MUSICA E non c'è altro modo per smascherarlo e combatterlo che non sia all'interno del suo stesso ordine (per Tracy la città in mano ai gangsters, per Beatty lo show business). Non c'è nessuno strumento (o linguaggio) che non derivi dal Male e che non si renda complice e non si nutra della sua materia. Lui, Beatty, ci tiene a ricordarcelo di continuo che siamo sempre nelle viscere della Fabbrica dei Sogni e che solo l'artista (prigioniero lui stesso del sogno per la stessa ragione per cui Tracy non può che vivere nella città corrotta) combatte in narcisistica solitudine una guerra impossibile, l'unica che gli è permesso di combattere. Non a caso Beatty ha condotto finora tre battaglie disperate contro il Male e a tutte e tre esclusivamente sul terreno dei Sogni. Nei Paradisi (chè non possono ovviamente attendere), nelle Utopie rivoluzionarie di Reds e nei Trionfi impro_babilidel giustiziere Tracy la regola è sempre la stessa. Non c'è altro modo per calarsi nell'inferno della realtà e combattere il Male: solo la presa di coscienza dell 'impossibilità del Sogno e insieme dell'impossibilità di uscirne permette di capire fino a che punto il Male è inevitabile. Non esistono vie d'uscita: la solitudine, l'ironia, l'eroismo fine a se stesso sono solo dei miseri palliativi, degli atteggiamenti che aiutano a sopportare l'insopportabile (persino l'amore e in genere i sentimenti o gli slanci di solidarietà apparterrebbero alla stessa categoria dei palliativi se fossero ipotesi realizzabili e completamente esprimibili; il che di solito, almeno nel film di Beatty, non sono). Da questo inferno ci si può anche.illudere di uscire, magari trattando con il Male, offrendogli la propria complicità in cambio di quel che non si può avere: libertà d'azione, celebrità, ricchezza, potere ... Allora si concretizza l'ultima delle illusioni7 Ia più accecante: I' immersione nel Mito. Madonna è chiamata da Beatty a incarnare questo tipo di estrema illusione attraverso il personaggio di Breathless, che si è concessa interamente (anima e corpo) ai Signori del Male e tuttavia spera di raggiung~re l'introvabile via d'uscita. Viene sedotta daTracy che inutilmente lei tenta di sedurre, ma la sua passione non l'aiuta a salvarsi (il suo Eroe non fa nulla per salvarla). E lei procede così verso il suo destino, di tentativo in tentativo, di scon- . fitta in sconfitta, fino a perdere la faccia o l'identità in una sfida estrema. La povera sciantosa che usava la sua bellezza-oggetto per restare attaccata al potere, senza farsi troppe iJJusioni di poter raggiungere il successo con le sue modeste qualità artistiche, si lancia nell'avventura disperata fino a trovare la morte come unica via d'uscita. Così anche la divinità senza freni, la seducente creatura del Mito finisce con una maschera senza faccia la sua malinconica parabola. Madonna è semplicemente perfetta nel ruolo della cantante da night e pupa del gangster, della povera crista che canta e balla mediocremente ma con tanto sex appeal... Mai è apparsa così credibile come appare qui nelle vesti di Breathless, di una vinta con una disperata sete di vittoria. Ma un'interprete così credibile diventa persino sospetta, quasi un frammento di realtà in mezzo ai ·Sogni e si trasforma inevitabilmente in vittima sacrificale, senza la quale il rito non si può compiere. E così lui, il seducente cineasta progressista, lo smascheratore della fabbrica dei Sogni, il più complice dei suoi amanti, decide di sopprimerla. È lui a decidere il copione e la perdente Breathless non può che morire sulla scena. In un accesso di megalomania Warren sceglie però di andare ben oltre e di eliminare anche l'interprete: prima la seduce (fingendosi sedotto), poi la distrugge e la fa a pezzi, in modo che nessuno potrà più ritrovarla (è sempre facile, anzi rituale, fare a pezzi un personaggio mitologico). L'estrema ambizione di Warren è fare davvero il giustiziere, diventare il Dick Tracy dell'odiato e corrotto pianeta dello show business. Lui è un privilegiato, ha talento e intelligenza superiore ai più e deve soddisfare il suo narcisismo diventando il vendicatore di tutti gli oppressi, di tutte le masse accecate dai miti... Solo lei, l'ammiccante e ingenua vittima, non riesce a capirlo prima; o forse intuisce appena le intenzioni del suo spietato Pigmalione, ma quando ormai è troppo tardi e lo spettacolo si chiude in tutta la sua glaciale e gratuita bellezza. Davanti a una falsità così perfetta, riaffiora purtroppo la nostalgia del posticcio messo su alla buona, magari con il dilettantismo dei producers discografici o di quegli sgangherati circhi che sono i World Tours musicali; nostalgia insomma della divetta un po• arrogante e patetica che si era costruita pezzo per pezzo in laboratori per palati ingenui (o, se si preferisce, per occhi e orecchie non troppo smaliziate). Madonna mia, com 'è in_difesauna fragile rockstar davanti alle spietate leggi dei burattinai di Hollywood! Com'è inaspettatamente misera e priva di ogni speranza di sopravvive- ' re l'ancilla Musica di fronte ai copioni dei cineasti contemporanei! Da molti anni nella società dello spettacolo totale vigono regole ferree in base alle quali sempre più il "vistoso" ha diritto a quasi tutto e l'"uditoso" a quasi nulla. Non chiedetevi perché: non è permesso. Ma c'è un fondato sospetto che abbia qualcosa a che fare con il controllo dell'immaginazione ... Concluso il film (e lanciato con tutto lo sfarzo richiesto dall'occasione), conclusa la love story e costruita la replicante per il tour mondiale, tutto rientra nelle regole. Il sospetto è praticamente certezza; ma le prove non si troveranno mai. E neppure il cadavere. L'ordine gangsteristico torna a regnare, come al solito. E per Dick Tracy non ci saranno mai problemi di disoccupazione. LA PRIMA AGENZIA SUIPROBLEMI DELL'EMARGINAZIONE DELLAPACEDELL'AMBIENTE Aspe, agenzia di stampa quindicinale edita dal Gruppo Abele, è uno strumento per giornalisti e operatori sociali. 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