IL CONTESTO Si tratta dunque di una guerra tra vecchi? Non ci avevo pensato in questi termini. Lasciarnici pensare. Non bisogna dimenticare che la guerra ha una grande forza di attrazione. La guerra è attrazione. Gli uomini vanno in guerra e muoiono a migliaia. Eppure c'è una specie di estasi: ne danno conto gli uomini di tutto il mondo. Una battaglia fa paura, una paura tremenda, ma dietro c'è qualcos'altro. Tra gli uomini in guerra si svolge qualcosa che chiamerei amore. È difficile capirlo standocene qui seduti a parlarne, ma io credo che ogni dio abbia il potere di impossessarsi di noi, anche Martè, il più pericoloso. la guerra è un problema, un desiderio, una proiezione maschile oppure riguarda il genere umano, donne comprese? Non la. si può ridurre soltanto agli uomini. È vero che la guerra esercità il suo fascino su di loro, ma sono secoli che le donne mandano i loro figli a morire in battaglia. Ne siamo proprio sicuri? Credo di sì. In questi giorni sugli schermi televisivi amerìcani ho visto madri che dichiaravano di essere contente di avere tre figli al fronte. Le donne diventano la mater dolorosa, colei che si qualifica attraverso il lutto, la perdita del figlio. La morte di un figlio è una delle esperienze più dolorose, ma è anche un archetipo. Si vive di esperienze eccezionali. Non le vogliamo, le terniamo, sfuggono al nostro controllo, eppure sono proprio loro che ci fanno vivere. · · Dunqùe non c'è modo di sfuggire alla ripetizione? L'archetipo, dando senso e direzione ali' esistenza, si trasforma in una trappola da cui sembra impossibile liberarsi. Sì, una trappola terribile. È per questo che penso che abbiamo bisogno dell'immaginazione visiva e dell'arte, per mettere qualcosa tra noi e gli dei. Le arti sono una protezione, perché comportano ritualizzazione, drammatizzazione, danza, colore, che ci dipingiamo il corpo, che camminiamo, urliamo, che usiamo la retorica, parate, musica, sport. Speravo che la televisione, che è una specie di immaginazione della guerra, si sarebbe messa tra noi e la guerra vera e propria. Ma non è andata cosi, perché la Tv adesso è controllata e si limita a farci vedere aeroplani e fuochi. E invece è importante vedere le cose, sapere per esempio che in Iraq il 45% della popolazione ha meno di quattordici anni e che questa guerra quindi è una guerra contro i bambini. No, non è vero, -è una guerra contro Saddam ... eppure. Bisogna che ci rendiamo conto che nemmeno gli iracheni sono riusciti a fermare Saddam. Ma tu credi davvero che un popolo possa fermare i propri leader politici, una volta che gli ha conferito il potere? Devo crederci. Se non ci credessi, non avrebbe neanche senso parlarne. Credo in quello che ha dettò Aristotele: "l'uomo· è per natura un animale politico". Pur apprezzando /;ottimismo della volontà e lafiducia nella ragione, come si spiega che la gente non riesca niai a bloccare al momento giusto le deviazioni dei propri capi? Noi abbiamo fermato Nixon. Mendés-France fu fermato ai tempi dell'Algeria. Si trattava comunque di sistemi democratici e i paesi non erano propriamente inguerra. Mentre le "eliminazioni" storiche dei tiranni di questo secolo sembrano essere avvenute sempre un po' in ritardo, a cosefatte. Vedi Mussolini, Hitler, ma anche Ceausescu e, in questo caso, eventualmente Saddam. Vuoi dire che si tratterebbe di assassinii annunciati e in ogni caso tardivi, non di un atto di controllo diretto da parte della gente? Non so, non ti so rispÒndere, non ci avevo pensato in questi termini. Quello di cui mi accorgo con precisione è che stanno prevalendo alcune delle qualità negative del tipo senex. Il senex è coinvolto n·ella paranoia della guerra, nel suo senso di inevitabilità, la greve saturnina inevitabile mancanza di immaginazione Lo stesso linguaggio che viene usato, che tutto stia andando secondo i piani, il pesante razionalismo contenuto in un'affermazione di questo tipo. Voglio dire che. ci sono violenza, incendi, sangue, spese incredibili e tutto viene presentato come se si trattasse di un business ragionevole e di_normale amministrazione.C'è una totale mancanza di humor. La seconda guerra mondiale ne era piena, pensa a un personaggio come Churchill. Adesso siamo in balia· di una -serietà mortale, opprimente come un sermone protestante. È il linguaggio dei · tecnocrati e dei burocrati. Il cuore ti si spezza solo quando vedi l'immagine dell'uccello coperto di petrolio. Di tutta la guerra, questa è l'unica immagine che finora abbia avuto un impatto emotivo su di noi. È curioso, non trovi? Come se fosse un suggerimento a cambiare punto di vista e a osservare la follia della guerra dalla prospettiva dell'uccello. Maparadossalmente laguerra sta solo dimostrando qualcosa che già da prima non funzionava. Non c'era certo bisogno di Saddam Hussein per scoprire che gli uomini stanno distruggendo il pianeta. Però la guerra lo ha reso trasparente. Io penso che oggi si debba trovare una soluzione rapida al conflitto. La guerra è in corso, partiamo da questa innegabile premessa, ma come deve essere condotta? Nel solo modo possibile, con attenzione e sensibilità. Ma siamo nel regno di Marte e il dio della guerra non si lascia limitare né tenere sotto controllo in termini apollinei. Il problema è che Atena è latitante e che manchiamo di una strategia. C'è chi dice che Saddam è uno psicopatico; non è la mia posizione, ma proviamo a seguire questa logica. Cosa si fa con uno psicopatico? A lui non importa che muoiano migliaia di persone né c,heil mondo vada in fiamme. L'unica cosa che gli sta a cuore è una sorta di glorificazione personale. Che fare? Bisogna trovare qualcosa che gli vada bene. È quello che stanno tentando ira_nianie russi. Trovare qualcosa da offrirgli e che gli Manifestazione pacifista statunitense (foto di Susan·May Tell/Saba-Rea/G. Neri).
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