Linea d'ombra - anno IX - n. 56 - gennaio 1991

per entrare in una tenda a .vederel'animale. Era deforme, tutto4ui. Due zampemezze ripiegate che gli spuntavano dal didietro. Mi fecepena - e mi venne ancheun po' di nausea. Perònondissi niente. Mipreseroconloro come manovale. All'inizio provai un po' di tutto. Acrobata- qualsiasi cosa mi insegnassero. (Qui il soggettosi esibisce in un'orizzonJalecon la solapresa dellamano destrasul bordodel tavolo.Mifa venireinmente i dipintidiChagall,con i contadinichesi libranoal disopradelloromondo senzavisibilimezzi di sospensione.Questoeserciziofisico sembraavergli scacciato il nervosismo e riprende a parlare con maggior calore.) Non sono cose adatte allamia età. Per questoorami concentro sulle spade:non richiede tutta questa fatica. Intervistatore: Le procurano ancorapiacere? Profondo: È una faticaccia farloconqualsiasi tempo, eultimamenteho cominciato ad avere i miei dubbi. Ma se smettessi cosa potrei fare?Come passerei la giornata? Una delle mie maggiori difficoltà è che nonci so fare con il pubblico. Ci sono quelli che gli basta mettere il naso fuoriper avere una folla che gli.pende dalle labbra per un paio di battutine. Sono delle puttane. Non fanno altroche dire, "Voglioesservi simpatico,simpatico per come sono. Non importa com'è il mio numero, voglio solo riuscire simpatico." Se il numero è scadente,che senso ha. È per questomotivoche n in mezzo ci sei !!!, e non uno di loro. Alla gente piace credere che potrebbero farlo anche loro, con un pò di pratica. È questo che stadietro i più antichi trucchi del circo. Si chiedeun volontario e si afferrauna donna tra il pubblico. Viene scaraventata a destrae a sinistra-su uncavalloo un trapezioountrampolino-leintravedilescarpedaginnastica,marestaper tutto il tempo attaccata alla borsetta.Non puoi credere quanti ci ca~carto. Ma è un tranello. Adoravo far quellaparte - tene stai sullagradinatae fai finta di essere una vecchietta. Intervistatore: Equando ha cominciatoa specializzarsicomeingoiatore di spade? Profondo: Oh, deve essere stato una trentina d'anni fa. Era un buon numero- allora. Non come quello che hai visto l'altro giorno. (Ride.) A quel tempoavevo STILE. Mi presentavocome uno di quei toreri,vestitodi scarlattoconpassamanerie d'oro, spalline,i capelli neri, lunghi,eunavoce che avrebbefatto sollevare il tendone.Ele spade. Hai vistoquegliaffariche ho adesso?Tutte porcherie -fuorché la Claymore. Intervistatore: Che ne è stato di quellebuone? Profondo: Sono sicuro che sono finite al monte di pietà.Manon fui io a portarcele. Hai presente come le faccio girare tra la folla perché le controllino?Beh in alcune cittàdove sonostato-non faròinomi-le feci passarema non le vidi più ritornru;e.Qualcuno se l'era svignataportandosele dietro. Ma erano tempi duri, subito dopo la guerra. Non li biasimonel vero senso della parola. Hai quel che ti meriti quando metti in mano alla folla articoli di quel valore. Ma ne avevodi veramente stupende.Raccolte in tutta Europa. Intervistatore: Non pensavo che fosse stato tanto lontano. Profondo: Dopo la guerra la Francia era il posto migliore. La gente avevavissuto la disperazione da vicino.Volevano esseredivertiti,intrattenuti. · Intervistatore: Ma·non potevano esserci molti soldi in giro - subito dopo la guerra. ' Profondo: E chi sta parlando di soldi? Sto parlando di quand~ fu il momento migliore per presentarsi adun pubblico. Ero apprezzato.Avevo degli ammiratori. I pittori venivano aritrarmi. Intervistatore: Pittori? Profondo:Beh, uno per la verità-ma venne un saccodi volte.Aquel tempo non sapevo chi fosse - un piccoletto con la barba bianca e gli occhiali. Parlava appena e non faceva che disegnare. (A questopunto il soggetlo balza in piedi, si metle a frugare sotto il lettoe prende da una STORIE/MacLAVERTY valigiaunacartellinacongliangoligualciti. Vi sono ritagli di giornale, qualchesuafotografiae unabustadi cellophane contenenteun disegno firmato da Ma1isse.) (Vedillustrazione.) Che ne pensi di questo, eh? Intervistatore:Devevalereparecchiemigliaia. Profondo:Socheèprezioso,ma non lo venderei per nulla al mondo. Nonchemipiacessemoltoall'inizio-voglio dire è solo...Ma a furia di guardarlohafinito per piacermi.Mc ne fece una trentina. Qualcuno dice cheaNewYorkcen'èunoespostoda qualche parte: Intervistatore:Credechepotreiprenderlo a prestito per riprodurlocon l'articolo? Profondo:Certamente.Mavorreiaverlo indietro. Intervistatore:Naturalmente.Perchénon lo fa incorniciare e lo appende almuro? Profondo: Mi ci abituereie basta. In questo modo lo vedo ogni-paio d'anni-quandovieneatrovarmiqualcuno.Allora è fresco.Moltomeglio sottoil letto.L'ultimavoltache l'ho tirato fuori è stato per mostrarlo a Jimmy.Nonglièparsoungranché. . Intervistatore:Stavo per chiederledi lui. A che punto entra nella sua storia? Profondo:IncontraiJ mmyunpaio d'anni fa quando tornai a lavorare inquestoposto. La cosapiùdifficile,quando lavori per strada, è radunare unafolla.Luilofaalpostomio.Ilsuonodi quellamaledetta segali attiracia migliadidistanzaetuttisifermano per ascoltarlo. Una volta che sono tutti lì, io attaccodirettamente·col numero.Ci spartiamo gli incassi. Jimmy ha testaperi soldi. Intervistatore:Pareanchea me. ( Il soggetto offre l'ultima lattinadi birrache vienerifiutala.Va in cucina a prendere due bicchieri per dividerla.DuranJe la suaassenzal'intervistatore si accorge che nel rovistarein un armadio il soggettohabuttatoali'aria unascatolache, ad unesamepiùrawicinaJo, risultacontenereun'ampia sceltadi biancheria femminile.) Intervistatore:Leihafamiglia?Delle figlie? Profondo:No.Sonosoloqui. (Quiil soggettocapisceche la domanda è statasuscitatadalconJenutodellascatola.Sembra imbarazzato.) Ah,per quella?Nonvolevochelavedessi. È ancora acceso il tutto aggeggio? Intervistatore:No.L'hoappenaspento. Non vorrei che la domanda la offendesse,maleièomosessuale? Profondo:No,nonmi offendoaffatto e no, non sono omosessuale. Sonostatoinnamoratodimoltedonnedurante la mia vita. Avoltemi pi_ace immaginarediessereunadonna.Indossare i loro indumenti è come render lorountributo.Nonfamaleanessuno. Intervistatore: (Dopoun silenzio imbarazzato) E comè guarda al futuro? p;.ofondo:Aspettochearrivie allora lo guardo ( ride). Intervistatore:E, per finire, veniamo ai trucchi del mestiere? Può dirceneuno? Profondo:Nonc'ènienteda dire. Adesso faresti bene a riaccendere il tuoaggeggio. A posto?Segretidelmestiere.Una volta avevol'abitudine di tenerelelameperfcttamentepulite-lepassavoconl'alcol.Mailpaneche mandinellostomacohaaltrettantigermi,e così, passato qualche tempo,ho smessodifarlo. Intervistatore:Ma come diavolo fa a ingoiare quella grande? Profondo:LaClaymore?Allostesso modo delle altre. È un mestiere. Non so spiegarlo.Untempolavoravocon uno che mangiava lampadine, spilli e aghi- iononavreimai potuto fare una cosa del genere. Il mio talentoè diverso. Intervistatore: La ringrazio. CopyrightBernardMacLaverty 1987. 71

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