IL CONTESTO La guerra continuata con altri media Mimmo Loìnbezzi 1 "In prima linea dalla Con" Ogni guerra televisiva necessita diuna prima linea: ma la prima linea di questa guerra è stata, sin dall'inizio, sequestrata dai militari che ci hanno rubato la grande promessa di un nuovo Vietnam di un'altra guerra in diretta In assenza di un fronte televisibile si mettono in prima linea i cronisti, come accade a Te! Aviv con il giornalista in attesa degli Scud che dice ai cameramen "Io resto fuori! Voi ragazzi mettevi al riparo!" e il collega da Atlanta che gli grida "Mettitilamaschera!" ... li mezzo trionfa quando il Viceministro degli Esteri Benjamin Netanyau cade ostaggio di un allarme durante un'intervista in studio che rilascia in diretta mondiale dall'interno di una maschera antigas. La prima linea televisiva di Cnn cattura anche i portavoce militari che non hanno altro da dire se non le so]jte istruzioni, ma questa volta tutto il mondo sa che deve "restare nelle stanze sigillate, indossare le maschere, e ascoltare la radio ...." Cnn trasforma la Guerra invisibile nella Guerra dei Mondi. Gli Scud che partono dal buco nero dell'Iraq fanno pochi danni su Israele ma aprono squarci di angoscia planetaria nella rete nervosa del villaggio globale. Il dj di un'emittente rock semina il panico a St. Louis dicendo che lacittàe stata colpita da un missile iracheno .... Il medium è l'ostaggio ... "Cnn ostaggio di Saddam Cnn 'rete collaborazionista'" l'accusa di Kissinger, e il suo opposto "Cnn ostaggio del Pentagono", riflettono ancora una prospettiva mediologica nazionale, quando da tempo, l'unico padrone di Cnn non è più né uno stato né un' alleanza, ma è solo l'audience, il broadcasting, il flusso ininterrotto di trasmissione. Prima ancora che di Saddam Cnn è ostaggio del tempo : delle 24 ore su 24 da riempire di immagini e di suoni. Il fratello del Grande Fratello è solo il denaro, l'oro nero dell'audience , l'internazionale dei pubblici, l'unico greggio senza frontiere. Cnn sembra azzerare tutte le differenze, anche in senso verticale: strateghi e presidenti confessano candidamente di vivere "attaccati a Cnn", come i semplici cittadini. Questo "stato di ascolto"( o Ascolto di Stato) li rende "più umani" "più vicini atutti",dipendenti, anche loro, dalla nuova gigantesca Metereologia della guerra. Pioverà? ...... Videobunker Ma il vero ostaggio della televisione è i I pubblico : lo dimostra l'aumento vertiginoso del consumo americano di pizza durante la guerra. Perché, come predissero anni fa i mediologi parigini del Montfaucon Research Center, la tv si consuma mangiando. Miche! Bonmaison · i suoi situazionisti dell'etere, avevano addirittura progettato una sedia totale de/fruitore tv dotata di tubi alimentari che garantissero una nutrizione continua e ombelicale del fruitore televisivo .... Guerre in trance Quella del Golfo è la GUERRA DI CNN, dalla "telediplomazia" dei primi giorni ali' apoca]jssedel bombardamento a terra, apocalisse anestetizzata da un rumore bianco di dati senza immagini. Migliaia di dati tecnici. Un mese dopo, quando l'attenzione del mondo è già caduta, 12 verremo a sapere dal solito briefieng che il buco nero dell'attacco a terra ha inghiottito "probabilmente" 100.000 uomini. Il vero orrore del conflitto forse resterà sepolto nel nostro inconscio come accade per certe operazioni "in anestesia" di cui parla Adorno. Ed è forse questo il vero significato dei cosiddetti "attacchi chirurgici". Teledelusione In Italia si dibatte della "mancata promessa della tv" che avrebbe dovuto mostrarci tutto e che in questo caso ha solo spento ogni emozione. Si dimentica che nella maggior parte degli stati del mondo l'informazione semplicemente non esiste. Della strage di Hama (Siria 1980) si sono viste due foto di edifici bruciati ma le truppe di Assad massacrarono 30.000 persone e per mesi lasciarono che i passanti vedessero la città stuprata Dell'occupazione cinese del Tibet (1.000.000di morti) esistono si e no tre minuti di repertorio in bianco e nero. Del massacro degli Armeni in Azerbeidjan esiste solo il racconto. La tv egiziana non trasmette mai l'immagine di Saddam. La Siria censura qualsiasi servizio che parli del suo ruolo in Libano (il satellite per trasmettere dal Libano è a Damasco). L'informazione giordana replica volentieri Radio Baghdad , la "madre di tutte le bufale ..." Cnn ha applicato alla guerra le regole del satellite e quelle del mercato, i militari quelle di Hama. Quella del Vietnam resterà la prima e l'ultima delle guerre in diretta. Saddam Hussein ha scommesso sin dall'inizio su questo panorama mediologico basando la sua strategia sui seguenti fattori: 1) la disinformazione in un insieme di regimi basati appunto sull'informazione di regime 2) l'uso di un doppio messaggio - per gli Arabi e per gli Occidentali ma anche di un doppio mezzo. È solo in occidente che si può assistere a Cnn senza censura. La tv giordana replica solo certi servizi di Cnn. Due settimane dopo l'attacco a terra ad Amman nelle piazze si celebrava la vittoria dell'Iraq ... ma Cnn è stato un amplificatore planetario dei discorsi e della politica di Saddam Hussein. 3) La presenza costante dietro i media d'oriente di quel mezzo caldissimo di comunicazione che sono le moschee. Ancora 15 giorni fa il Mufti di Amman durante la preghiera del venerdì proclamava la vittoria ... Ancora una volta si giocava su un doppio livello di lettura quello quotidiano, attuale e quello metastorico, che è una componente fondamentale del fondamentalismo islamico . Saddam ha vinto sul piano della Jihad, dello sforzo compiuto in direzione del riscatto arabo. Sul piano ideologico il discorso è inconfutabile, sul piano pratico diventa l'annuncio della vittoria. Uscita dalle moschee la gente picchia i cameramen, il simbolo del dubbio, del pensiero debole della tv contrapposto a quello forte dell'Islam. Mise en scene Le migliaia di veicoli in fuga bruciati sull'autostrada di Bassora e ripuliti da ogni traccia umana resteranno gli unici cadaveri di questa guerra, ancora più spaventosi dei veri cadaveri, carbonizzati dalle "bombe aerosol" e rimossi dai marines prima che le telecamere riprendessero alla scena. La censura fa della guerra del Golfo una guerra atomica
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