Linea d'ombra - anno IX - n. 58 - marzo 1991

IL CONTESTO coraggiosi ma interessati delegati. Ma se provassimo a leggerle in chiave positiva? Se provassimo a non associarla più direttamente e totalmente al qualunquismo, dal momento che il qualunquismo - almeno quello più nefasto - ha trovato già il modo di fabbricarsi le proprie leghe, quando non alligna tranquillamente nei vecchi partiti? In fondo non è difficile ammettere che per molte coscienze, perfino di quelli che fanno politica, la "politica dei partiti" non è più una risposta soggettivamente soddisfacente. Né oggettivamente sufficiente. Circa la politica bisogna decidersi. Intanto a non litigarsi più sulla parola: restituiamola a quelli dell'arte del possibile o delle varie possibilità dell'artificio, riconsegnamola ai suoi compiti di mediazione e di compromesso realistico (e perfino, necess~iamente?, un po' sporco). Lasciamo perdere l'illusione della "politica ridefinita", del concetto globale di politica che conquista nuovi ambiti e che aspira a una profondità e a un compito etico che non le è consentito. Appoggiamo senùdtro invece il progetto di una politica "ridimensionata", non più delegata ma ridotta ali' attività e alle scelte dei partiti. Una politica che sia costretta a essere consapevole dei propri limiti concreti, invece che a inorgoglirsi della propria astratta autonomia; senza mistificare o millantare funzioni culturali e morali, ma soprattutto consapevole di un ruolo più modesto e di uno spazio più circoscritto. Allora si potrà distinguere un partito democratico di sinistra da quanto saprà criticare e controllare il suo stesso potere, ma anche dallo spazio che saprà lasciare ai soggetti non istituzionali, ai movimenti e alle istanze che rappresentano quella zona di disinteressata azione sociale e di impegno culturale che miracolosamente Narratori Moderni LennartHagerfors LEBALENE DELLAGO TANGANICA 27.000lire L'avventuradi Stanleye di Livingstone in un raccontocrudelee allucinato. I mitidellaculturaeuropeariflessinello specchioopacodell'Africa. Garzanti mamalamente ha resistito sin qui. E magari si potranno distinguere le iniziative e i movimenti - invece di apprezzarli tutti indiscriminatamente, per il solo fatto che esistono o resistono. Oltre agli "esterni" ci sono da sempre anche gli "estranei": quelli che pensano che la politica si occupa in fondo soltanto del potere (anche se lo si.chiama governo), e che c'è lo spazio e la necessità di un impegno diverso, che sviluppi contro-poteri almeno culturali e ideali, che si orienti verso un lavoro di critica, di demistifica, di apertura. Quelli che pensano che il lavoro e il poteré dei politici è necessario che sia minacciato o almeno distratto da altre attività, che sia sottoposto ad altre autorità: in democrazia forse non è vero che il potere è del popolo ma deve essere riconosciuto, prima della politica, il valore della passione civile e dell'impegno morale. Tradurre questo in gesti, in scelte, in proposte, è un'abitudine e un compito che non riguarda da tempo i partiti. Allora il maggior disagio è quello di ascoltare, irritati, gli ennesimi tentativi di fare appello ai valori, perché "la politica" si riproponga al vertice della loro gerarchia. Di ascoltare la menzogna sentimentale di quanti giurano sulla possibilità di raggiungere nuovi traguardi ideali attraverso l'azione politica dei partiti. Il resto è, per loro, generosa ma ingenua pre-politica. E per chissà quale legge evoluzionista credono che voglia e debba diventare politica istituzionale. Invece, se si chiamano così, le posizioni e le iniziative pre-politiche hanno tutto il diritto e il vantaggio di restare tali: rappresentano un'alterità insopprimibile e non una fase infantile della politica adulta dei partiti. Che il Pds si guardi dalle degenerazioni senili, poiché le malattie infantili sono guarite da tempo. E, come si dice, ci siamo passati tutti... Così come tutti - è vero, fin da piccoli - siamo stati educati ad avere comunque un grande rispetto per gli alberi. · LA SALAMANDRA forme, immagini, stili Collana diretta da Gabrio Vitali EDGAR MORIN AUTOCRITICA Presentazione di Mauro Ceruti L. 24.000 THOMAS BRASCH PRIMA DEI PADRI MUOIONO I FIGLI a cura di Paolo Ciro L. 16.000 RINA SARA VIRGILLITO IN.CARNAZIONI DEL FUOCO Introduzione di Ernestina Pellegrini L. 22.000 DISTRIBUZIONE:GRUPPOEDITORiALEGIUNTI(FIRENZE)

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