Linea d'ombra - anno IX - n. 58 - marzo 1991

INCO_NTRI/ ALGREN Ma tu non ti sei identificato con gli oggetti del tuo orrore e della tua compassione? Spero di sì. Non lo so, ma spero di sì. Se ti manca quell'identificazione, sei solo un giornalista. E se Fitzgerald, non potendo identificarsi con gli oggetti del suo orrore e della sua compassione ... Non voleva, ma lo faceva. Credi che lofacesse? Beh, lui credeva che gli avessero fatto qualcosa che in realtà aveva fatto lui stesso, a causa della sua compassione. E anche tufai questo a te stesso? Molto del tuo·lavoro critico suona come se lofacessi, ma parlandoti. .. Se lo facessi, mi starei identificando. Sarebbe 'sotto il tuo qontrollo, però, no? Dipendente da te e dalla tua volontà. Credo che questo sia importante. Non credo che niente mi sia stato fatto. ' Questo ti rende diverso da Fitzgerald. Sì, ammetto che c'è una differenza. Quando Fitzgerald dice che lo scrittore è un perdente, v urt incompreso dal proprio ambiente culturale, tu senti che questo non è il tuo caso. Hai scritto di Wolfe e dei suoi guai, e di Lindsay. Ma non sei Wolfe, né Lindsay. Sei diverso anche da lom Scrivi spesso di Cechov. Cosa c'è in comune fra te e Cechov? Mi piace la sua personalità, per quel poco che ne so. Citi molto spesso la sua affermazione che quando era in casa da solo tutto andava bene, ma appena usciva dalla porta per una passeggiata, la vita diventava orribile. La citazione non è esatta: "Q1,1andosi è tranquilli in casa propria, la vita sembra banale, ma basta passeggiare per la strada e cominciare a osservare, e la vita diventa terribile." Sei d'accordo? /:erché Cechov avrebbe dovuto sorprendersi di ciò che trovava fuori dalla porta di casa? Credi che la vita siti davvero così dura? Sì. È la stessa cosa che sa Tennessee· Williams e che sapeva Sherwood Anderson. Non esiste la vita normale. Non si è mai vissuto in quel modo. Un critico di Chicago una volta si stancò di Williams e scrisse: "Perché non possiamo tornare a scrivere della vecchia buona gente che si diverte alla domenica?" O quelraltro critico che diceva: "Ma perché non leggiamo mai niente sui matrimoni felici?" Perché non ce ne sono. Nota I )Square: termine con cui nel gergo dei tossi~odipendenti e degli emarginati in genere vengono indicati i "normali", coloro che emarginati non sono. Copyright H. E. F. Donohe 1964,1961. Dal volume Conversation with Nelson Algren, Hill and Wang, New York 1964 86 ULISSE Rivista quadrimestrale di dibattito culturale e politico Autunno 1990 - Inverno 1991 -Anno II, n° 4 SOMMARIO L'ULTIMA CONFERENZA DI :MUSATTI S. Finzi Vegetti - Presentazione 2 C. Musatti - Psicoanalisi e teatro 3 DOPO IL COMUNISMO A. Carlo - Fandamenti e contraddizioni strutturali della perestrojka . 9 IL CONFRQNTO INTERCULTURALE Le tribù dei bianchi viste da un saggio polinesiano: Papala'gi e il rovescio dell'antropologia culturale 23 M. Ghezzi - Una politica d'intervento a favore della popolazione straniera - una esperienza a Pavia 31 M. Cardinetti ~ Lingua e lingue: a proposito del saggio di Finkielkraut La sconfitta del pensiero 35 RIFORMA DELLA POLITICA E. Veltri - Idee per la Costituente 37 P. Segatti - Riformare la politica? Discutiamo anche su alcuni costi nascosti 39 Viaggio· nel mondo della piccola editoria: Ibis 42 RECENSIONI L. Bolis - Per studiare il '68: Le culture del Sessantotto di A. Mangano 43 S. Rossetti - Manicomio primavera di C. Sereni 44 R. Astori - Memoria di A. Sofri · 44 E. Cozzi - Pensosità di H. Blumenberg · 45 IL MONDO DI IERI: UN RACCONTO L. Pariani - 15 marzo 1909: l'Ultimo treno 46 Distribuito in libreria a Pavia - Milano - Torino. Abbonamento annuale L. 15.000. Versamento tramite vaglia, assegno postale o bancario, intestato a Walter Minella, via Bonetta 3, 27100 Pavia. Specificare: abbonamento a Ulisse.

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