Linea d'ombra - anno VIII - n. 55 - dicembre 1990

goffamente la sua nuova libertà solo per tagliarsi cruentemcnLc il ventre· coritro la copertura ruvida del pollaio e morire. Un'altra volt.a fu una semplice falla nel tetto che faceva colare acqua su tre di loro. Prese' un cartone da una pila direttamente dentro la porla e com inciò a raccogliere le uova, muovendosi lentamente nell 'oscurità verso la fine dei ripiani di gabbie.L'acuta irrequietezza auorno a lui crebbe quando le galline si accorsero della sua presenza.S'era scordato che erano in subbuglio già da prima che lui entrasse. Un uomo tarchiato sbucò fuori dall'oscurità, alzò un braccio e sparò tre colpi, uno dopo l'altro. Fu scaraventalo indietro contro la batte.ria. I cartoni di uova caddero sul freddopavimento di cemento e i fragili gusci scoppiarono. Lui ci cadde in mezzo. Rosso mescolato al giallo. . . Tutto era calmo mentre l'eco degli spari svaniva. STORIE/M&cANNAIDH Non sapeva bene dove stava andando, da qualche ·partedall 'altr_plato di Lough Ncagh, gli avevano detto. A Washington sostenevano che non avrebbe mai dovuto uscire dalla città. Nel cielo spuntava un sole acquoso e pallido, ma si vedevano ancora alcuni autocarri gialli che spargevano sale sulle strade luccicanti. Null 'altro aveva colore. Ascoltava la canzone alla radio. Conosceva il motivo, ma non la cantante: "One Day at a Time ..." la ragazza cantava e undebole sorriso s'addensò sul suo viso bruciato dal sole. Non aveva forse sentito questa vibrazione r.cligiosa arrivando per la prima volta a Belfast? Aveva letto citazioni della Bibbia sui frontoni delle-casee, durante la silaprima passeggiata oltre gli studi televisivi, aveva incontrato persone che s,ierano salvate tra i punk che bighellonavano tutto il giorno nel centro della città. Era uscito soltanto per comprare le sigarette e essere perquisito. Quello era stato l'inizio ... cercò di essere disponibile con tutti loro - era quella la ragione per cui non poteva andare a Beirut - e anche cortese, perché desiderava ascoltare tutte le campane. Quando spiegò che, essendo ebreo, aveva un'opinione completamente indipendente riguardo a quei conflitti, fu ovvio che non lo capirono, dato che sembrava che uno dovesse stare comunque da una parte o dall'altra. Spellò al ragazzo dell'ufficio completare il quadro con una domanda che non era soltanto una battuta: "Ma allora sei un ebreo né protestante né cattolico, eh?" Non aveva visto niente né sentito niente. Il fratello non era un tipo mattiniero, soprattutto se la sera prima s1era prefo una sbronza. Quando entrò, barcollando, in cucina, con le scarpe inmano, e la trovò vuota, immaginò che suo fratello fosse andato in città. Strano, pensò dopo un po', che la giacca di suo frntello fosse ancora sullo schienale della sedia, dal!' altro latodella tavola.di fronte a lui. Mangiò una fettadi pane e un uovo. L'ultimo. Non riusciva a capire perché non ne avesse portati in casa altri. Si trascinò pigramente fuori, in strada, ad annusare il giorno. · Sentì 1 polli che continuavano a·fare un chiasso infernale. Si diresse verso l'uscio del pollaio, lo trovò semiaperto e vide che gli animali avevano perso completamente la'testa. Sbattendosi laporta alle spalle, scivolò di nuovo in casa, di nuovo in cucina, di nuovo nel suono rassicurante dell'orologio\a pendolo. Odiava i polli, la loro sagoma, il loro verso stridulo. Poi pensò che forse aveva chiuso dentro suo fratello. Uscì di nuovo e liberò il catenaccio. Gettò uno sguardo rapido all'interno, ma non vide nulla di fuori posto. Lanciò un grido, con forza, e:; i polli divennero ancora più frenetici. Entrò e, men.tre faceva qualche passo verso l'interno, anche il sole del mattino si avventurò attraverso la porta dietro di lui. Vide un uovo nel punto in cui era caduto sul cemento freddo e un po' più in là, vicino alla macchia scura, vide una figura che · sembrnva un mezzo sacco di carne. Poi le galline imprigionate levarono un urlo da fare impazzire, sbattendo_le ali inservibili contro gli sportelli metallici. Chiamò e fu preso dal terrore quando soltanto ·i polli gli Mentre accelerava sulle corsie libere della Ml, Zach si sentiva risposero. Corse via, sbattendosi dietro la porta. molto sollevato per essersi liberato dal traffico della città con le sue Fuori si fermò, ansimando, il respiro che gli usciva in ampie zone sorvegliate, gli sbarramenti e i sensi uniéi. • volute bianche. Si mise a camminare. Tenendosi in mezzo alla Accese la radio. Quindici giorno era troppo, davvero troppo strada. Spaventato. Guardandosi attorno in ogni direzione, Poi si tempo in attesa di un cadavere, pensò. Fin dal suo arrivo da strinsclemani,spùtòecamminòrapìdogiùdalpendioindirezione Washington era stato riservato e attento, ma non era accaduto del trattore. Non poteva usarlo quel giorno, non dopo averci nient'altro che una piccola esplosione che aveva mandalo in trovato,unamauina,unacoroncinaannodataallaruotadelvolarite. frantumi una dozzina di finestre - un impianto dd gas difettoso Alla fine del sentiero si arrestò e si mise a guardare verso la avrebbe fatto il doppio di danni. Poi ieri qualcuno aveva tiralo a strada principale. In vista c'erano due case, una cattolica e una casaccio su dei soldati in una zona residenziale, ma quando era protestante: si mise a correre verso la casa sulla sinistra, non era la giunto sul posto, con tutti i suoi costosissimi arnesi, i bambini sua gente, ma erano i più vicini. avevano già ripreso a giocare in strada. Si pentì di non essere andato a Beirut, quando gli era stata data la scelta tra le due possibilità. Nulla usciva dalla normalità. 1bl a o La squadra dei cineoperatori era già lì prima di lui e Zach li riconobbe quasi tutti sebbene non ci avesse mai avuto a che fare 77.

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