Linea d'ombra - anno VIII - n. 54 - novembre 1990

CONFRONTI Sangue e amore a Reggio Emilia Come nasce un ·besi seller Stefano Benni Gentile editore: le invio una prima stesura del mio nuovo romanzo. Come le avevo accennato, è una storia semplice ed emblematica al contempo. Il protagonista, Monaldo, rivisitando i luoghi ove fu giovane partigiano, conosce Selvina, figlia di una donna da lui amata, fucilata dai fascisti. Senµ rivelare il suo passato, trascorre tre giorni con la giovane. Parlano dei loro sogni nella baracchina di gelati dove lavora Selvina, partecipano a una semplice festa campestre e incontrano il vecchio capo partigiano Maurizio, che riconosce con commozione Monaldo. Quando il protagonista ripartirà dal piccolo paese, la sua vita avrà trovato un nuovo senso. È un romanzo appassionato e (credo) diverso, contro l'indifferenza imperante in questi tempi. Spero le piacerà. Le ricordo il nostro patto: non voglio modifiche al testo, né voglio partecipare a premi letterari. Il titolo provvisorio del libro è Tre giorni, una vita. Attendo l'anticipo, come da contratto. Caro Bartolomeo: ho ricevuto il suo romanzo e l'ho trovato, come al solito, di eccezionale spessore umano e letterario. È chiaro che si tratta di una prima stesura e che lei dovrà porre mano alle parti che sono ora poco equiÌibrate. La storia mi sembra perfetta: il ritorno de li 'uomo nei luoghi ove è stato partigiano è attualissima, e nasconde un senso oscuro di mistero, di colpa, che lei sicuramente svilupperà. Il ricordo forse di un delitto partigiano, la sofferenza, il pentimento, cose che darebbero certo maggior · tempra alla figura di "Monaldo" (a proposito, non è un nome un _ po' aulico?). Il personaggio di Selvinaèaffascinante: manca forse un po' di sensualità: le suggerisco di leggere Caglio, il libro erotico ambientato in un caseificio di Madrid di cui abbiamo venduto duecentomila copie. È chiarissima l'attrazione di Monaldo per Sei vina e non vedo perché non dovrebbe concretarsi nel testo. Per il resto, la scena della festa campestre è splendida. Forse una cornice più brillante non guasterebbe: ricorda quella volta che venne (controvoglia) alla villa Benetton? Rinforzi un po' il buffet: quelle riflessioni del protagonista davanti alla piadina con rucola mi sanno un po' di poverume neorealista. Intenso, omerico, l'incontro con il vecchio partigiano Maurizio. Al nostro direttore editoriale Frizzo è venuta un'idea: perché non farlo diventare un vecchio prete cieco? Ci pensi. Le garantisco che lei non parteciperà ai soliti premi letterari: ne cercheremo uno di particolare qualità e prestigio. Per il titolo, suggerisco La donna dei tre giorni. L'anticipo le è già stato spedito. Gentile editore: le invio la seconda stesura del romanzo dopo le numerose (talvolta invadenti) telefonate del dottor Frizzo. Il protagonista, che ora si chiama Robert, torna per scoprire la verità sull'uccisione di un ricco possidente locale. Egli vuole fermamente cancellare la voce che si trattò di una vendetta partigiana. In questo trova aiuto nella bella farmacista Ornella (ex-Sei vina) che ho notevolmente rimpolpato, anche nella descrizione fisica. C'è una bella scena di baci in un fienile che le piacerà. La festa si svolge ora in piazza con il sindaco e i notabili locali, tra cui l'architetto Portopiano, un intellettuale un po' vanesio e televisivo, che parla a vanvera. In quanto al vecchio partigiano Diplodo: cus (cx-Maurizio), è diventato prete, ma non cieco, e ha scritto un 22 diario degli anni di guerra, che non vuole mostrare a Robert. Eccole, quindi, la chiave gialla. Insisto per non partecipare ad alcun premio. Tre giorni, una donna è il mio titolo definitivo. E · ora, per favore, lasciatemi lavorare in pace. Perché l'anticipo non è arrivato? · Caro Bartolomeo: lei ha lavorato splendidamente e sono convinto che, se proseguirà su questa strada, avremo al contempo un libro . di qualità e un best-seller. Il sospetto di Bob riempie il libro di suspance, ed è ovvio che alla fine il massacro partigiano dovrà venire alla luce. La scena del bacio è rarefatta e poetica (anche troppo). Direi che il suo Bob è un gran timidone. Le sembra possa limitarsi a dar bacetti a una donna che (le riporto la sua stessa descrizione) "camminava sensuale, con la musicale mollezza dei pioppi quando spira il caldo garbino". Ci dia dentro, Bartolomeo! L'architetto Portapiano è un gran personaggio, e non mi sembra che le cose che dice siano poi così stupide. Gliene faccia dire di più. Ora che Diplodocus è un prete, ci dia retta, lo accechi e lo chiuda in un convento, in una biblioteca inaccessibile e infiammabile (non so se mi spiego). L'abbiamo candidata allo Strega. Le mando la copertina provvisoria del suo Ornella, tre giorni, un amore. In effetti per un disguido l'anticipo ci è tornato indietro. Provvederemo subito. Gentile editore: ho lavorato giorno e nottè, in collegamento fax col dottor Frizzo. Alcune parti hanno trovato uno sviluppo inaspettato, e mi chiedo se è proprio questo il libro che volevo serivere. Ora Bob scopre l'omicidio di dodici 'possidenti fascisti coi cognomi tutti misteriosamente inizianti con la lettera "Z". La contessina Ornella mi sembra abbastanza sensualizzata. Ci sono dodici pagine di pompini, tra cui uno su una quercia e uno mentre i due innamorati vanno in sidecar. Alla festa nella villa del Seicento l'architetto dice dieci stronzate ogni pagina. Diplodocus muore nell'incendio della biblioteca invocando Allah. Contento? Almeno, mi risparmi lo Strega. Penso che il Campiello sia più adatto a La calda estate di Ornella. E l'anticipo, Dio bono? Caro Francesco (ex-Bartolomeo): lei ha sviluppato l'idea iniziale del libro come meglio non poteva. È un libro che non assomiglia a nessun altro. U massacro partigiano è descritto molto bene, man_casolo un collegamento col presente (piccolo futuro brigatista che osserva?) le scene erotiche sono perfette, anche se il linguaggio è un po' castigato. Le sembra che nel gazebo, prima · del momento topico, Ornella possa dire "Vorrei che tu mi entrassi nel cuore?". Via, via! La festa a casaAnnaniè un piccolo gioiello di cronaca mondana. Direi che cori le sentenze di Portapiano potremmo fare un libro a parte, La struttura del mondo, aforismi filosofici e artistici. Inoltre Diplodocus morendo, potrebbe dire qualcosa in latino. In quanto allo Strega, si rassicuri. Non lo vincerà, ma l'abbiamo già candidata ad altri sei premi. Dell'anticipo, stornate le telefonate del dottor Frizzo, le restano duecentomilaeseicento lire. Ma non si preoccupi: Sangue e amore a Reggio Emilia sarà il bcstsellcr dell'anno. Non saprà dove metterli, i soldi!

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