lingua. Poi ho fatto degli studi di antropologia: si trattava di comprendere quella cultura diversa che,era di fianco a noi. Ma per me un ruolo importantissimo l'ha svolto la musica: Malombo, Dollar Brand, Miriam Makeba. La forza della musica nera era qualcosa di evidente che non si poteva evitare, era un'esperienza indescrivibile. Alla letteratura dei neri mi sono avvicinato più tardi, quando ero già partito. Ho iniziato con poeti come Serote e Mtshalie, e poi con La Guma e Mphahlele. Tra cultura bianca e nera ci sono oggi più possibilità di scambio? Dipende evidentemente da come evolveranno le cose. Già oggi ci sono molte persone che partecipano in pieno ad uno scambio nel teatro, nella musica, nell'arte e, naturalmente, nella politica. C'è uno scrittore che rappresenta bene questa possibilità di scambio al di là delle fratture di odio e aggressività, è Ndebele, l'autore del romanzo intitolato Fools. Ma, in altri ambiti, bisognerebbe ricordare anche Mandela, Johnny Clegg e tanti altri ancora. Insomma, gli scambi esistono e saranno sempre più intensi. Purtroppo però c'è ancora molta gente che continua a vivere nei quartieri bianchi o nelle bidonville nere in un rapporto di rapina e ostilità reciproca: per costoro ci vorranno anni e anni prima che riescano ad arrivare ad un rapporto di scambio. ACHENG IL RE DEI BAMBINI "Letterature", pagine 75 lire 15 ooo Dopo la pubblicazione de Il re degli scacchi e de Il re degli alberi, si conclude con Il re dei bambini la « trilogia dei Re » di Acheng ( 19-49), lo scrittore cinese le cui « favole realiste » sono diventate libri di culto per migliaia di lettori in tutto il mondo. Un maestro di scuola e le verità limpide e rudimentali che affiorano dalle teste dei suoi giovani allievi. « Libro del mese» su "L'indice", marzo 1991 INCONTRI/HIRSON La cultura sudafricana diventerà una cultura meticcia? Secondo ma lo è già. Ciò, a mio avviso, è un fatto molto positivo, perché rappresenta l'apertura. Non bisogna però dimenticare di riconoscere e accettare la diversità dell'altro, bisogna essere coscienti delle particolarità specifiche di se stessi e degli altri. Le diversità non devono essere cancellate. Lo scambio non deve impedire alle identità di esprimersi. Lei si sente parte di questa cultura meticcia? Sì, ma dosata in maniera diversa. Quelli che sono rimasti in Sudafrica in questi anni sono stati in una fornace che li ha trasformati. Io invece sono partito da molti anni. In me agiscono altre componenti, come la cultura ebrea e quella europea, su cui si è innestata la riscoperta della cultura africana. Insomma, il mio percorso è diverso, anche se certamente partecipo a questa cultura. Anche perché mi rivolgo innanzitutto ai lettori sudafricani e il mio pensiero torna al Sudafrica. Crede che gli intellettuali abbiano un ruolo da svolgere nel superamento dell'apartheid? Gli intellettuali hanno sempre avuto un certo peso nelle vicende del paese. Oggi questo ruolo diventa ancora più importante, la gente li ascolta più ancora che in passato. Per me scrivere è Narratori Moderni Roberto Pazzi LASTANZASULL'ACQUA 184 pagine, 25.000 lire Duenavisi incrocianosulNilo. Duedestinisi incontranoe si perdono. Dalsilenziodellastoriail mitoevoca il figliodi Cesaree la sua amante-sorella. Garz~nti
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