STORIE/O'CONNOR traddizioni, di ironia, di contrasti, e soprattutto ricca nel linguaggio. Eppure qui ci sono sei storie di persone che vivono nel Sud in cui non si fa mai uso di ciò che questa regione può offrire. · Il t'notivo è forse che si è talmente abusato di questi elementi, ce li si è trovati così spesso davanti, da essere imbarazzati ali' idea di utilizzarli. Non c'è niente di peggio di uno scrittore che non sfrutta i doni locali, ma ci sguazza dentro. Ogni cosa odora così di Sud in modo nauseante, e diventa così circoscritta da risultare incomprensibile, viene riprodotta così pedantemente da non esprimere più nulla. Il generale si perde nel particolare, invece di manifestarsi grazie ad esso. In ogni caso, se la vita che çi circonda nella realtà viene tralasciata del tutto, se i nostri modelli di linguaggio sono ignorati, c'è qualcosa che non funziona a dovere. E allora lo scrittore dovrebbe domandarsi se non sta inseguendo un tipo di vita artificiale. La lingua caratterizza una società, ignorando la lingua si finisce per ignorare l'intero tessuto sociale necessario a creare un personaggio significativo. Se isoli i personaggi dal~asocietà in cui vivono, non riuscirai a dire molto di loro come individui. Non puoi raccontare nieT)tedi interessante sul mistero della natura di un personaggio, senza inserirlo in un contesto sociale credibile e significativo. E il modo migliore perfarloè usare il suo linguaggio. Quando la vecchia signora di un racconto di Andrew Lytle dice sdegnosamente di possedere un mulo più vecchio di Birmingham, noi leggiamo in quella frase il senso di una società e della sua storia. Uno scrittore del Sud trova già beli' e fatta la maggior parte del lavoro ancor prima di cominciare, perché la nostra storia vive nel nostro linguaggio. In un racconto di Eudora Welty un personaggio dice: "Al mio paese usiamo volpi al posto dei cani e gufi al posto delle galline ma quando cantiamo, cantiamo bene." In questa frase c'è tutto un libro; se ignori il linguaggio della tua . regione, vuql dire che non sai avvantaggiarti di ciò·cheti appartiene. Il suono del nostro linguaggio è troppo preciso per poter essere impunemente messo da parte, e lo scrittore che voglia liberarsene rischia di distruggere la parte migliore della sua forza creativa. Un'altra cosa che ho osservato a proposito di questi racconti è che nella maggior parte dei casi.non entrano molto nel personaggio, non lo rivelano abbastanza. Non dico che non entrino nella sua mente, ma che semplicemente non mostrano che ha una personalità. Questo dipende parzialmente ancora dal linguaggio. I personaggi non hanno un linguaggio che li caratterizzi davvero. E a volte mancano di tratti distintivi reali. Alla fine uno ha la sensazione che la personalità non emerga perché non c'è. Nei buoni racconti spesso è la natura del personaggio che determina il soggetto, l'azione della storia. In molti dei vostri racconti, si ha la sensazione che lo scrittore abbia prima pensato ali' azione e poi tirato su un personaggio per compierla. Di solito si ottengono risultati migliori seguendo il criterio opposto. Cominciate con una personalità vera, un personaggio reale, e vedrete che qualcosa succederà; non è necessario che sappiate cosa prima di cominciare. Forse è meglio non saperlo affatto, prima di cominciare. Dovreste essere in grado di scoprire qualcosa'dai vostri racconti. Se non ci riuscite voi, sarà difficile che ci riesca qualcun altro. (1957) Copyright Estate ofMary Flannery O'Connor. Narratori Moderni CynthiaOzick ILMESSIADISTOCCOLMA 176pagine,27.000lire L'immaginedel padree la ricercadellaverità: un viaggioironicoe onirico sui sentieridell'identitàperduta, nel malesserequotidianodell'esistenza; Garzanti STORIADELLACIVILTA' LETTERARIA DEGLISTATIUNITI direttadaEMORYELLIOTT Premessadi CLAUDIOGORLIER • DALLE ORIGINI A HENRY JAMES Pagine XXXVl-588 con 25 tavole •• IL NOVECENTO Pagine IV-698 con 23 tavole ••• DIZIONARIO· CRONOLOGIA Pagine Vlll-482 UTET EDITORI DAL 1791 81
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