CONFRONTI possono non scoprire continuamente chè i criminali veri sono i padroni della società americana e che quelli con cui se la prendono sono solo loro fratelli e sorelle, figlie e figli. Ecco una chiave alla particolare dimensione himesiana e alla sua violenza eccezionale e "interna" alla comunità nera: se si pensa che uno dei paradigmi maggiori della letteratura nera è da sempre il movimento dall'essere trattato come oggetto, cosa, schiavo, all'essere persona - il movimento da natura a cultura-, ebbene Himes rovescia tutto questo e mostra insistentemente la riduzione di persone a oggetti, non a scopo di protesta ma per la risultante incongruità assurda e comica. In Himes insomma la violenza non significa oppressione, né quel mito della "rigenerazione attraverso la violenza" che, è stato detto, è la metafora strutturante del- !' esperienza americana. La violenza, in Himes, non significa altro che la propria arbitrarietà, la propria aleatoria intrusione riella vita quotidiana: come tale diventa comica. Quello che è particolarmente interessante è che lo sviluppo della carriera di scrittore di Himes è un microcosmo di un più vasto sviluppo, man mano che egli procede dalla sua prima produzione parzialmente autobiografica, naturalistica e carceraria alle detective stories su Harlem: in questo percorso resta una profonda ambivalenza circa la legge e la violenza che alla fine fanno delle stesse detective stories qualcos"altro. Questa ambivalenza può essere ben compresa con riferimerito a un'area politico-ermeneutica che Himes ha espressamente ben presente negli anni parigini, la teoria della violenza coloniale di Frantz Fanon - una teoria, va detto, che permette a Himes di dare un contenuto ideologico alla violenza dei suoi.libri e, insieme, di intervenire in un. dibattito che è centrale al profilo ideqlogico complessivo dell'America degli ultimi decenni: quello sul cosiddetto eccezionalismo americano che, come espressione predominante del nazionalismo americano, stabilisce un discorso culturale . egemonico in cui classe, razza ed etnicità vanno comprese: un discorso che, lungi dall'essere riflesso di particolari rapporti di classe, fissa i parametri in cui razza ed etnicità vengono ad essere enfatizzati in un modo che riafferma l'identificazione di se stessa da parte dell'America con un principio universale di libertà, con la conseguente deroga della rilevanza della classe. In questo discorso non solo la classe, ma il pregiudizio razziale, etnico e religioso viene continuamente mascherato da un supposto economismo universale. La conseguenza primaria riguarda un momento cruciale di quella che Fanon definisce "coscienza coloniale": "L'uomo coloniale manifesta l'aggressività che si è depositata nelle sue ossa prima di tutto contro la propria gente. Questo è il periodo in cui i negri si massacrano l'un l'altro e la polizia e i magistrati non sanno dove voltarsi di fronte all'incredibile ondata di delitti in Nord Africa". Si può facilmente vedere come questo possa costituire un potente strumento interpretativo per avvicinarsi alle detective storie.i di Himes: Harlem è chiaramente descritta come una "città indigena". primitiva, chiusa e confinata nella propria violenza arbitraria e negli interessi letali di un'economia autonoma. Himes sembra insomma aver accettato come fatto immaginativo i clichés che i neri si uccidono l'un l'altro per nessuna ragione, che essi si situano al di là di ogni motivazione "normale", ossia bianca. Qui, appunto. l'eccezionalismo americano si trasforma comicamente in un eccezionalismo razziale, etnico, ma anche classista (questa razza è una razza di classe!), in cui - dice Fanon, riecheggiato quasi verbatim da Himes - "l'uomo colonizzato trova la propria libertù attraverso la violenza ... essa libera l'indigeno da ogni complesso d'inferiorità e da ogni senso di disperazione e inazione: lo rende impavido e gli restituisce il rispetto di sé". Ecco perché la Harlem della topografia "domestica" di Himes 44 aggredisce costantemente le Harlem turistiche e immaginarie della narrativa dell'America bianca, e lo fa attraverso la trasgressiva decisione politica di aggredire, prima,! o stesso cuore della c.omunità nera, della sua stratificazione in classi che riflette le classi bianche. In questo senso, lo straordinario romanzo autobiografico himesiano, The Third Generation (1954) costituisce la chiave "familiare ali' affresco "domestic'o" della serie di Harlem. In es~o Himes rompe il silenzio sulla lotta di classe all'interno della comunità nera: la discriminazione razziale che divide spietatamente i neri di pelle chiara o "bianchi" (la stessa madre di Himes) dagli altri (il padre stesso di Himes) fino dalla fine della guerra civile americana, quando una struttura di classe - che imita il modello occidentale tradizionale, dove ogni europeo o americano è inerentemente superiore a ogni persona di pelle più scura della sua - si sviluppa rapidamente nella comunità nera. L'importanza e l'attualità della violenza eccezionale della narrativa himesiana stanno nel vitale attacco a ogni forma di discriminazione razzista e classista e trovano un'unità sostanziale nelle parole conclusive dell'autobiografia di Himes: "Questa è la mia vita - la terza generazione dopo la schiavitù". Bibliografia minima di Himes: Cast the First Stone (1952); The Th(rd Generation (1954); The Primitive (1955); A Rage in Harlem (1965, ma originariamente pubblicato con altro tit_olonel 1957); The Real Cool Killers (1959); The Crazy Kill (1959); Ali Shot Up (1960); Pinktoes(l 961); The Heat"sOn(l 961); Cotton Comes to Harlem ( 1965); Blind Man With a Pistol ( 1969); The Quality of Hurt: The AutÒbiography of Chester Himes· (1972); Black on Black (1973); My Life of Absurd)ty: The Autobiography of OÌtester Himes (1976). Fra i numerosi saggi di Himes si indica questo: "The Dilemma of theNegro Novelist in the United States", in Beyond theAngry Black, a cura di John A. Williams (1966). Varrà la pena di ricordare il fatto cruciale che i romanzi di Himes hanno avuto una storia editoriale confusa ed erratica: tutti, ad eccezione di Blind Man With the Pistol, furono pubblicati prima in Francia in traduzione francese. Himes stesso protesto più volte contro l'arbitrario "editing" che i suoi romanzi ebbero nella successiva edizione americana. NOIDONNE. Febbrai1o991 Lesemplificaziodneilla guerra. Mondomoderno, lafamiglia siallunga. NascienJugoslavial partitodelledonne. Agorà: dialogandvoiamodem. Ilfalsoscoopsu "Memoria". ParigiI.muridi MissT. ~ic~·=--:::~~~ Conquestonumero: LEGENDARIA, libriepercorsi dilettura. ABBONATEVI! Versamento dilire50.000 sulrien.60673001 intestataoCooperativa LiberaStampa,· viaTrinitàdeiPellegrin1i2, · 00186Roma. Telefon0i6/6864562-6864387
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