Foto di Vincenzo Cottinelli. tutte le novità sulla formazione della materia, dell'universo. È una questione che mi appassiona. Ci passo ore e ore. Yusef ldris, in Occidente, quando si parla di Egitto,dimondo arabo, si pensa subito alla rèligione, alla religione comeproblema... La religione non è di per se stessa un problema, in Egitto. Gli egiziani sono sempre stati molto religiosi, dai tempi dei faraoni fino a oggi. ·E non è mai successo nuHa. Il problema è invece quello della religiosità d'importazione, dell'utilizzazione della religione. Alcuni paesi produttori di petrolio, come l 'lran, ma non solo, e prima ancora certi gruppi di musulmani estremisti, indiani e poi pachistani, hanno esportato, tramite organizzazioni eccetera, una religione che si dice musulmana ma che non ha niente ache vedere con l'islam, una religione completamente estranea alla tradizione egiziana. Gli egiziani sono musulmani a modo loro, diversamente dagli algerini per esempio. È un essere musulmani con moderazione, pieno di rispetto, di considerazione per i cristiani. Io sono stato allattato da una nostra vicina crist_ianache aveva un figlio della mia età, perché mia madre non aveva latte. Questi vicini erano più che fratelli per noi. Se effettivamente c'è stata un'estremizzazione nella società egiziana, è un fenomeno nuovo, completamente estraneo alla sua tradizione. E penso che sia un'ondata passeggera, che non possa far presa da noi. INCONTRI/IDRIS Certiargomenti,il sesso per esempio, sono tabù: ,unpo' dappertutto,ma in modo particolare in Egitto. Nei suo(scritti peròilsesso è presente... Guardi,io ho una profonda antipatia per le idee borghesi, soprattuttoper la middle-class egiziana. È una classe stupida. Quandonon capisce una cosa impone un tabù, impedisce a chiunquedipensarci. Invece bisogna parlarne, guardare il ~esso, peresempio,come fenomeno inerente la vita stessa. Ho scritto cheladonnaè il soffio della vita. Biologicame~te· infatti è dalla donnache viene la vita, l'uomo è una specie di assistente, di gregari.o. È significativo come tutte le guerre siano state fatte dagli uomini: l'uomo è meno legato all'idea stessa di vita. Nessunadonna, nessun popolo guidato da una donna ha mai fattoguerre.Anzi. La regina Hashépsut, che ha retto l'Egitto all'epocafaraonica, ha inaugurato scambi culturali e commercialiconlaSomalia; aveva un forte esercito, ma non ne ha mai • fattouso.Faeccezione certo la donna mascolinizzata, come la signoraThatcher,lei sì che potrebbe davvero fare una guerra!!! Pensocheladonna rion consideri il sesso una cosa vergognosa. Sonogliuominiche le hanno insegnato a pensare così, perché hannopauradi lei. La donna deve liberarsi, non nel senso di andarea lettoconchiunque, deve liberare se stessa, il suo corpo, prenderecoscienzache nessuno può disporne se non 1ei stessa, è leichedevedire sì o no, volere o rifiutare. Non è diritto della societàdeciderlo.I tabù sono solo il mezzo usato dalla società degliuominiper sottomettere le donne, non solo in Egitto, in tuttoilmondo. È questo il problema. Parlare di sesso per me·non è unfinein sé: ne parlo solo per cambiare un po' gli orizzonti dellagente.C'è però un nuovo fenomeno che mi rallegra molto. Ladonnaegiziana, la donna araba, comincia a scrivere, anche sul sesso. È solo un inizio. E ancora non posso rallegrarmene "ufficialmente",sulle colonne del giornale in cui scrivo, per esempio.Maèun segno importante: la donna riprende coscienza di sestessa. · Un'ultimadomanda. Come vede lei, oggi, l'occidente, un occidenteche - da parte sua-- comincia a guardare con un certointeresseverso il inondo arabo? Ilmiorapportocon l'occidente non è semplice. Non è certo nédidipendenzané di appartenenza. Ammiro la cultura europea,lastudioancora adesso. Il problema è quando questa cultura mi si avvicinaper dominarmi. Questq non posso accettarlo. Il problemaè tutto qui: la cultura occidentale può ·salutare un amico,unammiratore, senza doverne per forza fare un seguace? Quandoerogiovane andavo, il mattino, a manifestare coi:itro i soldatinglesi.La sera, ero all'istituto britannico a imparare la lorolingua.Sono contro la subordinazione forzata ma anche control'ignoranzadell'altro. Purtroppo questa non è l'opinione predominantein occidente. Si cerca uno scrittore "egiziano". Cosavuoldire?Niente. Gli si fa la grazia di un premio Nobel, o delGoncourtnel caso di Tahar Ben Jelloun. Mi irrita molto vederela'letteratura araba tradotta quasi fosse un fenomeno sociale,turistico,un nuovo spettacolo. Bisogna tradurre solo secondoilcriteriodel valore dell'opera letteraria, del valore in terminiassoluti,universali, uguali per tutti. 59
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