Foto di Jean Guichard (Sygma/ G. Neri). · ma un tempo, Matilde appare ora esageratamente magra: "Ho il cancro, sai. In un modo o nell'altro le cose che hai dentro vengono fuori". Esattamente queste parole. (Matilde Herrera è morta poche settimane fa.) Luis Bruschtein è figlio, fratello e cognato di "desaparecidos". Fa il giornalista e sa tutto suila "guerra sporca". Una sorella nell 'Erp, a un certo punto detenuta ma poi ali' improvviso invece data dalle autorità per abbattuta durante uno scontro a fuoco. Un fratello nella stessa organizzazione era sparito dalla circolazione (più tardi l'avrebbero catturato) e allora un commando di militari si presentò nella casa del padre, un uomo che non aveva nulla a che vedere con la politica; il vecchio fu colpito-ripetutam~nte mentre lo insultavario e portato via (rubati dagli stessi uomini in quella circostanza i quadri e i pochi soldi trovati). Sequestrata anche la sorella più piccola pochì mesi dopo nel suo appartamento, assieme· al marito; lui era dell 'Erp, lei no. La sorella della moglie faceva l'impiegata in un'agenzia di stampa dove un giorno un "gruppo di lavoro" entrò alla ricerca di un certo giornalista; non c'era il ricercato e quindi si portarono via lei. Tutti scomparsi. Renée Epelbaum sembra quasi un automa mentre raccontalo avrà fatto migliaia di volte - che le hanno strappato tutti e tre i suoi figli. "Attività politica? Ma cosa vuol dire? Luis Marcelo, 25 anni, era studente di medicina e nell'ospedale dove faceva pratica era molto comprensivo con la gente più povera del quartiere, regalava loro le medicine e altre cose del genere." IL CONTESTO Quando quel figlio primogenito venne sequestrato, lei spedì subito in Uruguay gli altri due, Claudio ("un vero poeta, un romantico") e la poco più che bambina Lila ("bella come il suo nome"). Sono andati a prenderli in quell'altro paese, governato anch'esso da una dittatura militare. "Con noi ebrei la persecuzione è stata particolarmente feroce. Esistono tante testimonianze in proposito." Graciela Daleo è stata durante quindici mesi prigioniera alla Scuola di Meccanica della marina, torturata mille volte, sicuramente violentata. Era nei Montoneros. In prigione ha conosciuto una delle due suore francesi sequestrate durante una messa organizzata dalle Madri di Plaza de Mayo, poi scomparse. Responsabile di quel genere di "operazioni" era il capitano Astiz, un giovane che ogni settimana si faceva passare tra le mamme per il fratello di un "desaparecido". Le donne gli davano consigli perché lo vedevano sconsolato. Così fece cadere in trappola alcune organizzatrici della "marcia" dei giovedì. Ogni volta che rientrava alla base, Astiz raccontava sghignazzando ai prigionieri le sue imprese di quel giorno. Graciela non sa perché a un certo punto l'hanno lasciata in libertà. Evidente che non è felice di essere rimasta viva. Pablo Diaz è l'unico superstite di quella che tutti conoscono come la "notte delle matite spezzate". Neanche lui sa perché, unico del gruppo, è stato rilasciato. Erano in otto, quasi tutti allievi di una scuola media di La Plata; il più grande aveva 18 anni, 14 il più piccolo. Stavano chiedendo da diversi giorni il ripristino del biglietto d'autobus con la riduzione per studenti. "Il momento più terribile fu la prima notte. Piangevamo tutti. Alcuni chiamavano la mamma". La sua amica Claudia, 16 anni, una volta che capitò di.stare sdraiati vicini, gli raccontò ch'era stata violentata e sodomizzata. "Secondo le indagini che abbiamo fatto, vennero tutti uccisi nella prima settimana di gennaio del '77, più o meno quattro mesi dopo il sequestro". Es' indovina una smorfia di dolore sul suo volto mentre aspetta un 'altra domanda, . forse per la paura di essere sospettato sia pure di sfuggita dall'intervistatore di avere pagato la sopravvivenza con qualche forma di collaborazione; c'è chi gliel'ha pure insinuato. Chissà se non era anche questo un metodo della "lotta antisovversiva", cioè lasciare in vita uno che comunque non avrebbe mai più ritrovato la calma, che probabilmente sarebbe stato condannato al vuoto attorno a sé. Il tenente colonnello Rico è ora candidato a governatore della più importante regione ("Provincia") del paese, Buenos Aires. Sfrutta con i suoi discorsi il dilagante malcontento popòlare per la gravità della situazione economica e spera di ottenere l 'appoggio di almeno una parte dei peronisti: "Noi rappresentiamo il pensiero nazionale; la sola alternativa valida alle menzogne della politica tradizionale." Attorno allo stesso "pensiero nazionale", spiega, il colonnello Seineldfn è impegnato a radunare ufficiali mentre lui, il macho, sarebbe l'uomo carismatico tra la popolazione. Il generale Bussi, secondo tutti i sondaggi preelettorali, dovrebbe essere il prossimo governatore di Tucuman. Un'elezione che, nelle sue intenzioni, rappresenterebbe il trampolino di lancio per imporsi in un futuro prossimo a livello nazionale. "La nostra proposta è quella di recuperare le buone abitudini ereditate dai nostri padri e nonni, adattandole ai tempi moderni." · Il generale Harguindcguy dice di non avere aspirazioni politiche. Infatti continuerà ogni tanto, come un qualsiasi buon padre di famiglia, ad accompagnare la giovane seconda moglie al supermercato. Sicuramente non gli dispiace di essere riconosciuto, dopo che per anni la sua faccia è comparsa spesso in televisione. Lo riconoscono anche, nel supermercato, più d1una madre o un fratello di '.'desaparecidos". 11
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