CINEMA Il giorno dopo ci fu un meeting di registi e il capo dell'Ufficio Cinema parlò del mio film dicendo che, se non fosse stato il capo dell'Ufficio Cinema, non sarebbe andato a vederlo. lo tornai da lui e gli chiesi perché ame aveva detto che gli piaceva e agli altri aveva detto una cosa diversa. Mio padre vide il film durante la prima proiezione. Gli piacque moltissimo. Disse che la maggior parte dei film fatti in Cina non erano veri film. La gente non faceva che parlare e parlare, come su un palcoscenico - come a teatro, non al cinema. Mi disse che invece il mio film era diverso, che aveva delle immagini molto forti e toccava la gente. Io fui felicissimo che mio padre mi capisse. Poi volevo fare un film sulla parata in piazza Tienanmen. Mi avevano detto·che avrebbero partecipato più di 10.000 soldati. Avrebbero impiegato molto tempo per prepararsi. In quell'epoca la Cina stava aprendosi. Tutti volevano imparare dall'Occidente. Volevano sviluppare la propria personalità. Volevano diventare diversi. Ma se qualcuno voleva prendere parte alla parata, doveva ubbidire agli ordini ufficiali. Doveva cessare di essere un uomo e diventare un pezzo della macchina sociale. Subito dopo la conclusione di Terra gialla mi fu offerto di fare un documentario di quindici minuti sull'aviazione. Ottenemmo il permesso di girare in piazza Tienanmen durante la Festa Nazionale. Gli altri cineasti non riuscivano a ottenerè un permesso del genere: bisognava essere giornalisti. Poi ricevetti una telefonata dallo studio di Guangxi, che mi diceva di non farlo: avevano rinunciato a La grande parata, perché pensavano che non avrebbe avuto nessun successo. Rifiutai, perché era stato così difficile ottenere il permesso per entrare in piazza Tienanmen. Così vi andammo e girammo. Quel cortometraggio diventò la parte finale de La grande parata. (Nella versione originale di Chen Kaige veniva mostrata la preparazione alla parata, ma non il momento culminante, cioè la parata stessa. Questo fu il problema che ostacolò la diffusione del film, come viene spiegato più avanti. Alcuni critici hanno sostenuto che egli alla fine abbia acconsentito a inserire alcune scene documentarie della parata per la Festa Nazionale: qui il regista rivela invece che quelle scene erano sue. Ndr.) Lo studio di Guangxi ebbe un nuovo capo, che dopo tutto decise di fare il film. Cominciammo a lavorare di nuovo. Era molto dura. Sono ricordi bruttissimi. Era molto, molto difficile trattare con gli ufficiali dell'aviazione. Andai in diverse provincie nel tentativo di trovare una base aerea da poter usare. Il posto che trovammo era caldissimo, specialmente in estate. Cominciai a girare il 2 luglio e continuai per un mese e mezzo. Ogni giorno lavoravo con più di 500 soldati. Non c'erano alberi, niente. Dovevano fare delle altre cose prima che potessimo cominciare a girare. Dovevamo aspettare per lunghi periodi. Era terribile. I soldati non erano come noi. Il governo li l,lVevapagati moltissimo per convincerli a firmare. Ogni notte portavano i loro stereo e ascoltavano rock 'n' roll fino alle due o alle tre. Poi, la mattina dopo, non riuscivano ad alzarsi. Dovevo svegliarli. Il produttore aveva due scopi: il primo era risparmiare denaro, il secondo era fare un buon film. I soldati dicevano, tu sei il regista, tu controlli tutto, pagaci di più. Ero come pazzo. Non potevo controllare 500 persone. Degli alti ufficiali vennero alla base aerea e chiesero di assistere alle riprese. Dissero che non volevano che qualcuno dicesse che il film criticava l'esercito. L'esercito cinese era molto politicizzato. Dissi loro di darmi fiducia, che non avrei fatto niente contro di loro. Dopo il montaggio, mostrai il film ad alcuni ufficiali. Dissero che era meglio di Terra gialla. Zhang Yimou e io andammo a un festival alle Hawaii. Là ricevemmo una telefonata da alcuni amici di Beijing che dicevano che c'erano dei problemi e che avremmo fatto meglio a tornare. All'Ufficio Cinema mi fu detto che alcuni ufficiali militari incaricati dell'addestramento non avevano apprezzato il film. Dicevano che quello che il film mostrava non era vero - che i personaggi del film non erano cinesi, sembravano soldati giapponesi. Pensavano che io fossi pericoloso e volevano mandare il film al Comitato per _laPropaganda. Non lo fecero, ma l'Ufficio Cinema mi disse che doveva cambiare alcune parti del film. Fallo per te e per noi, mi dissero: se un regista finisce nei guai, non è male solo per lui, ma anche per noi. Risposi di no. Una scena di Terragiallo.
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