POESIA Visione Giaceva sul campo in grigia uniforme un soldato ormai senza volto davanti ai miei occhi si squamava la stoffa della giacca fibra dopo fibra uno strato dopo l'altro decorazioni e spallìne e ancora un altro grigio da tempi più remoti sotto un'uniforme mai vista e sotto una camicia e ancora al di sotto il desiderio di non essere mai nato Jurgen Theobaldy Eternamente invariabile Nati per cantare, si affrettano incontro, -sempre in qua fluttuando, posano i mantelli, si dispongono (non c'è bisogno di dirglielo) e si accordano all'inno. A bocca aperta sperimentano come altri vengono condotti via deboli e gracchianti i lobi polmonari accasciandosi già sulla soglia, . dove li si raccoglie come fiocchi di polvere. Qui l'inno.incomincia a sgorgare a gola piena, e sempre di nuovo essi si affrettano, posano i mantelli, si aggiun·gono agli altri, si accordano all'inno del momento mentre altri vengono portati via. Tra l'andare e il venire sta il coro come immobile, risuonano gli inni sempre di nuovo, trascorrendo in un unico immobile inno oltre la polvere. Saluto alla Cina Una manciata di corvi _sparsiper il•cielo, la luce bianca di giugno, in cui sale un fumo grigio: mi pare di sentire ancora l'indignazione, l'antico scandalo alato dei giovani, che vacillante si allontana gracchiando 50 Ursula Krechel Giochiamo a mondo vergine Il linguaggio che entra in bocca non è mai quello che esée partorita è la lingua che lecca il linguaggio partorita su di un pezzo di muro Volpe, ti sei azzannata per bene l'oca dentro la lingua tedesca nel piumaggio ,grida la lingua e come ammutolita giace partorita presa a prestito un corpo fuso noi giochiamo a mondo vergine a nasconderci giochiamo Hinnerk Einhorn ••• PALI DI CONFINE schegge.nella carne strappano i sogni diurni / quando si macera dentro/ aguzzo attraverso le fibre del bicipite e questo sfintere chiamato coeur heart cuore il passo trema filo spinato brucia nelle viscere/ sanguinante prelievo// Io vi espello suppurando/ eppure in ogni stagione cantano le mie cicatrici. (1/2-9-90 Ttinsdorf/Saarbrticken) G unter Kunert ; Biografia Per lunghe notti lessi cercando nei libri fino a rovinarmi là vista sulla miseria del mondo guerra stenti e morte ferro e fuoco io stesso tra rovine ormai fredde io stesso scampato avido le righe divorando come pane: vivere vivere Finché la mia stanza s'irradiò nel violento scintillio di un turgido mauino senza senso.
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