Linea d'ombra - anno IX - n. 58 - marzo 1991

INCONTRI/CHOMSKY Se davvero si vuole parlare del sistema mondiale, vi è stato il prevalere di una o dell'altra forma di capitalismo di stato dovunque, compresa l'Europa dell'Est. sostanziale. E la bilancia commerciale tra gli Stati Uniti e l'Europa ed il Giappone si stava già spostando a favore di questi ultimi. La guerra di Corea diede impulso alla ricostruzione dell 'Buropa e del Giappone, che fino a quel punto era stata alquanto disastrosa. Le spese militari liquidarono la ripresa delle economie dell'Europa ·e del Giappone, e la guerra nel Vietnam gli diede un'altra potente iniezione, quest'ultima guerra risultando dannosa agli Stati Uniti. Tutte queste cose spostarono la bilancia del potere ali' interno del mondo industriale capitalista: Così che dagli anni Settanta, questo stava diventando quello che si dice tripolare, con tre centri maggiori. Gli Stati Uniti sono ancora il centro più grande, ma non più in modo schiacciante. E il periodo Reagan ha indebolito severamente l'economia degli Stati Uniti, e questo sul lungo periodo ha spostato ancora il bilancio di forze relativo. Gli Stati Uniti sono ancora i primi. È difficile per loro non esserlo poiché hanno troppe risorse. Ma si sono indeboliti relativamente ai loro maggiori rivali, l'Europa ed il Giappone. L'altra cosa che è accaduta negli anni Ottanta è che l'Unione Sovietica si è tirata fuori dal sistema mondiale, con il collasso della sua tirannia interna che ha rilassato la presa sui suoi satelliti. Questi stanno ora subendo un processo di sudamericanizzazione. Abbiamo ora un mondo con tre principali blocchi economici e una superpotenza militare, ma questa superpotenza non ha più la base economica • per condurre liberamente le sue azioni militari e non ha più un deterrente.L'Unione Sovietica costituiva un deterrente alla fprza militare degli Stati Uniti. L'Unione Sovietica costitmva il deterrente e conteneva gli Stati Uniti e questo era ben compreso e mai discusso, ma ben compreso, così che vi era un limite all'uso della forza militare da parte degli Stati Uniti. Poiché questi non potevano entrare in un conflitto con l'Unione Sovietica che sarebbe stato troppo rischioso. Così questo ha sempre posto un limite al terrorismo internazionale. Si poteva attaccare Cuba ma non fino al punto di entrare in conflitto con i Russi o si poteva attaccare e bombardare il Vietnam ma, di nuovo, non fino al punto di entrare in conflitto con i Russi e così via. Quello fu sempre un limite sulle politiche ed è stata in effetti una della cose che più hanno guidato il sistema militare degli Stati Uniti. Il sistema militare degli Stati Uniti era stato disegnato in primo luogo per gli interventi nel Terzo Mondo. Perché allora c'è bisogno di armi strategiche e tutto quel genere di cose? Bene, per assicurarsi che i Russi non ci fermino. Dobbiamo mantenere un atteggiamento molto intimidatorio per poter portare avanti un intervento militare in ogni parte del mondo. Gli Stati Uniti intervengono in zone del mondo dove non hanno una superiorità in termini di forze convenzionali. Gli Stati Uniti non intervengono solo in Messico o in Canada, intervengono dappertutto. E questo significa intervenire in luoghi dove non si ha una superiorità in termini di forze convenzionali e bisogna essere sicuri che nessuno ci si metta di mezzo. In modo particolare i Russi, che potrebbero davvero creare grossi problemi e così si assume un atteggiamento estremamente intimidatorio e si spaventano a morte tutti quanti ed è per questo che si ha bisogno di grandi armamenti strategici. Bene, molto di questo sta ora cambiando. L'Unione Sovietica non è più un deterrente e non assiste più i bersagli degli attacchi statunitensi come faceva nel passato. Questo significa che è più facile per gli Stati Uniti utifizzare la loro forza militare. Questo si può vedere proprio ora nel Golfo. Gli Stati Uniti non si debbono più preoccupare delle conseguenze dell'utilizzo della forza militare. Tuttavia gli Stati Uniti non hanno più la base economica per portare avanti queste imprese militari e pertanto cercheranno di indurre l'Europa e il Giappone a pagare per queste. Questo viene adesso detto alquanto apertamente. Questo è il Nuovo Ordine Mondiale. Nel Nuovo Ordine Mondiale gli Stati Uniti - che sono rimasti l'unica forza militare - obbligano i loro alleati a pagare per le loro avventure militari. · In questo caso, non nasceranno divergenze tra gli Stati Uniti e i loro alleati? Questo è il tipo di cose che portò due volte a guerre mondiali, esattamente questo tipo di cose. Ma non penso che questa volta condurrà a una guerra mondiale per due ragioni: la prima è che vi è una interpenetrazione di capitali troppo forte, voglio dire, ce n'era un po' prima della Prima Guerra Mondiale e di più prima dello scoppio della Seconda, ma ora ha raggiunto un altro ordine di grandezza. Così adesso il capitale è davvero internazionale e i blocchi separati non hanno lo stesso ruolo che avevano prima. L'altra è che le armi sono troppo potenti. Non si può più avere una guerra tra le maggiori potenze perché sarebbe la fine di tutto. Così, tutti si tengono lontani da questa prospettiva, almeno si spera. A parte questo, la situazione è molto simile a quella che portò a due guerre mondiali. Che cosa accadrà? Bene, è possibile vedere un caso interessante proprio ora nel Golfo. Gli Stati Uniti si stanno preparando alla guerra, ed è naturale, il vantaggio comparativo degli Stati Uniti negli affari internazionali è militare, non è nella diplomazia e non è più economico. È militare, così che è naturale che gli Stati Uniti vogliano spostare ogni conflitto nell'arena militare e debbano dominare il mondo con la forza; non hanno alcun altro modo di dominarlo. L'Europa e il Giappone non sono interessati, loro non vogliono dominare, loro non sono competitivi nell'arena della forza e perciò stanno abbandonando ogni appoggio, e gli Stati Uniti stanno esercitando molte pressioni per fargli pagare queste avventure. O, perlomeno, per dare un contributo di facciata, per fare sembrare di essere in qualche modo coinvolte. E questo viene detto alquanto apertamente. Il vice-segretario di Stato, Eagleburger, ha testimoniato di fronte al Congresso un paio di settimane fa sul Nuovo Ordine Mondiale ed ha detto apertamente che il Nuovo Ordine Mondiale richiederà una nuova invenzione nell'arte della diplomazia, vale a dire gli alleati degli Stati Uniti dovranno pagare per le nostre avventure militari. C'è un'allusione qui al fatto che se a loro ciò non piace, noi abbiamo i cannoni così che è meglio che gli piaccia. Ora, il vice-segretario non ha detto questo, ma altri lo hanno fatto. Così, per esempio, ha fatto il direttore della sezione affari del "Chicago Tribune", che è uno dei maggiori quotidiani di affari, uno del maggiori quotidiani conservatori del paese, ed uno importante. Il direttore della sezione affari ha scritto un articolo nel quale dice alquanto esplicitamente che se vogliamo dominare l'ordine economico mondiale, dobbiamo farlo utilizzando i nostri punti di forza, e i nostri punti di forza non sono più economici. I nostri punti di forza sono militari. Noi abbiamo il monopolio nel mercato della sicurezza e siamo l'unica importante forza militare. Dall'Europa e dal Giappone 53

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