Linea d'ombra - anno VIII - n. 55 - dicembre 1990

DOMANDA DECISA, RISPOSTA DECISA Kurt Vonnegut traduzione di Alberto Cristofori (Kurt \lonnegut ha pronunciato questo discorso il 3 maggiò 1990 al National Air and Space Museum di Washington, D.C.) È insolito che un discorso cominci con una precisazione. La prima regola di chi parla in p9bblico è '.'non chiedere mai scusa". Nel mio caso, però, dato che mi è stato chiesto di parlare del bombardamento aereo di una città tedesca e che il mio nome è evidentemente di origine tedesca, mi sembra prudente dire che uno degli Americani che avevano attaccato durante il giorno, praticamente senza incontrare resistenza. "Ci è dispiaciuto farlo," mi confessò. non ho condiviso in passato, come non condivido oggi, l'ammirazione entusiastica della macchina bellica nazista, co1ne del resto ilmio generale, anch'egli tedesco-americano, Dwight David Eisenhower. I suoi antenati tedeschi, come i miei, diventarono americani <!ecenniprima che la Statua della Libertà venisse eretta . / nel porto d1New York. . · Penso che la maggior parte degli Inglesi non condividesse questi sentimenti. Gli Inglési volevano vendicarsi del blitz su Londra, della distruzione di Coventry, dell'umiliazione di Dunquerque, eccetera eccetera. Gli Americani non avevano nessun conto insospeso.Avrebbero potuto sentirsi dei vendi- . ~ Io ero un soldato semplice di prima classe,-esploratore di battaglione, e venni catturato al confine con la Germania nel dicembre del 1944, durante la battaglia di Bulge. Così avvenne che il 13" febbraio 1945 facevo l'operaio a Dresda, prigioniero, quando la città venne pombardata. La guerra in Europa era quasi finita. I Tedeschi erano in piena ritirata su tutti i fronti, si arrendevano sempre più numerosi e avevano ormai pochi aeroplani. Tutte le città tedesche, tranne Dresda,. erano state ripetutamente bombardate; solo Dresda, fino al 13 febbraio, era stata risparmiata. La guerra sarebbe finita poco dopo, il 7 maggio. Quando, a maggio, fui liberato, mi trovai nella zona sovietica. Passai qualche tempo insieme ai sopravvissuti dei campi di concentramento e ascoltai le loro storie, prima di tornare nelle linee américane. Da allora ho visitato Auschwitz e Birkenau e ho visto i depositi di capelli umani, di scarpe da bambino, di giocattoli eccetera. So tutto dell'Olocausto. Elie Wiesel è mio amico. La prima ragione di questa precisazione è che uno studioso di primissima categoria, il grande filosofo Gcorge Wili, ha sostenuto che io avrei sbeffeggiato l'Olocausto nel mio romanzo Mattatoio 5. A me è sembrata un'affermazione molto sciocca, e spero anche a voi. Non mancano certo le persone che possano dirvi cosa si prova trovandosi disarmati tra una popolazione prevalentemente civile sotto un bombardamento aereo (o un mitragliamento o cose simili). Oggi ad averlo provato siamo sicuramente milioni. Gli iniziati più recenti nel nostro enorme club si trovano in alcuni dei quartieri più poveri di Panama. I Cambogiani e i Vietnamiti sono membri anziani, ormai. Quante delle persone qui presenti, per esempio, hanno subito un attacco aereo pur non essendo in battaglia? Il bombardamento di Dresda fu un'impresa soprattutto bri tannica. Gli Americani, molti dei quali ho incontrato in seguito, sganciarono esplosivi durante il giorno per fornire il combustibile alle migliaia di bombe incendiarie che sarebbero seguite. Gli Inglesi arrivarono di notte con le bombe incendiarie. Il loro bersaglio? L'intera città. Era difficile sbagliare. E la città diventò un'unica immensa fiamma, con turbini che danzavano nei quartieri come piroettanti dervisci. L'uomo con cui ebbi il colloquio per l'ammissione all'Università di Chicago, dopo la guerra, era rolo Camera Press/G.Neri. calori se avessero conosciuto gli incredibili orrori dei campi di sterminio tedeschi;chc però non erano ancora stati scoperti dal resto del mondo. Ciò che gli Americani dovevano vendicare era Pearl Harbor. E l'avrebbero fatto senza l'aiuto degli Inglesi, nel loro momento felice. Come gli Inglesi, l'avrebbero fatto quando la guerra era già chiaramente vinta. La totale distruzione di Hiroshima ebbe un•significatomilitare. Quand'era a Tokyo con me, qualche anno fa, William Styron disse: "Ringraziamo Dio per la bomba atomica. Senza di lei, io sarei morto". Quando la bomba cadde, William era marine a Okinawa e stava preparandosi a invadere il territorio delle isole giapponesi. Sembra accertato che sarebbero morti molti più Americani e Giapponesi di quelli carbonizzati a Hiroshima. li bombardamento di Dresda fu un fatto irrazionale, senza significato militare. I Tedeschi avevano mantenuto la città libera da importanti industrie e arsenali bellici e da concentramenti di truppe proprio perché potesse essere un rifugio per i feriti e i profughi. Non c'erano rifugianti-aerei degni di questo nome e poche armi anti-aeree. Era un famoso tesoro dell'arte mondiale, come Parigi, Vienna o Praga, e minacciosa quasi quanto una torta di nozze. Ripeterò qui quanto ho spesso affermato in articoli e in discorsi, e cioè che nessun soldato alleato potè avanzare di un passo grazie al bombardamento di Dresda, e nessun prigioniero dei Nazisti venne liberato neanche un microsecondo prima. Solo una persona al mondo ne beneficiò, e quella persona sono chiaramente io. Considerando anche quanto prendo stasera, ho guadagnato circa 5 dollari per ogni cadavere. Nessuno mi contraddice in maniera molto sensata o molto a lungo qu~ndo affermo questo, e l'ho affermato non solo qui, ma anche in Inghilterra, in Francia, in Scandinavia, in Polonia, in Cecoslovacchia e in Germania. Forse l'ho detto anche inMessico. Non mi ricordo se l'ho detto anche in Messico o no. Paradossalmente, io non sono soltanto l'unico esito positivo dell'incursione aerea, ma anche uno delle migliaia di esiti negativi. Fu fatto tutto il possibile per farmi morire,manon morii. Non era come se i bombardieri sapessero dov'ero e stessero attenti a non farmi del male. Non sapevano e non si preoccupavano di chi, 59

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