Linea d'ombra - anno IX - n. 57 - febbraio 1991

IL CONTESTO per difendere con la loro vita la linea da lui tracciata. Questa è una ragione relativamente buona perché quasi nessuno sappia la storia di sir Percy Cox. · · Cosa ha detto il ministro della difesa del!' Arabia Saudita? Potrebbe essere possibile che un paese arabo dia un po' di territorio a un altro paese arabo. Gli americani ne erano molto entusiasti perché questo è un compromesso. E 1 'Irak può aprire immediatamente il capitolo della autonomia per i Kurdi. Questo è un esempio di A che dà una cosa a B, B una cosa a C, e così via, anche se i poverissimi Kurdi non possono dare nulla·. C'è una resistenza negli Stati Uniti contro l'indipendenza del Kurdistan per una ragione molto importante: il petrolio del Kurdistan e l'uso che i Kurdi ne vorranno fare, ovvero a quale prezzo intenderanno venderlo agli occidentali. Quasi come nota a piè di pagina in qµesta grande conferenza, si apre una nuova tematica: la possibilità di un'agenzia delle Nazioni Unite per il petrolio. Naturalmente i - paesi produttori Opec sono i proprietari, ma il modo in cui oggi essi decid.ono il prezzo riuniti in un albergo di Ginevra o di Vienna è inaccettabile per la comunità mondiale. Pt:r questo è necessario . un dialogo fra produttori e consumatori. Le Nazioni Unite possono organizzare questo dialogo, ma non gli americani con le loro compagnie di petrolio, perché sono parte del dialogo. La conferenza dovrà poi affrontare I' inteca tematica della sicurezza di Israéle, e qui mi pare relativamente ovvio·che la chiave per la sicurezza di Israele non si chiama "grande Israele" con relativo espansionismo ma si chiama "statQ palestinese" :I Palestinesi hanno in mano tale chiave e lo stesso diritto di avere uno stato come gli ebrei. È negli interessi di Israele non solo di avere questo stato palestinese, ma di ·trattarlo bene, di appoggiarlo sin dal primo momento. È relativamente evidente che Shamir non è •affatto pronto a fare questo, ma gli attribuiscono una prospettiva di vita simile a quella di Honecker nel 1988, e qui teorizzo a partire da un indicatore molto semplice. Secondo la mia esperienza, quando un politico risponde a ogni sfida sempre con la stessa risposta ritualista, egli è alla fine della sua carriera, perché il ritualismo non è una . risposta. Credo che questa sia una possibile previsione: nei prossimi mesi assisteremo a un cambiamento. Sono d'accordo sul fatto che Shamir ha una possibilità di sopravvivenza in una guerra condotta con successo, per'esempiò riuscendo a colpire Saddam Hussein con le armi laser degli Stati Uniti. Questo èil loro sogno, ma rimane Valida la previsione che ho fatto. Tutti gli stati arabi danno la garanzia a Israele di rispettare l'integrità e I.ariconoscono formalmente. A ,quest~ punto dire che non c'è relazione fra conflitto Israele-Palestina ed Irak-Kuwait è totalmente stupido, perché vuol dire non tenere conto della dichiarazione di Saddam Hussein di un possibile attacco che elimini il 50% della popolazione .di Israele, e del fatto che il sionismo è una forma di colonialismo. Il sionismo non è razzismo, ma ha due aspetti relativamente chiari: uno totalmente accettabile (dare sicurezza agli ebrei) e uno altrettanto inaccettabile, una forma di colonialismo bianco, esattamente come il colonialismo in Africa, Asia, America Lati~a. La mentalità occidentale difficilmente vede questo doppio carattere del sionismo e la maggioranza del mondo occidentale è diviso in dueparti: coloro che vedono la parte buona e coloro che vedono l~ Pai:te cattiva. La soluzione di questo dilemma si chiama bipartita Israele-Palestina: la Siria si ritira dal Libano e riceve in cambiole montagne del Golan che per Israele non hanno nessuna i~portanza ~é economica né per la sicurezza; alla Giordania viene gara~t1ta la sicurezza dei confini e prospettata la possibile conf~derazione con Israele. Discutendo un po' meno dei singoli paesi e un po' di più delle questioni di fondo ho tentato di dimostrare che tutti possono guadagnare ad eccezione di un paese importante, forse due,. USA e Gran Bretagna. È importante trovare, tna io non l'ho trovata, una compensazione per gli Stati Uniti e per l'Inghilterra. Tuttavia questa compensazione non potrebbe essere un'occupazione permanente nel Medio Oriente. Per la sicurezza di queste regioni è molto meglio avere le Nazioni Unite con una formula tipo "Corpi di Pace", cioè uno stazionamento forse relativamente permanente, anche di 100.000 o 200.000 soldati dell'ONU provenienti da moltissimi paesi, soprattutto svizzeri (con il che la Svizzera potrebbe riso1vere anche un suo problema: il fatto che i giovani non desiderano il servizio militare in Svizzera, come hanno dimostrato molto bene in un recente referendum). li tema generale di discussione della conferenza, esattamente come a Helsinki, può essere quello dei diritti umani. In tutta questa vicend_a, una delle parti che potrebbe uscirne perdente è l'Emiro del Kuwait, l'ultimo a essere preso in considerazione. Ma c'è una possibilità: potrebbe presentarsi come candidato alle elezioni, e poiché la sua tesi principale è di essere molto amat9 dal suo popolo, non avrebbe nessuna difficoltà a vincere le elezioni. Le elezioni nel Kuwait avrebbero naturalmente un effetto negli altri paesi. - Passiamo ora al controllo degli armamenti. Quindici anni dopo la conferenza di Helsinki abbiamo fatto dei passi molto grandi nel controllo degli armamenti in Europa, ma è stato necessario un periodo di tempo molto lungo, di 15 anni per l'appunto. Credo che insistere nella distruzione di tutte le armi di Hus·sein come p1imo passo non sia molto produttivo. Mi pare molto più produttivo discutere tutti questi temi allo stesso tempo, cioè fare dei negoziati. Per esempio c'è la questione "acqua", che è indispensabile. Un metodo per avere acqua è quello di utilizzare l'energia nucleare per distillarla e questo è anche un possibile uso alternativo dell'energia nucleare dell'Irak e di Israele. Oggi non vedo la possibilità di un progetto congiunto di. Irak e Israele per fare questo, .ma in dieci anni forse sì e cominciare a parlarne è importante. Termino con la proposta di un satellite di sorveglianza delle Nazioni Unite per controllare i movimenti delle truppe. Questa è una vecchia proposta della Francia che è stata. naturalmente rifiutata dagli Stati Uniti per lasempliceragionechelasorveglianza intendono farla loro. E se gli Stati Uniti sono il paese di questo mondo "più vicino a Dio", questa vicinanza è tanto stretta che non vi è posto per un satellite delle Nazioni Unite. Questa' è una difficoltà, ma anche questa difficoltà si può discutere, e la si può discutere anche con un pochino di senso di humor. Ho indicato alcune delle cose possibili, e passando ora alla critica, la critica numero uno è che non c'è molto, in tutte queste proposte, per gli Stati Uniti. Questo è vero, ma non necessariamente, perché questo poco potrebbe essere meglio che perdere 100.000 soldati, potrebbe essere più interessante per la popolazione degli Stati Uniti che il loro paese non venga sempre definito come il più belligerante del' mondo, anche se i governi dei paesi più o meno clienti degli Stati Uniti non la vedono così. çritica numero due: manca un elemento, e questa è una critica che accetto ·molto volentieri, ovvero manca la società civile. In Europa abbiamo visto che dopo i11975 la conclusione dell'accordo di Helsinki ha richiesto quindici anni per giungere a una soluzione più prec.isa. Per società civile si intendono tutte le relazioni c_on l'lrak, con gli Stati Uniti e con i movimenti popolari. Per esempio il ruolo dei medici dell'IPPNWC (International Physician for the Prevention of Nuclear War Congress). Costruire una società civile è difficilissimo, e ovviamente l'unica soluzione è quella di cominciare sin d'ora.

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