STORIE/CRACE Una nascita all'unisono significava concepimento all'unisono, lafecondazione delle donne fertili del villaggio in un periodo concentrato di accoppiamento comunitario, se non pubblico. ralmente, non fu ben accolto. E non volevano neanche che io le assistessi' sebbene la mia presenza, con Pupett.a al fianco, venisse per lo meno ignorata. Le nascite in sé sembravano abbastanza facili; il travaglio era breve, come se le pietre e le bambole prodotte dai loro uomini avessero liberato le don_nedal punitivo. "partorirai con gran dolore". O almeno questo lo diceva vostro padre. Quanto a me, non ho mai sentito l'attrazione per i neonati. E qui ce n'erano circa un paio di centinaia, sfornati come foche nel giro di tre giorni". Quante sopravvissero? Quante partorirono una prole sana? Akuni nacquero morti, col cordone al collo o asfittici. Altri _morirono dopo pochi minuti, dopo poche ore, dopo pochi giorni. Alle sfortunate madri- bambine alcune di loro,di un mese o due più vecchie di Pupetta- che in un mondo meno duro sarebbero state studentesse, vennero lacerazioni ç> emorragie. Ad alcune si forò la placenta e ci fu perdita di sangue, sofferenza e morte lenta. Ma per ogni mamma orbata c'era un orfano da allattare. 'Lasciata libera di fare', annotava il babbo, 'la natura è crudele, ma ordinata'. Una volta tornati gli uomini, seppelliti i resti, separati i morti dai vivi, il popolo della foresta riprese le proprie occupazioni, calmo, gentile e imperturbabile, come un gregge di pecore senza montoni. Nell'oscurità del loro giaciglio, il babbo sussurrò la sua proposta alla mamma: che si trovavano di fronte all'umanità nella sua infanzia sessuale, che1l popolo della foresta era specializzato nel breve incontro, ,come quello osservato fra le rane toro, i pipistrelli martello, i pappagalli notturni e nella danza aerea di n:iassadelle zanzare. E, naturalmente, nelle sue tremende legioni di granchi tigre. 'Dov'è la prova?', gli chiese la mamma, manifestando diligentemente quello scetticismo su cui lui, come suo insegnante, aveva tanto insistito. 'Tutto quello che hai è una schiera di nascite in comune e il pettegolezzo, vecchio di quattro anni, di un cacciatore. ta sua testimonianza potrebbe non sortire l'effetto che ti aspetti in un seminario scientifico'. 'Raccoglieremo prove', disse lui. 'Come?'. Alla sua sposa,.alla sua st_udentessa, il babbo, pazientemente, elencò i rituali e le procedure dello studio scientifico sul campo. 'E, naturalmente, per questo,' aggìunse, 'ci vuole un cadavere.' Nel suo diario scrisse: 'Il ciclo dell'estro, o periodo del calore, ·durante il quale le femmine dei mammiferi sono ricettive ai maschi, è controllato dall'ooteca ovarica,.se si de~e accettare a scatola chiusa il lavoro di Elgie. I follicoli secernono un odore naturale per pubblicizzare che le femmine sono pronte e disponibili e anche per provocare una risposta sessuale nei maschi. Che sia questo il segreto delle donne della foresta, semplicemente un 'ooteca ingrandita inattiva, tranne occasionalmente e comunitariamente, una sola volta ali 'anno o anche meno? Gli odori della chimica sono qui ancora eloquenti, come fra gli orsi e l'antilope, mentre noi - senza più estro con la stessa certezza con cui siamo senza coda - godiamo dei nostri amplessi addomesticati ed emancipati, sollecitati dai nostri cuori e non dalle tiranniche vescicole, liberi e uguali, donatori e beneficiari di affetto fisico?'. 'E i loro uomini? È evidente che i testicoli dei maschi della foresta sono considerevolmente ingranditi. Le misurazioni dei miei stessi testicoli edi quelli del cacciatore riluttante, ora assunto come mio assistente e interprete, reggono sfavorevolmente il · confronto con quelli dei due giovani maschi che molto amichevolmente ci hanno permesso di misurare con il calibro le loro parti intime. La differen7A,ldi grandezza, secondo là mia stima, si aggira attorno a un rapporto di cinque a tre. Quale può essere la funzione di un testicolo più grande se non un'accresciuta produzione di sperma e un aumentato potere di fecondazione necessari al preciso ed efficiente servizio a femmine che sono sessualmente ricettive solo per un breve periodo? Sono sempre più convinto che le mie ipotesi reggeranno a un'analisi scientifica più rigorosa. Se avessi a che fare con dei primati inferiori, incaricherei il mio cacciatore di ucciderne qualche esemplare. Le questioni sul volume e sul peso dei genitali, sui sacchi, sulle ooteche e le vescicolè, sarebbero rapidamente risolte con bisturi e bilancia. Ma nel nostro caso si tratta di esseri umani che, in quasi tutti i particolari dell' ailatom ia esteriore, proporzione e pigmentazione, sono identici a mc e'alla mia cara moglie. Ma quali sono i segreti sottocutanei di questa gente? Solo la chirurgia e l'autopsia possono fornire le risposte. Cosa rivelerà il coltello?'. Il 'forestese' del cacciatore non era all'altezza del compito. Sapeva articolare le sue esplosive per un semplice baratto o per le 55
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