che possa rimettersi in piedi, riscàttars i. All'interno delle regole del· giallo, dellaspystory, del suspense - che Greene manovrava meglio · di chiunque altro, quantomeno in quella buona quindicina di libri che possiamo definire i suoi capolavori - trovavamo dunque delle spiegazioni credibili, affidabili sulle cose del mondo, nel senso di quelle dette colletti ve e di quelle dette individuali, e per di più presentate con le abilità del narratore di razza e del narratore popolare. Gli dobbiamo Unapistola in vendita, Il treno di lstambul, Quinta colonna, I naufraghi, Missione confidenziale, Il terzo uomo, Il tranquillo americano, Il nostro agente all'Avana, I commedianti, In viaggio con la zia, Il console onorario ... Gli dobbiamo l'elucidazione del delitto e della provocazione politica, dei rapporti diplomatici internazionali, d_ella guerra e di come la guerra viene voluta e preparata o poi combattuta nell'ombra, dell'oppressione e delle dittature nel primo secondo e terzo mondo, della funzione e uso della tortura e mezzi similari nel mantenimento del potere, ecc. ecc. ecc. E la spiegazione dei meccanismi del potere, dei meccanismi delle rivolte, della nasci.tadi nuovi poteri, delle nuove rivolte ... Del · modo in cui le çi voluzioni possono tradire e diventare oppressioni. Della necessità (e anche ineluttabilità) pur tuttavia delle rivolte, indi viduali e colletti ve. Joseph Cotten e Trevor Howord in Il terzo uomo, scritto do Greene. La geografia politica del secolo sembrava non avere segreti per lui, più storico e politologo del 99% degli storici e politici che c'erano e ci sono in giro. La sua grandezza "politica", e in definitiva il suo fiuto, meglio di ogni altra cosa lo dimostrano quei romanzi che sembravano fuori tempo e raccontavano la stasi tra una "grande trasformazione" (o guerra) e l'altra. Per esempio quel Tranquillo americano che, nell'interregno tra Dien Bien Phu e Kennedy, spiegò con chiarezza incredibile cosa sarebbe successo di lì a qualche anno nel Vietnam semplicemente limitandosi a raccontare l'ottusa "simpatia" di un "tranquillo americano" idealista al servizio del suo paese .e della causa della "democrazia nel mondo". Greene ci ha aiutati, e non ci ha mai tradito, anche quando ha scritto libri più trasandati (gli ultimi) e cose secondarie, o troppo cattoliche. Ci ha aiutati come pochissimi altri scrittori di questo secolo, anche più bravi e rinomati di lui. Ma è forse per questo che gli accademici e i letterati non sono riusciti a nascondere la loro avversione nei suoi confronti. Ma è certo per questo che noi lo collochiamo nell'olimpo tutto sommato ristretto dei nostri prediletti, dei maggiori scrittori del secolo, di quelli pochi sui quali, se altri secoli ci saranno, siamo disposti a scommettere che continueranno a venir letti con la stessa avidità e forse perfino con la stessa riconoscenza con cui li·abbiamo letti noi.
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==