d~veva_dur~~ per diciotto anni. Insieme viaggiarono attraverso gh Stati Umt1e l'America Centrale, l'Europa (a Roma Simone portò Algren a pranzo dai Silone e a giocare a bocce con Carlo Levi), il Nord Africa. . _Insieme vissero per lunghi periodi a Chicago e ~ Parigi; ms1eme lavorarono, leggendosi a vicenda i manoscritti scambiandosi idee, libri, consigli: E ognuno dei due cercò anche d'introdurre l'altro nel proprio ambiente, tra i propri amici. Ma l~ cos~ non f~n7i?nò, perché i rispettivi fI!Ondierano troppo d1versLNon h d1v1sesolo la lontananza geografica, non solo il solido rapporto 4i lei con Sartre, non solo l'instabilità affettiva e la distruttività di lui; ma anche e soprattutto la loro differenza "culturale". . È molto interessante leggere, a questo proposito; le testimonianze che i due ci hanno lasciato sulle loro vite quotidiane. Tanto la Beauvoir aveva bisogno di Parigi, della sua vita intellettuale, delle polemiche e degli scandali politici e culturali, del confronto quotidiano con artisti e intellettuali (Camus Boris Vian, Juliette Greco, Queneau, ecc.); altrettanto Algr;n non ~oteva vivere in un mondo d'idee, amava la solitudine e prefen_vaco~unque la compagnia dei losers, i perdenti, della feccia, d1quelli alle prese con la giornaliera lotta per la sopravvivenza. "Essendo io un l?ser-scrisse una volta-parlo solo per quelli che hanno fatto 11salto o sono caduti, poiché i losers sono i soli ri_masticon q~alcosa da dire e nessuno a cui dirlo. Sempre, g10mo dopo giorno, in una città in cui ciascuno deve vincere ogni round solo per rimanere in vita." In questo suo antiintellettualismo Algren era tipicamente americano così come Simone de Beauvoir era una "tipica" intellettuale europea. Il 1949 fu l'anno d'oro di Algreri. Dopo un lungo e felice ~oggi~m? a ~~igi con Simone, tornò in America dove proprio m quei g10m111suo nuovo romanzo, L'uomo dal braccio d'oro (1949, trad. ital. Mondadori 1954; anche questo sarà ripubblicato dalle Edizioni e/o), fu accolto molto bene dalla critica e dal pubblico. Tra i numerosi giudizi entusiasti, quello di Hemingwa~ c_he,come si sa e come si vede dalla metafora che segue, cond1v1devala passione di Algren per il pugilato: "Questo uomo sa scrivere e non dovreste leggerlo se non sapete come s'incassa un colpo. Algren può colpire con ambedue i pugni e girarvi attorno e vi ucciderà se non state molto attenti ... Algren, caspita come sei bravo". L'anno successivo ricevette il National Book Award, il più importante premio letterario negli Stati Uniti. Ma in quello stesso periodo iniziò anche la sua dolorosa caduta. Il viaggio di Simone inAmerica finì tristemente, quando Algren capì che lei non avrebbe mai lasciato Sartre. Partita lei, ~elson provò a rimettere in piedi il rapporto con Amanda, con 11proposito di costruirsi una tranquilla esistenza borghese, ma fallì. Giocava più forte e più spesso che mai, perdendo quel denaro che per fa prima volta il successo gli aveva portato. Frequentava regolarmente dei tossicomani (un ambiente in cui e~aentrato quando scriveva L'uomo dal braccio d'oro, la stoha d1un drogato), anche se lui si limitava a fumare la marijuana. Nel fra~temp?, attom? a l~i si sfaldava il vecchio mondo degli scntton 1mpegnat1degh anni Trenta e Chicago cambiava volto e anima, divenendo sempre più quella città benestante e corrotta che lui più tardi avrebbe odiato così forte qu~nto prima l'aveva SAGGI/ JOANNUCCI am~ta. Il ~accartismo infuriava e la gente aveva paura, l'isteria ant1comumsta andava contagiando anche molti dei suoi ex amici e conoscenti. Mentre cresceva il suo isolamento politico e intellettuale~ anche la sua vita privata andava a rotoli. Eppure, malgraçlo questa pesante atmosfera, Algren rimaneva intellettualmente attivo. Non era mai stato un comunista per ideologia, ma piuttosto un comunista "con il cuore"; eppure la sua lucidità intellettuale gli consentì prQprio in quegli anni di elaborare una ?elle più sottili critiche all 'American way of life: "Viviamo oggi m un laboratorio di sofferenza umana vasto e terribile come q~ello in cui scrissero Dickens e Dostoevskij. La sola vera differenza è che l'Inghilterra di Dickens e la Russia di Dostoevakij non potevano permettersi le cortine fumogene e sonore con le quali oggi così ingegnosamente noi nascondiamo a noi stessi la nostra vera condizione". Questa è la vera malattia americanacontinuava - per cui noi siamo così conformisti da non vedere la sofferenza e da credere di essere i più felici e i migliori. E rivolgendosi in particolare agli scrittori per i quali - secondo Algren - il conformismo era ancora più deleterio in quanto distruggeva ogni creatività: "Una certa spietatezza e un senso di alienàzio_nedalla società è essenziale per lo scrittore quanto lo è per una rapina a mano armata. S~credi di far parte delle cose così come stanno , non rapinerai mai nessuno in mezzo a una strada per quanto tu sia affamato. E non scriverai nemmeno niente che valga la pena di essere letto una seconda volta". Vn altro duro colpo gli venne da Hollywood. Il regista e produttore Otto Preminger comprò a basso prezzo i diritti de L'uomo dal braccio d'oro, per fame un film da cassetta con Frank Sinatra, tagliando fuori Algren dalla sceneggiatura e stravolgendo il contenuto e il senso dell'opera. 79
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