Linea d'ombra - anno IX - n. 59 - aprile 1991

L'Indice. La lettura laureata in lettere. 5 Helga Schubert ~ V La stanza proibita O Storie di donne ironiche e ingenue; allegre o malinconiche, che vanno incontro alla vita con forza e innocenza. e: . ~ ~- Albert Memmi ~ La statua di sale "Sono di cultura francese ma tunisino. Sono tunisino ma ebreo, vale a dire politicamente e socialmente escluso ... Non c'è accordo emotivo 1ft tra me e quello che sentono i musulmani;. sono ebreo; ~ V ma ho rotto con la religione ebraica e il ghetto". I f Un romanzo che è stato in Francia un . cn "caso letterario". _ o Presentazione di Albert Camus (J Edizioni Costa & Nolan Via Peschiera 21 .16122 Genova INCONTRI/HIRSON partecipare a ciò che sta .avvenendo. Voglio essere all'interno della trasformazionè, e la mia scrittura vi partecipa, attraverso di essa voglio comunicare con gli altri. Voglio che ciò che scrivo partecipi di ciò che accade in Sudafrica, in modo da consentire un allargamento della nostra geografia, per costruire un dialogo tra loro e me, anche se siamo a tanti chilometri di distanza. La trasformazione della situazione non priverà gli scrittori sudafricani di un quadro di riferimento in cui, bene o male, avevano trovato una loro collocazione, magwi come _scrittori cl' opposizione? Infondo è avvenuia la stessa cosa nei pesi dell'est dopo la fine del totalitarismo .... In realtà sta già avvenendo. Molti scrittori ne sono coscienti. Ndebele già nel 1985 parlava della letteratura postpartheid, non più ancorata alla lotta contro i bianchi ma al quotidiano, al vissuto. Lo stesso vale anche per·Coetzee, che si colloca al di là del ruolo dello scrittore d'opposizione. Anche Nàdine Gordimer o Fugard, in alcune delle loro opere, si pongono al di là della semplice rivendicazione dei diritti per collocarsi in un orizzonte diverso. Noi siamo degli esseri molteplici, ricchi di sfumature. Il militantisino ci riduce a una sola dimensione e questo è un male. Ciò evidentemente non significa dimenticare la realtà: in Sudafrica non riusciremo mai a scrivere indipendentemente dalla situazione in cui siamo vissuti. Quando vedo il vuoto della letteratura europea, mi dico a volte che paradossalmente la nostra situazione è un regalo che noi scrittori abbiam0 ricevuto. È una situazione che ci stimola. Siamo obbligati ad uscire dal nostro mondo personale per vedere cosa e chi ci sta attorno. Un buon scrittore è capace di esprimere questa molteplicit~. · È ottimista per il Sudafrica? Vede una possibilità di pace e di democrazia o piuttosto l'esplosione? L'esplosione è già presente ovunque. In Sudafrica, ci sono orrori dappertutto, è una situazione di guerra. Non credo che ciò possa finire da un giorno all'altro. Da troppo tempo esistono - contrapposizioni e conflitti. Sarà difficile creare dei ponti, anche se in alcune realtà politiche, sindacali e culturali ci stanno provando. E comunque non cambierànulla sino a quando i neri non avranno un potere rèale: penso al diritto di voto, ma anche al potere economico. Il processo in corso è inarrestabile? Per me l'apartheid finirà solamente quando faremo posto all'altro. Non basterà abrogare un certo numero di leggi, la fine dell'apartheid sarà solo nel quotidiano, quando, indipendentemente dalle leggi, le barriere che separano gli uomini non agiranno più. Penso che questo processo sul lungo periodo sia irreversibile, ma non sarà certo lineare: sul breve e medio periodo possono esserci dei ritorni indietro. In Sudafrica ci sono molte realtà diverse: c'è un'enorme ricchezza e un'enorme povertà, ci sono comunità che vivono trincerate e quartieri dove le comunità vivono insieme. Tutte queste realtà sono una accanto ali' altra, Ci sono state delle trasformazioni in corso, ma non dappertutto e· nello stesso momento. La situazione resta dunque complicata e difficile.

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