Linea d'ombra - anno VIII - n. 54 - novembre 1990

a dirigere Fra Martino lui ne avrebbe tirato fuori una qualche spettacolarità elettrizzante. Sapeva tirar fuori lelineeprincipalidella musica con una chiarezza quasi dida~calica, e questo regalava all'ascoltatore l'impressione di capire meglio quel che ascoltava. Però, poi, non si fermava lì ( come fanno in mo]ti): innanzitutto provvedeva, quelle linee, a infiammarle con un'insolita intensità; e poi recuperava tutto il resto, tutte le altre note, con unrigoreeunacura del particolare ammirevoli. Il risultato era una interpretazione in cui, magicamente, convivevano una sana superficialità yankee e un carismatico rigore mitteleuropeo. Un vero salto mortale. Un 'analoga acrobazia - coniugare rigore e spettacolarità, Europa e America -non gli è riuscita,· va detto, nella veste di compositore. Quella di accostare il lavoro di direttore a quello di compositore era una consuetudine cara ai musicisti europei di inizio secolo. Bemstein è uno dei pochi che l'ha tentata in tempi moderni. Credo che per valutarne i risultati MUSICA basti citare i suoi due lavori piìmotieapprezzati: West Side Story e la colcmna sonora di Fronte del porto. Broadway e Hollywood: l'Europa è lontana. Bemstein ha scritto anche altro: ma sarebbe azzardato a~s<'gnargli un posto di primo piano nella musica del Novecento! In questo condivide in pieno un certo destino peculiare della civiltà musicale- am<'ricana: la quale, se ha espresso dei veri geni nc)la musica colta, l'ha fatto coniando singolari e anarchici distrnttori. gente come lves, com·e Cage. Schiettamente an1ericano era il suo feeling con i mass-media. Le sue lezioni televisive - tr~smesse anche in Italia e dcnuite in parte nei suoi libri.-sfoggiavano un candore disarmante. I più alti monumenti della tradizione colta smontati come giocattoli e raccontati con sfrontata semplicità alla gente. Nessun timore di dissacrare o banalizzare: solo la voglia di far capire, anche a)· più deficiente, che l'inizio della Quinta Sinfonia di Beethoven è un meccanismo perfetto, e dunque bello. C'era in questo una disponibilità a mettersi in gioco, a scendere dal podio, che è difficilmente riscontrabile nei suoi colleghi. La gente, queste cose, le percepisc6: e non è un caso ·se Bemstein fosse, per la gente, un personaggio amato prima ancora che un direttore ammirato. Nel lanciare, proprio poche settimane fa, una collana di sue incisioni, foce circolare un,_ testo che iniziava così: "Non sono sempre un eccellente direttore, e nemmeno sempre un buon direttore". A Karajan certe cose non le avrebbero strappate nemmeno sotto tortura. Bemstein era il tipo da ammetterle con ironica diligenza. Credo che avesse ragione: lui non era sempre un grande·. Ma quando gli accadeva di esserlo (in certo Beethoven, in certo Mahler, in qualche pagina di Strawinskij) era grande in un modo che conosceva solo lui: regalava musica e, insiem~, un desiderio quasi nevrotico di farsela regalare. Come pochi altri, sapeva distribuire voglia di musica: ne aveva lui per tutti. Pensare che oggi quella fori.a singolare e bella resti solo stampata sulla lucida artificialità di decine di,compact è un pensiero triste di cui volentieri si sarebbe fatto a meno. ~LI AUTORI DI QUESTO NUMERO Su Claudio Bagliettovedi a p.83. Giorgio Bert (Torino 1933), medico, cardiologo, docente universitario, è stato codi rettore della collana "Medicina e potere" per Feltrinelli, redattore di "Sapere" e poi di "SE/ Scien7.aEsperienza". È autore disaggi sui rapporti tra salute e società. sue opere porlate allo schermo. È stato anche, negli anni Treni.a, critico cinematografico. ricordiamo il volume La crisi dello jus publicum europeo. Saggio su Cari Schmi/1 (Comunità 1982). italiana nelle università di Urbino e Firenze. Ha accompagnato i suoi studi sulla letteratura italiana da Dante al ,1 Quattrocento, da Tasso al Metastasio, dal Foscolo al Manzoni ai contemporanei, con un impegno di critico militante. Dal 1946 al 1954 è stato critico cinematografico. Pulshpa VI. Bhargava e Chandana,Chakraharti lavorano presso il Centro di biologia cellulare emolecolare di Hyderabad, India. Su Wolf Biermann vedi a p.6. Francesco Ciat'aloni (Teramo 1937) dirige la rivista "Ex Machina" e ha collahorato a numerose altre riviste politiche e sindacali. Vive a Tori- . no, dove è stato redattore presso Einaudi. "Liriea d'ombra"'pubblicherà nella collana "Aperture" suoi scritti sulla società italiana di ieri e di oggi. Jim Crace (Londra 1946) ha pubblicato il volume di racconti Continenl (1986)di prossima pubblicazione presso Giunti, e il romanzo The gift ofstones (1988). Vive a Birmingham. Anita Oesai (Delhi 1937)di padre bengale·se e di madre tedesca, vive a Bombay. Ha pubblicato molti romanzi: in italiano, In custodia, presso La tartarnga e Il villaggio inrivaal mare, perhamhini, presso Ìa SEI; non ancora tradoui, tra gLialtri: Clear light of the day (1980), Fire on the mountain (1981) ccc. Su "Linea d'ombra"n.19/ 1987, il racconto lungo ·oriente e Occidente. Graham Greene (Berkhamsted 1904), prolifico grande scrittore di "divertimenti" e romanzi molto seri (ricordiamo almeno li nocciolo della questione,Lafinede/1' avvenlura, Una pistola in vendita, Quinta colonna, li nostro agente ali' A vana, li tranquillo americano,ln viaggio con la zia...) ha scritto per i I cinema Idolo infranto (1948) e Il terzo uomo (1949), diretti da Carni Rced, e ha visto quasi tutte le Daniele Gorret (Aosta 1951) ha tradotto molti scrittori francesi. È autore di Sopra campagne e acque (Guanda 1983) e Al/' occidente inargentato (li lavoro editoriale 1987). Toni Maraini, nata in Giappone, vive a Roma. Ila vissuto dal 1964 al 1986 in Marocco e insegnato ali 'università di Rabat. Ha pubbl.icato un romanzo (Marsilio 1976), tre raccolte di poesia in francese e una di critica e saggi in Marocco (1990). Ha curato un'antologia di poesia contemporanea marocchina. Franco Minganti (Imola 1952) lavora presso l'Università d1Bologna, facoltà di lettere, e si occupa di letteratura statunitense e mass-media. È autore delle prefazioni a Il persecutore di Cortazar (Einaudi), e assieme a Fink, per Laterza, alla Storia della vita privata di Ariès (Laterza). Con Fink, B. Tarozzi e Maffi ha scritto una Storia della lelleratura americana di prossima uscita pressoSansoni. Octavio Paz (Città del Messico 1914), premio Nobel per la letteratura 1990, èpoeta (in italiano: Libertà sulla parola, Guanda 1965, e Vento cardinale, Specchio Mondadori 1984) e saggista (in italiano: li labirinto della solitudine, per Il Saggiatore, Congiunzioni e disgiunzioni, Ignoto se stesso. Su Pessoa e Cernuda, per li mclangolo, e recentemente da Gar1.anti, Una terra, quallro o cinque mondi, eda SE un saggio su Marcel Duchamp ). PressoGarz.anti èin preparazione tra l'altro il monumentale Sor J uana de la Cruz. Sue poesie usciranno in un prossimo numero di "Linea d'omhra". Pier Paolo Portinaro (Torino 1953) si è laureato in filosofia poiitica a Torino con Bohbio e ha lavorato nelle università di Vienna, Gottinga, Frihurgo. Tra i suoi numerosi saggi (su Michcls, Pareto, Weher, ecc.; e in "Comunità" suAndcrs, la Arendi,ecc.) Enzo Rutigliano (Milano 1944) insegna storia del pensiero sociologico presso l'università di Trento. Tra i suqi lavori: Gli inlellelluali e il '68 (l'rento 1975), Teoria critica suAdarno (Bari 1977), Losguardodell' angelo. Su Walter Benjamin (Bari 1981), Caleidoscopio benjaminiano (con G. Schiavoni, Roma 1987), Sociologici (Milano 1990). Claudio Varese (Sassari 1909), ex allievo della Normale di Pisa dove ha conosciuto come amici e maestri Baglictto, Capitirii, Ragghianti e Cantimori, è statp ordinario di letteratura Maria Viarengo (Ghidami, Etiopia 1949) vive a Torino dal 1969. Fa parte di un gruppo di immigrati e di italiani che conducono un lavoro di ricerca sull'universo culturale e sociale dell'immigrazione non comunitaria a Torino, organizzato daU'TRES-Piemonte. Gli altri autori sono redattori o collaboratori abituali della rivista. RIVISTATRIMESTRALE Lapis irettrice:LeaMelandri Inmezzoal plausooggidii- "''~:!:.,':,':;' fusoe indiscriminato,verso tutto ciò che le donneproducono,cisembrachesolo indagandoe facendopar- .. lare le situazionireali e le protagoniste,note e non note, di questo cambia- , ' mento,si possadare un ' ,;.,contenutoçoncretoa pa- ·--·~--role come "differenza", .-iJ ' "identitàfemminile" "au- f.: I ABBONARSI È FACILE!! Bastaversare l'importo di L. 30.000 (4 numeri all'anno)sul conto corrente postale n° 13951488 intestatoa: ...... !dilbs.,.A. Vlof.Doo-..1144 411111"-~ 1W-~)-- 1Was,o)SJ11Dffl'AI ,.....~)fi60640 Gruppo Editoriale FaenzaEditriceS.p.A. ViaPierdeCrescenzi,44 48018Faenza(Ra). 93

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