Linea d'ombra - anno IX - n. 58 - marzo 1991

IL CONTESTO La festa dell'albero Come ri-nasce un partito Piergiorgio Giacchè "Scendeva rada e sottile quella pioggia che sembra neve. Quelli che non avevano il cappotto, si abbottonavano il grembiule per davanti, come fosse un soprabito, sopra due strati di maglioni. Le gambe di tutti, comunque, erano democraticamente rosse dal gelo. Schierati in fila per tre, si restava al freddo, a guardare. Guardare senza toccare, salvo due o tre che,_in nostra rappresentanza, andavano più vicini a fingere di aiutare gli operai del Comune. Il Direttore e il Sindaco facevano un discorso per uno, ma noi già sapevan10 tutto, delle frane, delle alluvioni, e perfino dell'ossigeno che scappava, di giorno, dai pori invisibili delle foglie ... Presto' sarebbe finita e ci si sarebbe potuti muovere e scaldare un po', fino a scuola. Era forse l'unica volta che avevamo fretta di ritornare in aula, e per molto tempo ci saremmo chiesti come mai capitasse sempre in pieno inverno, la ricorrenza della festa degli alberi." Un congresso visto da vicino Arrivo a Rimini il secondo giorno del congresso del Pci. Un · · avvenimento "storico" in una città particolare. Penso aila differenza con Livorno ("dall'uno all'altro mar ...") e alla distanza di ·settanta anni, appena la durata di una vita e invece è un salto plurisecolare. Rimini d'inverno è condannata a sembrare una grande città termale fuori stagione, e però è lanciata a diventare una piccola città dei divertimenti e degli appuntamenti di massa. Geograficamente e storicamente, Livorno stava nei pressi di Geppetto e oggi Rimini è vicina a raggiungere "il paese dei balocchi" ... E le libere associazioni si sprecano mentre un minibus mi sta portando alla Fiera. Come ai tempi e nel libro di Pinocchio, fuori comincia a cadere la neve ... Appena messo piede nel "settore stampa" mi consegnano un dossier pieno di note di agenzia, con su scritto "primo lancio". È pieno di trascurabili dettagli e curiosità, sui delegati, i costi, i servizi e i divertimenti per"gli ospiti del Pci". Tra le tante minuzie non può sfuggire un davvero tempestiv_o "pensierinq": Rimini, 1 feb. (ADNKronos) - Battesimo bianco per il neonato Partito democratico della sinistra. Proprio mq1tre iniziavano i lavori della seconda giornata del ventesimo congresso del Pci, su Rimini è iniziata a cadere una leggera nevicata. Nella storia dei Congressi in. Italia non si ricorda che una assise congressuale sia stata toccata da una precipitazione nevosa. Apprendo la prima regola del giornalismo. Non importa co~a dicono le notizie, purché siano fresche. La "sala stampa" è enorme: anzi è un capannone con molte sale, uffici, studi televisivi e radiofonici, e bar, televisori, telefax e quant'altro ci vuole. A ragionarci su si comprende che è tutto necessario, eppure la sensazione di stare in uno spazio troppo grande, da contenere tutto un congresso, rimane. Ma è soltanto ingenuità da non addetto ai lavori; dev'essere un sacco di tempo che la sala stampa è quella del vero congresso: è il filtro che lo trasmette, lo seleziona, lo commenta. Anche stavolta, quello che viene detto nel grande teatro rosso e verde deve diventare televisione per contare qualcosa. In fondo è quella d~lla televisione e dei giornali la politica vera e propria: quella che arriva alla gente. 16 Dopo la caduta di credibilità del politico, il giornalista è diventato il medico politico di fiducia: ormai si chiama politologo, fa finta sempre di non avere opinioni né interessi salvo quelli legittimi del!' audience. Nessuna esagerazione e nessun atteggiamento fazioso è in grado di minacciare l'obiettività del suo ruolo: viene chiamato "moderatore" anche Giuliano Ferrara. Del resto il giornalista è l'unico intellettuale che riesce a parlare, in pace e in guerra, con la stessa distaccata disinvoltura, e a commentare delitti, miserie, incidenti e disperazioni senza battere ciglio. L'unica categoria abilitata a tradurre in "dato" ogni significato e ogni segno, rivoluzionando e completando l'arte e la scienza della semiotica. · "È nato il Pds". Adesso è facile dire che il Pci non sembra quello di una volta: anzi gli si fa un favore. · Le statistiche sui delegati parlano di un netto vantaggio del terziario, di una scolarizzazione elevata, ecc. ecc. Tante novità ma nessuna cosa nuova. Il paesaggio antropico del congresso riflette un cambiamento generale della società italiana, con in più la sorpresa di non trovarvi - almeno a colpo d'occhio - differenze. E la "diversità "comunista? Si dice che la classe media è in espansione, ma si può aggiungere che sul piano della rappresentanza e della rappresentazione sta occupando tutto lo spazio possibile. Classe media e mass-media non fanno soltanto rima, ma cominciano a significare la stessa cosa: anche i ceti medi sono i "mezzi" di comunicazione di tutti gli altri. I più poveri, ignoranti, infelici, arcaici, emarginati, e perfino "i normali" (come testimonia un intervento di Salvati) sono di là da venire, ma forse anche di là da restare. La media inoltre non è più un largo settore statistico che si estende da un limite all'altro: ha sempre più la tendenza a ridursi a una linea unica, a convergere tutta in un punto. Né è più una faccenda di vesti ti, atteggiamenti, mode, con cui ciascuno cancella la propria "origine" sociale e corregge il proprio livello culturale (più spesso sforzandosi di abbassarli che di elevarli).' Ci sono posti dove, a guardarsi in giro, l' òmologazione cessa di essere un fenomeno e si avvia a diventare un miracolo: dentro un congresso, dai trenta a oltre i cinquant'anni si compatta una sola generazione, che tende ormai a festeggiare lo stesso compleanno. · La sola diversità presente, anzi sottolineata in modo esasperante (anche perché tanto evidente e normale che potrebbe sfuggire davvero), è quella "femminile". Anche la parte maschile del partito la difende con una insistenza sospetta. Devono tutti essere consapevoli che è l'unica differenza rimasta. Quindi, nonostante sia già sancita una parità effettiva che certamente la premia, ma intanto ovviamente la minaccia ("nessuna delle due componenti sessuali può essere rappresentata ip misura inferiore del 40%", recita lo statuto), si è pensato di garantire alle donne un optional in più, quello di una parallela organizzazione autonoma, che può fare politica in modo separato e dialettico con il partito (avessero un tempo fatto altrettanto con i proletari!. ..)_. Sono stati numerosi gli interventi femminili al congresso: segretarie di federazione, funzionarie,,assessoresse, sembrano

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