CONFRONTI del 1927che rimaneva segnato da queste cose. Mail prete è anche, nel paese di Sciascia,qual_cunoche sta nel disprezzo della gente che lo tiene a bada fin che può. Insomma si trattadi una figura già tutta anche predisposta per assumersi, agli occhi dell'adolescente infatuatodi Diderot, del futuroscrittore, il caricodella negatività, per diventare il bersaglio da.colpire anche rabbiosamente, e non senza senso di colpa. Il prete è inoltre a Racalmuto, come in ogni altro paese siciliano, anche colui che ha studiato, che è capace di parlare una linguamisteriosa, che si è redento e ha redento la propria famiglia dalla miseria, l'ha promossa in una sfera di culLurasuperiore a quella dell'altra gente.Essere prete è una distinzione intellettuale inun milieu socialeprivodiautonomiaculturale. Ilpretesa leggere e scrivere e possiede di solito più parole di tutti. È il clerc, cioè qualcunoche affascina per queste cose il ragazzinofiglio e nipote di zolfatari che "beve l'inchiostro" nella scuoletta del paese. Questa affascinante figura si tramuta precocemente, alla luce cruda delle letture illuministe, in un simbolo di falsificazione, di ignoranza e di turpitudine; più tardi, di estrema ambiguità. Sarà necessario dissacrare il prete per essere liberi cittadini, mostrare come ilprete si sia dissacratoda sé. È statodelloche laperdita della sacralità è all'origine della malinconia cielmoderno 5 • Sciascia sembra avere vissuto l'esperienza di questa caduta attraverso la figura del prete. E tuttavia il prete, nonostante tullo, per Sciascia continua sempre a mantenere in sé, in qualche modo, il carauere del sacro. Il sacramento dell'ordine è stato compreso con troppa convinzione perché questa alla fine possa sradicarsi. II ritorno negli ulLinii anni al vescovo di Patti è eloquente. Il vescovo di Patti, in Dalle parti degli infedeli, è visto nella religione e nel sacro della sua condizione di prete più che in quella di un uomosoltanto vilipeso dalle gerarchie. Il fascino che esercita il prete sullo scriuore ritroviamo la prima volta nel personaggio dell'abate Velia del Consiglio d'Egitto, nell'ambiguità del suo essere "buono" e perfidonella stessa misura. Fosse vissuto due secoliprima, lo stesso Sciascia avrebbe potuto essere un Meli, un abate Velia, un po' meno scettico forse, più sarcastico e più illuminista di loro; lo avremmovistoparinianamente impacciatoaggirarsi fra i tavoli da giocodei saloni dell'aristocrazia palermitana; o sarebbe stato uno di quei preti emancipati e ribelli che si incontranonei primi giorni della rivoluzione francese. Perché Sciascia ci dà (a me dà) l'impressione di custodire dentro di sé una tale elusa vocazione. C'è un legame intimo, una comunicazione ambigua fra lo scrittore e il prete perché questi non finisca, nel profondo della coscienza, ~i rappresentare qualcosa di assoluto, una "prova" intornoa qualcosadallaquale è i~possibile districarsi.Certoè_ch~ Sciascia, in Todo modo, dove si trattano le massimequ~~u: religiose, sceglie come interlocutoreunpretecheè sacroe ia lico insieme. · - 1 al In don Gaetano è la coincidenza abissaletrail sacroe m e; è l'esperienza religiosa e mistica che coinvolgerad::me~te l'uomo senza che sia possibile distinguere l'assoluto 1 . ~ e, h , . . 1 1 , b , • ·smore 1g1oso pere e, per questo prete, 1 ma e e ene: e un c1m senza residui, legittimato da un disinteressealtrettanto~ssaluto per il terreno e il politico. Infatti il difetto narrativodi qu~to personaggio sta nel fatto che egli, essendo tuttoquesto,è anc/, insieme,una speciedimafiosodi massimolivello,di gr~ v~ 10 dell'amministrazione politica corrotta: i duepersoriagg~non J1r no e si giustappongono. Anche se si capisce l'intenzionf ~ 0 scrittore di dare ai due personaggi la medesimaor!ginec~~:tar Ma è interèssantecheSeiasciasi servadi unsuoradicatoe_n . 0 cattolicesimo per esprimere il suo laico disprezzop~ril ~ito cattolico. Quando descrive quei barattieri, comeabbta~o ~ISlo, nel momento di una metamorfosiinfernale, è comese 1.vo:e punire da posizioni di moralità laica, ma senza rinunciare a sacralità della maledizione cattolica. . "d ll'. rSciascia, con forte tendenziosità, arriva a parlare e ~ 1 giosità di tutto un popolo" 6 , ad affermare "una totale _ed 1 ass_ou~ f . . , Il e· . I . Il'. . "b1·1envc azione re raLtanetàa a meta 1s1ca,a mistero, a mv1s1 ca1.. d . . ·1· . 7 I . I . ssun vm1smo, e1 s1c1iam . n essi nessun uteranes1mo,ne ct· nessunaeresia. Ma è tutt'altro che l'estraneitàchelomuov~a ~ questecose. Tra i suoipersonaggidicevadipreferiredon D_ 1: 0 Matina che era un eretico del cattolicesimo, anchesepoi. ce; che questo personaggio lo interessava solo comeunc~pion~ ~ "uomo". Lo scrittore è fortementecompromessofradic ,arfiom razionalistiche, talvolta materialistiche, e un'intima,compessa, oscura religiosità. · . lta li Religiositàcombattutache si esemplificapiùdi unavo ~e a sua opera nel personaggio del prete spretato,ancorase~re ti e~: te nei vincoli dell'antica vocazione. Da una parte la simpJ ad~ Sciascia va a questo feroce don Diego La Marina,e 1 ,re ct. 0 1 1 . d. . . h 1 •petendo ere1cae nspetto, 1ermco rispettoe emuore su rogon . diC dibestemmia "Deus estiniustus", dall'altra vaal prete-81: 0 V 1: do, che anziché essere un ottimista leibnizianocom~~nl;ns•:e, o unpiùmodestoe contemporaneopensatore,magari e tto~· ro debole, è un prete spretato alla maniera del ro~a~zo ~t :io francese, in preda a crisi teologiche ed esistenz1ah,voto O ~ tristezzae.allamalinconia.Sciascia, dopoavercische~las~~:. su, loprende più sul seri_~:"~ono s~~ c_ini~o,sono sta~ diceva. E e ora che non lo sono pm, d1questi vizi m1accusano ,, spesso dichiarava di essere diventato molto religioso · s . to. S . . d. Il 1. . . h aveva conocm ciasc1a 1cevane e u lime mterv1stee e di J: M anchedei buoni cattolici,dei buoni preti.MadonGa~tanoprCS:nta modo, è il pessimodei preti di Sciascia. E lo è perch ra~toco l'inferno della razionalitàe dellamoralitàlaica.Egliv~visrain~~ l'oggetto, il bersagliopolemico, ma nel sensoche è 1~_':tazion~' si fanno vive, come in un specchio diabolico, ~tte e diessoed tuttoil rimosso religiosodello scrittore.La lot~ ~ controcare tutti i è una guerra che vuole essere radicale, defi~iuva, ~,- ccision limitipossibili. Si concludeinfatti, abbiamovisto,con u ellas e . he stan ua del prete, da parte, secondono1,non del narrante_,e . ma di stanzetta a disegnare ispiratamente una figurad1 CnSta, . 1 rb un diretto emissario metafisicodello scrittore.Durante t 1 u,tto1 . 1 1 toro'. ·1 . d' d G . . . quellodc oscn re. 1 pcrsonagg10 1 on aetanosuncrociacon di ·ct , . l tal I . . ., f t nte serio suei ee e ve1coo · vo ta ,romeo, e pm requen eme • . . . . h " 1. h ,, ·, frequentemente e d1 sue convmz1omanc e catto 1c e , e pm . è ' serio.Ne diamo solo qualche esempio. DonGaetano ,n,~to. un . . 1 " · . . . di • 1 tt an· ·e re 1g1os1un Lembie, terrat1ss1moc1tatore tesll e er ' 35
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