PAKISTAN: L'IDENTITÀ MANCATA La letteratura di un paese in crisi Alessandro Monti In Tra i credenti. Viaggio islamico (1982), libro dedicato all'Iran degli ayatollah e al crescere del fondamentalismo musulmano in nazioni asiatiche quali il Pakistan, la Malaysia e l'Indonesia, il romanziere e il viaggiatore V.S. Naipaul traccia un quadro alquanto preèis() e inquietante di come culture a identità debole possano trovare rifugio e compensazione in mitiche, e tutto sommato velleitarie, forme di ritorno alla purezza originaria dell'Islam: Tale è il caso del Pakistan, che si è posto come paese integralista ben prima dell'Iran rivoluzionario. Là sua stessa origine (alla luce del dibattito pan-indiano che precede lapartition del 1947) si situa del resto sotto il segno utopico e militante di chi sogna "una terra della fede", non intesa solamente nei termini di una patria-rifugio per i musulmani dell'India, ma anche come riconoscimento del fatto che ilmessaggioislamico non si limita a postulare norme di devozione e dettami etici. Secondo quanto afferma il poeta e uomo politico Sir Mahammed lqbal (1876-1938) non è possibile scindere l'aspetto Pakistan moderno (foto di Tam Honley, Camera Press/G. Neri) sociale e politico da quello purame~te religioso; l'espe~ienza individuale del Profeta possiede una sua intrinseca civic significance, dà vita a un sistema completo e conchiuso in se stesso, dal quale non può uscire chi vuole rimanere musulmano. Le teorie sociali ed èconomiche dell'Islam non trascendono tuttavia i precetti del Corano: come se nella realtà odierna occidentale qualcuno proponesse di applicare, per un'equa ridistribuzione del profitto, le leggi canoniche medievali sull'usura. D'altro canto, per capire meglio in che modo si ponga la questione dello stato islamico, basta considerare il dibattito che si è svolto in Pakistan diversi mesi addietro (sfociato, com'era prevedibile, con l'allontanamento della Benazir Bhutto) sull'immediato futuro istituzionale e democratico del paese, legato ali' approvazione del disegno di legge denominato "Shariat Bill". Di che cosa si tratta? Nella sostanza si delega ai mullahs (depositari in Pakistan delle tradizioni coraniche e della loro esegesi) il potere di decidere su qualsiasi cosa, dalla liceità, çome è stato osservato, delle dottrine evoluzionistiche a se le donne possano uscire di casa senza avvolgersi nella burqa, la versione locale del chador. '
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