Linea d'ombra - anno IX - n. 56 - gennaio 1991

SCIENZA/GOODMAN serie di specialisti di alto livello, e magari anche alla formazione di scienziati capaci di svolgere un'attività creativa; e il metodo consiste nel concentrare l'insegnamento sulle scoperte più recenti. Il tempo della grande maggioranza degli studenti che non intraprenderanno la carriera scientifica va così sprecato. Eppure è probabile che chi è naturalmente portato all'attività scientifica segua comunque la propria vocazione, e più rapidamente di quanto non potrebbe fare nei normali corsi.universitari. In realtà non sappiamo come educare i giovani all'attività creativa. E non è vero che, come è stato affermato, in un sistema tecnologicamente avanzato il lavoratore ordinario abbia bisogno di un'ampia preparazione scientifica; al contrario, il modo migliore di addestrare adeguatamente i tecnici dei livelli inferiori consiste in un periodo di pratica lavorativa che può andare da qualche settimana a un anno, non in anni ed anni di insegnamento teorico. Gli attuali programmi di studio trascurano tuttavia completamente un punto fondamentale: ciò che la scienza è in quanto modo di vita, presenza nel mondo. La sua austerità, per esempio, e la sua onestà. Per questo è peggio che inutile che lo studente medio impari 'le risposte per l'esame di ammissione al college: tutto si riduce a un'astrazione o a una presa in giro. Lo studente dovrebbe invece riferire scrupolosamente sui suoi esperimenti di laboratorio e dire perché non sono "riusciti" (naturalmente, poi, in un modo o nell'altro gli esperimenti "riescono"). Ciò gli insegnerebbe certamente a rispettare la verità e potrebbe anche educarlo a vedere al di là della superficie. Si dovrebbe porre l'accento sulla necessità di familiarizzarsi in concreto con la tecnologia costruendo modelli di macchine e imparando ad aggiustare intelligentemente le macchine di uso comune. Era questo il programma scientifico della classica istruzione progressiva di cinquant'anni fa: formare, nell'ambito della società industriale, utenti dotati di capacità critica e in grado di contare su se stessi; e liberare l'uomo dalla sensazione di essere in balìa delle cose; restaurando sulle cose il suo dominio cosciente. Nell'ambito delle scienze sociali, materie di studio importanti dovrebbero essere l'economia, la politica e l'organizzazione della scienza e della tecnologia. Non vedo come si possa mettere il comune cittadino in grado di giudicare sulle questioni di fondo che sono all'origine dei grandi stanziamenti per- la ricerca e lo sviluppo, la medicina, l'esplorazione spaziale, la formazione dei tecnici; ma sarebbe utile che si rendesse conto degli interessi economici e politici che vi sono coinvolti. C'è però un settore scientifico ove è essenziale che i cittadini imparino a giudicare sui problemi di fondo: l'ecologia umana, che attinge alle scienze fisiche, all'igiene fisica e mentale, al la sociologia è all'economia politica per analizzare problemi come l'urbanesimo, i trasporti, l'inquinamento atmosferico, le malattie degenerative e quelle mentali, l'uso indiscriminato di antibiotici e di altri potenti farmaci, e così via. Sono problemi troppo importanti perché si possano delegare agli esperti. VI Qualche anno fa C. P. Snow suscitò scalpore parlando della frattura fra le "due culture", quella scientifica e quella umanistica. Poiché viviamo in un'epoca dominata dalla tecnologia scientifica, Snow rimproverava soprattutto agli umanisti l'ignoranza dell'altro linguaggio. Il nocciolo di questa mia conferenza è che 78 Sir Char.les ha posto il problema in modo errato. C'è una sola . cultura; e probabilmente sono stati gli esponenti della tecnologia scientifica a tradirla di più. La scienza, il dialogo con l'ignoto, è anch'essa una disciplina umanistica; e la tecnologia, l'efficienza pratica, fa parte della filosofia morale. La tecnologia scientifica si è isolata assoggettandosi al sistema vuoto del potere: un sisteaja di esclusione dell'uomo, di espansione insensata, di controllo dispotico. Per rimediare a questo stato di cose gli scienziati e i tecnici devono riaffermare i principi che sono loro propri; e gli uomini comuni devono liberarsi della superstizione e tornare padroni dell'ambiente in cui vivono. Allora si potrà tornare a comunicare. Nota 1) Si consideri una possibilità di "società scientifica": il bilancio della National Science Foundation e degli Institutes ofHealth è complessivamente di circa 1 miliardo e mezzo di dollari. Se la metà di questa somma fosse impiegata per assegnare direttamente, a titolo di reddito di sussistenza, 5.000 dollari a tutti coloro che danno prova di una certa predisposizione ali' attività e alla speculazione scientifica, si potrebbero incoraggiare 150.000 cervelli di prim'ordine che oggi non sono scienziati di professione perché i ricercatori laureati vengono sfruttati in modo molto più redditizio. L'ufficio Brevetti sarebbe sommerso dalle nuove invenzioni; e potrebbero spuntare urt paio di Faraday! Il bilancio della NASA è di 6 miliardi e mezzo di dollari! (da Like a Conquered Province, 1967: trad. it. La società vuota, Rizzali 1970) Confronti: tra le fedi, le teologie, le culture. Una rivista mensile cui collaborano cattolici, evangelici, ebrei, musulmani, credenti senza chiesa e persone'in ricerca. · Confronti: sui temi dell'ecumenismo, della giustizia, della pace, della salvaguardia del creato, dell'etica e della politica. 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