Linea d'ombra - anno VIII - n. 53 - ottobre 1990

48 PElER HANDKE LARIPETIZIONE I. È possibile ricostruire un destino attraverso un paesaggio? Il nuovo, poetico viaggio di Handke nei silenzi dei nostri anni. 208 pagine 28.000 lire IPERBOREA DAL NORD LA LUCE HERMANN BANG I QUATTRO DIAVOLI "Ci sono nella vita solo due cose: l'amore e la morte". La storia breve e intensa di una attrazione fatale PÀR LAGERKVIST IL SORRISO ETERNO Nell'aldilà la nostalgia della vita ripropone eterno il bisogno di scoprirne il significato HENRIK STANGERUP L'UOMO CHE VOLEVA ESSERE COLPEVOLE Contro l'uomo meccanico e una società omogeneizzata, il paradosso, l'awentura, la fantasia, il diritto alla differenza FOLKE FRIDELL UNA SETTIMANA DI PECCATO Sette giorni di sfida all'ordine per ripfendersi il tempo e continuare a vivere. Una rivoluzione personale raccontata con humor Via Palestro, 22 - 20121 Milano - Tel. (02) 781458 INCONTRI/KUREISHI ero molto giovane, avevo circa diciotto anni: vendevo gelati, leggevo pezzi teatrali, ma quello che contava maggiormente era il fatto di essere fra gente per la quale la cultura aveva una certa importanza, per la quale le idee erano al centro della vita e il teatro era la cosa più importante che potesse capitare. Venendo dalla periferia, da Bromley, nel Kent, non mi era mai capitato niente di simile. Così poter vedere al Royal Court la serietà delle persone che si occupavano di arte è stato meraviglioso perché mi ha fatto _capire che i pezzi teatrali, i film, i libri, la musica mi interessavano veramente, che erano tutta la mia vita, non solo un hobby. Sarà sempre così. E poi gli esempi degli scrittori, degli attori, dei registi che ho in'contrato... Ho imparato una incredibile quantità di cose semplicemente stando lì. Nei Riverside mi occupavo del 'negozio di libri. Era un posto fantastico. Ci sono andato nel 1979 e ho incontrato Kantor, Franca Rame e Dar~o Fo, il San Francisco Mime Troup, ·il Circo Immaginario. Ho incontrato attori, designer. .. era fantastico e io ero sempre lì. Andavo al ristorante del teatro ogni sera per incontrare delle persone nuove. In Inghilterra non abbiamo i bar e nei pub non è la stessa cosa. Come è nato il tuo interesse per la lettura, per la scrittura? Non deve essere stato facile da Bromley. No, non è stato facile. Credo di aver iniziato per via di mio padre che viene da una famiglia intellettuale indiana. La casa era sempre piena di libri. Anche lui scriveva, come giornalista, ma non veramente in modo professionale. Scriveva anche narrativa? Sfortunatamente sì. Voleva essere uno scrittore e non ha mai potuto diventarlo. Così io ho dovuto diventarlo per lui, in modo che potesse. completare la sua vita. Gli piace che tu scriva? Sì, è molto orgoglioso di me, ma pensa di scrivere meglio di me e non riesce ancora a capire perché i ;niei libri vengano pubblicati e i suoi no. E molto difficile per lui. Sei stato criticato per il fatto di trattare in modo troppo superficiale, puramente comico, dei problemi sociali molto profondi. Cosa rispondi a queste voci? Spero di far ridere la gente e mi piace pensare di essere un autore di commedie. Mi occupo di problemi molto seri e tuttavia il mondo mi fa anche ridere. Non descrivo la società in modo realistico e non potrei scrivere dei film seri, pesanti, o scrivere un romanzo sul dolore del razzismo. Il mio stile, il mio modo di vedere il mondo, è comico, non banale. Con questo non voglio dire che non speri di "crescere", ma solamente che non credo di poter riuscire a scrivere in un altro modo. Il tuo nome è stato spesso associato a quello di Sa/man Rushdie. È un mio caro amico e lo è da molto tempo. Per me è stato un fratello maggiore, un esempio per la sua integrità, il suo talento, il suo impegno politico. Ho sempre guardato a lui con ammirazione anche se come autori non abbiamo nulla in comune. Salman è un autore di talento.

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