INCONTRI/FRAMI fine. E la fine aveva per me il tipo di cadenza che si cerca per completare un racconto. Qualimutamentihaportato la trasposizioneautobiografica dellatuavita e il conseguentelavorodi selezionedei ricordi da inserire? L'ho scritta per lasciarmelaalle spaUee non pensarcipiù. Ha in un certo senso sepolto il mio passato, ma non sono sicura di averlo voluto. D'altra parte ha sepolto il passato, ma mi ha dato occasionipiù ampie, mi ha datopiùpossibilità per ilpresente.Nel sistemare i propri ricordi si acquisjscono nuovi modelli della propria vita e la consapevolezza che deriva dal possedere e conservare questi modelli. Il primo libro che hai scritto, la raccolta di racconti The Lagoon, è statoinfluenzatoprincipalmentedascrittoriamericani di racconti,soprattutto da WilliamSaroyan.Successivamentevi è statauna vera e propria immersionenei classici.Quali sono state leprincipaliinfluenzeletterarienella tuanarrqtiva? Rilke. Quando ero in ospedale, avevo una copia dei suoi Sonettia Orfeo, e questo ebbe una straordinaria influenza su di me, perché quello e Shakespeare erano i soli libri che ·avevo e . dovevonasconderli inogni caso, altrimentime li avrebberopresi. Poi c'è Virginia Woolf, che penso abbia esercitato la maggior influenzain OwlsDo Cry, sai, Le onde. Amo molto gli scritti di Virginia Woolf, in particolare i suoi saggi. Penso alla sua attenzione, alla sua sensibilità, alla sua abilità di vedere attraverso le azioni delle persone, dritto fino,inprofondità, e alla sua consapevolezzadell'ambiente circostante. Shakespearemi ha influenzato per il suo linguaggio: basta guardare un suo versoper trovare i significati, le profondità e l'intera gamma di riferimenti. La ricchezza,l'abbondanza del linguaggio. Seleggi unoscrittoreche ti eccita,questo ti ispira, particolarmentequando stai comincian-. do e non hai ancora una tua propria strada. Virginia Woolf, WilliamSaroyan, potresti sceglieregli scrittqri sbagliatinaturalmente.Dostoevskij,Tolstoj eThomasHardy,questierano,e sono tuttoraper me scrittori straordinari. Chetipodi esperienza è stataquelladelle "colonie"di artisti negliStati Uniti? Ci sono stataper cinque volte,ma alla fine mi sonoresa conto che non volevo·andarci più. Era tutto intenso, ricco, una compagnia moltobrillante, molto eccitante, le persone erano sensibili, sveglie, coscienti. Sedevamo intorno al tavolo, io non dicevo niente,ma loro parlavano, era sorprendente, la conversazione,la percezione, la perspicacia. Non sono mai stata tra persone come quelle. Ho incontratopersone che conversano bene,ma mai così tante. In Beginnigs, unaraccoltadi scritti di autorineozelandesin cui essi raccontano come hanno cominciato a scrivere, · hai introdotto una precisa distinzione tra "this" world e "that" world.Puoi chiarirlomeglio? , "Quel" mondo è il mondodove vivi quando ti siedia scrivere. E "quel" mondo, e lo è per me. In realtà io non vogliogiudicare "questo"mondo,sepreferisci "quel" mondociò nonvuoldireche 68 "questo"mondonon è bello.Preferisco "quel':mondoperché èun mondo di immagini e scopèrte ed è un piacere scoprire cose. C'è differenzatra le opinionipropriedi ogniautoree ciòche invece sono le riflessioni che vengono "messe in bocca" ai personaggiche uno crea? . Ho guardato dentrodi me quando ho scritto l'autobiografia. I personaggidi cui scrivoguardanodentro di sé, non si tratta dime. Cerco di far guardare i personaggi dentro se stessi. E se è esatto dire che si tratta di me, allora naturalmente non sono riuscita a creare il personaggio. Per esempio, in TheCarpathians, il personaggioè unadonna riccadiNewYorkche guardadentrodi sé, ma certamente non si tratta di me. Non guardo dentro di me molto spesso.Ripetoquesto spesso,ma sonod'accordo conJohnKeats, uriapersona con cui vale lapena essere d'accordo. Egli disse che il poeta non deve essere nulla - solo rice~ere i personaggi e passarli oltre. Ma tu, tu stesso, non sei nulla. E come una sorta di rappresentazione. Tu devi rappresentare il personaggio, voglio dire, nella tua scrittura devi cercare di essere il personaggio. Ma in ogni caso non è inevitabile includerenel processo artisticoanche le esperienzepersonali e le influenzeche esse possonoavere sul/'atto creativo? Cercodi non usare lemieesperienze,ma usomoltolepersone che ho incontrato.Non le uso inmodo completo,usoparti di loro, usociò che le persone hannodetto e uso i luoghi in cui sono stata. Per quanto riguarda le mie esperienze, sarebbe molto noioso se descrivessilemieesperienzereali.Non le uso.L'ho fattoin Faces in theWater. Quella non è affatto la mia esperienza.Ho usato le mie esperienze in ospedale e quelle dei pazienti, ma il personaggio principale non sono io. Tu non scrivi necessariamente di te stessa, ma usi te stessa, e 'Ciòche è importante per te. Hai idee 11JOltochiareper quanto riguarda il concetto di creazioneartistica... Venendoai concettibase, uno scrittore ha leproprieesperienze. Mal' arte del romanzonon è scrivere delleproprieesperienze, l'arte del romanzo è nel cogliereipersonaggi, nel rimanere fedele ai personaggi. Scrivi di un contadino lungo la strada: potresti immaginare che cosa stia pensando, ma probabilmente non sta pensando quellb che tu credi. Così il contadino sulla strada verosimilmente non cita Blake. Ma d;aitra parte, credo che ognuno sia in fondo un poeta, e così il contadino sulla strada, se dovessiscrivere di lui, potrebbe essere sorprendentementepoetico in altri modi. Hai un rapportocon le tue opere molto controverso,come accade probabilmente alla maggior parte degli artisti, dal momento che una volta terminato il lavoro, questo sembra assumereuna vitapropria,distaccqtada chi l'ha creato... Sono interessata all'arte della scrittura. Sono interessata alla scritturae mi piace scrivere. La odio naturalmente,ma mi piace anche. Quando scrivo, per esempio, parlo ad alta voce. Deve suonarebene, così sono piuttosto felice di leggere brani dal mio libro.Soppongoche siaamore; è moltospossante.Equalchevolta è straziante e mi chiedo se ne vale la pena. Poi naturalmente ho progetti per nuovi romanzi.
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