Linea d'ombra - anno VIII - n. 53 - ottobre 1990

POESIA/V ALDiS ancoramine inesplose. Nonostante tutto ho colto alcuni fiori e la sera ne ho fatto una tisana per i miei capelli. . 129.Tutti sappiamoperesempioche quandosiapronoleporte della prigione il prigioniero trema di paura. Se le porte si aprono perché le pareti sono crollate il prigioniero potrà perfino tentare di rifugiarsi tra le macerie della prigione. Tutto questo poiché prima di conoscere occorre scoprire. Ecco come insiste in noi la vertigine del non ~pere. 131.Passeggiavo in ungrandemuseoquando lì per lì compresi: saladoposalapiano dopopianonon si trattavachedelleenormi paginedi un enorme libro talmentegrande che si dovevacamminare all'estemo. Allora compresiche il lettore compiel' avventura di contribuirea che siagiornalmenteinventata laresponsabilità del disordine. 139. Sono all'areoporto. Compero le più belle storie della letteratura araba. Leggo. Mi commuovo. Vaglio piangere penso di stare piangendo davvero. Voglio scrivere ma non ho dove scrivere. Trovo nel portafogli un pezzo di Kleenex e quindi scrivo: gli stadi della tregua. , 140. L'amore di cui ogni cosa parla è come quello che mi. lascia in questo areoporto dove il mio aereo è in ritardo. Voglio la meraviglia della conoscenza. Vado per il mondo come sulla parete fugge una blatta ·quando nel letto sollevo il cuscino. Rabbrividisco. Accendo una sigaretta la scatola di fiammiferi è marcaOcchio della Compagnia Fiat LUX 213. C'era una volta una scala di persone. Molto lunga e confortevole.Chiunquese ne servissevi rimaneva legatoal punto da trasformarsi in gradino per l'utente successivo. Quella scala era orizzontale. Alcuni dicevano che apparteneva al Club dei Suicidi,mentrealtri si limitavanoadichiarare: ognicontraddizione conduce soltanto a una contraddizione maggiore. POESIE AMOROSE Zoe Valdés traduzionedi AlessandraRiccio Aborto Anche se non sono incinta un bambinomi si sta suicidandodentro, non c'è chi lo possa amare quanto me, nemmeno tu che già dimentichi l'avido minuto. Mentre si "vaformando, il suo sguardo attraversa sangue e tessuti e nello specchiomi ha anticipato che avrà un colore· che io non saprei definire. Tu vieni a salvarlo, e mentremi accarezzo si stira dal piacere. I seni mi si empiono e un che di soave e senza odore ne sgorga. 74 Si dice che Je streghe piangono dal petto e chf i loro capelli si inargentano a furia di magia. II bambino sta stregandouno spazio del mio corpo, te ne avverto, che pena i miei seni vuoti, il mio utero che sanguina ad ogni luna piena e il tuo seme che cade nel precipizio. (da Todo para una sombra, Barcellona, 1986) Facevamo l'amore negli aerei Io facevo l'amore negli aerei. Tu mi compravi il Toblerone in aereoporto... Si spegneva l'avviso di decollo e io sollevavo il braccio del sedile... Non dormivo. Ci baciavamo... Ti chiedevo sciocchezze, infantile, ostinata... Tornavi dal bagno ed io odoravo le tue mani... Non lo sapevamo, ma sfiorandoci creavamo stelle. E senza svegliare gli altri, in punta di piedi, facevamo l'amore negli aerei. (da Satiro en reposo, inedito) Estasi ciclonico Odore d'amarene / le ginocchia sanguinano a furia di strofinare ti consiglio un livido sulla spalla oh la mia pelle / la tua pelle la pelle / formicolio nelle punte di latte duro / stridente occhio / nodo soave i battiti come creste d'onda sullo schermo trasgredisce laccio di bava /cappa che copre gli occhi in bianco la bocca del monte a livello di pura cavità c'entra tutta/ rabbrividisce/ travolge il pube torbido nulla/ a che pensi con il tuo labbro conico filo ventriloquo che produce fitte nella gola nell'asse d'equilibrio dei miei seni sdraiati le tue dita gelose / manubrio lilla che sbottona la pelvi marito / sto disegnando il tuo gesto femmina il delirio delle fibre/ un trance che ci propone cuciti e disormonali / rotolando verso la luce presto / vieni a spuntarmi le tonsille con il cucchiaio rovente che fa scoppiare orzaioli/ ti schizzo di anelli la clavicola nelle vene dei tuoi polsi vibra tutto l'ideale indaco del nostro appetit0 oh nervosomio/ vestiti/ di nuovo.svestiti , prendimi al laccio gli uccelli con una carezza di vetri al ralenti diapason di ebbri e al capezzale un piatto di miele per tuffarci dentro amarena / pretesto per annusarti / ciclone non schiodare le tavole/ non spegnere le candele né il ronzio (da Vag6n para fumadores, inedito)

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==