Linea d'ombra - anno IX - n. 57 - febbraio 1991

così piccola, occasionale, potesse avere alcun effetto sul suo amore per sua moglie o sul suo affetto per lei. , Ma questa volta le circostanze non furono favorevoli: un bel giorno le finestre dell'appartamento di fronte si aprirono e Bahig vide con i suoi propri occhi un giovane che vi si affacciava: un giovane solo, senza figli, né moglie, né madre, ed era chiaro dai suoi sguardi audaci e dal modo libero in cui fissava i passanti per strada che non temeva conseguenze, non portaya responsabilità sulle spalle e non si faceva certo tanti problemi. Erano sguardi di puledro selvaggio, non addomesticato, in cui Bahig riconobbe se stesso pdma del matrimonio; ma non fu malinconia quella che ne seguì, piuttosto sentì che lo assaliva un'inquietudine improvvisa.:. Era chiaro che il giovane era scapolo, e viveva proprio davanti a loro, separato solo dalla strada, e siccome Bahig era ·stato scapolo, un tempo, sapeva che tutti gli scapoli ramazzano le strade in lungo e in largo in cerca di donne. Naturalmente era sicuro di sé e del fatto che Sunsun fosse la donna più rispettabile del mondo, tuttavia, chi assicura che il più sano dei sani non possa ammalarsi, soprattutto se resta esposto ai germi dalla mattina alla sera? Non c'era sicurezza in niente, tutto poteva accadere, qui non si trattava di stare seduti sull'autobus o di un compagno di viaggio in treno ... la questione era quella presenza continua in quella casa. Quel giorno Bahig chiuse la porta del balcone assorto nei pensieri, e continuò a pensare anche dopo averla chiusa fino al mattino del giorno successivo, quando riaprì la porta e vide il balcone del vicino con la porta spalancata e questi che cantava, la sua brutta voce arrivava fino a lui attraverso la strada ... una voce da scapolo ... sonora ... audace ... Così il nuovo vicino scapolo diventò subito un problema, e Bahig tanto ci pensava che il problema si complicò, divenne serio e si aggiunse alla lista delle sue preoccupazioni. Specialmente quando, di ritorno dal lavoro, prima di entrare in casa, alzava lo sguardo e scopriva che il balcone del giovane era aperto e anche il loro era aperto, oppure socchiuso, e fra i due non c'erano che i pochi metri della strada. Bahig cominciò a pensare a una soluzione decisiva del problema. Il pensiero lo spossò: certo non era il caso di cambiare abitazione, né lui era il Sultano, che poteva costringere il nuovo arrivato ad andarsene. Voleva proteggere sua moglie dal pericolo imminente nel più assoluto segreto e con discrezione, in modo che lei non sentisse la sua mancanza di fiducia o la sua vigile presenza. Si era fissato che avrebbe trovato una soluzione. E la trovò. Una sera, dopo cena, Bahig cominciò a entrare in argomento parlando delle quattro libertà domestiche. Disse che aveva cominciato ad accorgersi che la loro libertà di movimento, la loro libertà di stare nudi o a piedi scalzi, o di fare delle fesserie nella loro stessa casa era limitata, che· non godevano più la loro abitazione e che la loro non sarebbe stata una casa nel vero senso della parola finché quelle libertà non fossero state ristabilite; altrimenti, era meglio trovarsi in prigione. Lui aveva capito dopo lungo esame che la ragione della violazione della loro intimità andava ricercava in un fatto e in uno soltanto: il balcone che si apriva sul salone al centro della casa; e che si sentiva ferito, derubato, sottoposto agli sguardi dei vicini che abitavano dall' alSTORIE/IDRIS tra parte della strada, e la sola maniera perché la loro casa diventasse una vera casa era installare una tenda alta sopra il parapetto del balcone, più alta di loro, così da proteggere ciò che avveniva nella casa degli sguardi dei curiosi. Quando la lunga introduzione si fu concretizzata in questa proposta, la moglie cominciò a prenderlo in giro e a biasimarlo perché voleva soffocarla, impedirle di vedere il sole e l'aria, e tutto questo perché non le dava fiducia e non ne aveva in se stesso, e alla fine della predica, come sempre, del resto, ridicolizzò la sua proposta per il semplice fatto che veniva da lui. Mal' uomo non disperò; fece appello a tutta la sua intelligenza e capacità di persuasione per confutare gli argomenti della donna e per rendere chiaro che non nutriva alcun dubbio sul suo conto o su quello dei vicini, che reclamava solo il suo diritto a godere la sua casa e a essere al riparo da sguardi indiscreti puntati su di lui. Piano piano, qu·ando il marito promise di comprare una serie di sedie "Ideai" da balcone, e prese ad alimentare i suoi sogni sulle sedute serali che li attendevano, le notti di luna, le piante di gelsomino ·che vi avrebbero piantato, la moglie cominciò a convincen;i. Il giorno successivo Bahig si accordò con il falegname e il tappezziere, così che il giorno successivo ancora una lunga tenda copriva il balcone sui tre lati fino ad altezza d'uomo. Quel giorno Bahig credette che il suo compito, nella soluzione del problema della protezione della casa e della moglie, si fosse compiuto nel migliore dei modi, e che dopo tutto questo potesse meritatamente sprofondare nel sonno e dormire fra due guanciali. La verità era che la sua parte era finita, o quasi, ma era cominciata la parte della tenda, poiché la sua preoccupazione pressante divenne ora, ogni volta che tornava a casa o ne usciva, di guardarla per controllare se era chiusa o aperta, e dopo aver insistito presso Sunsun una volta o due perché la tenesse continuamente chiusa, mentre questa non lo faceva per pura ostinazione, decise di intervenire pesantemente e di imporre il suo punto di vista. Così un giorno, mentre se ne andava in ufficio, Sunsun fu sorpresa dal fatto che suo marito si mise a urlare con uno strano tono, deciso, netto, che non aprisse mai la tenda per nessuna ragione e che accettasse il suo ordine senza discutere ... Non importa ora la discussione tutta formale che seguì tale sfogo, nella quale lui non si discostò dalla sua opinione circa il fatto che come marito aveva il diritto di dare ordini sepza che si pretendessero da lui spiegazioni, né lei si discostò dalla sua convinzione che era suo diritto sacrosanto rifiutare qualsiasi ordine, suo o di chiunque altro, se non era convinta della giustezza dello stesso. Ci interessa dire qui che entrambi si ostinarono nelle rispettive posizioni per cui la cosa si fece seria, Bahig perse le staffe e in un accesso di furore le sbraitò che la ragione vera per la quale aveva fatto mettere la tenda era quel giovanotto scapolo che occupava l'appartamento di fronte: aveva notato le· sue occhiate, mentre si rivolgeva con sfrontatezza ed estrema maleducazione verso il loro balcone, sicché il suo desiderio era di proteggere la sacralità della loro casa dalla sfacciataggine di un simile vicino. Soltanto allora fu chiaro che la moglie era l'ultima a sapere del vicino scapolo; apparve evidente che Sunsun non sapeva niente del trasferimento della vecchia vedova né tantomeno della venuta del 61

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