Linea d'ombra - anno VIII - n. 54 - novembre 1990

POESIA/BIERMANN Cantava il fiume la nostra canzone: Scorre tutto - tutto scorre l. Amore mio, amore mio, son solo adesso Ora lo stolto fiume vuol darmi ad intendere: Tutto resta com 'è Ora sto sulla sponda e mi stupisco Ma per mc è proprio così A quel tempo ci rivelò il buon fiume La verità, che tutto scorre Ma la terra ha ruotato sotto di noi Mentre nel bacio ci stringevamo ancora E sai perché voglio cercarti? · · Perché ho bisogno di ritrovarmi Ballata deWlcaro prussiano '1. Là, dove la Friedrichstrasse Valica lieve le acque . sulla Sprce è sospeso Il ponte di W.eidendamm. Bella· Ci puoi vedere l'aquila prussiana se io sono alla ringhiera 2. l'Icaro prussiano è lì con grige ali di ghisa le braccia gli fanno così male non vola via - non si butta giù non fa rumore - e non si affloscia alla ringhiera sulla Spree Il filo spinato pian piano attecchisce ., Profondo nella pelle nel cervello, nella materia grigia Stretta da un reticolato La nostra terra è un'isola 3. tutt'intorno battuta da onde di piombo l'Icaro prussiano è lì con grige ali di ghisa le braccia gli fanno così male non vola via - non si butta giù non fa rumore - e non si affloscia alla ringhiera sulla Spree E se vuoi andartene devi partire Ho già visto tanti tagliare la corda dal nostro paese dimezzato Io resto qui, finché .raggelato Mi ghermirà questo odiato uccello trascinandomi oltre la sponda io sono allora l'Icaro prussiano con grige ali di ghisa 42 le braccia mi fanno così male allora volo alto - e poi mi butto giù faccio un po' di rumore e poi mi affloscio alla ringhiera sulla Spree Cor ne edito Mi m:mgio il éuore con gialle zanne E nel gracchiare dei giovani corvi Non odo le risa·né il pianto · La mia canzone, cantata insieme a Brecht nella lingua salvifica di Marx ed Engels Era un tono insolente di fame Di libertà. Ed è stata cantata. Fin.ila. - un vecchio corvo non è giovane Credo che i morti siano morti Ovvero, i morti sòno dimenticali - sto buttando il mio breve tempo Stomachevoli tutti quei grugni distaccali Sto hene. Ho da mangiare . · - Mi mangio il cuore in solitudine Bambin'i, ci siamo, staté allegri Suono ancora il miò piccolo violino · Si mette in marcia La piccola madre russa. E volge al tramonto questo millennio, i cui gioielli sono Stalin, Hitler, Bach e Hegel Shakes e Biermann, che è pazzo . E vive libero con tutta la famiglia Credo che i morti. siano morti E ciò che ancora ·vive si può dimenticare - sto buttando il mio breve tempo Stomachevoli tutti quei grugni distaccati Sto bene. Ho da mangiare - Mi mangio il cuore in solitudine. I ragazzi fanno giochi di guerra al computer E canticchiano fottute canzoni Il vecchio fa il suo dovere A maggio partorirà la mia bella. La mia donna porta in grembo· Il mondo intero nel suo ventre tondo Sappiamo come va e scherziamo: Vieni fuori, vigliacco, anche tu! Credo che i morti siano morti E ciò che verrà si può dimentjcare - sto buttando il mio breve tempo Stomachevoli tutti quei grugni rustaccati Sto bene. Ho da mangiare - Mi mangio il cuore in solitudine •I morti non sono affatto rimasti giovani Muore ciò per cui sono morti Ciò che amarono o che cercarono La loro fede infantile è perduta

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