Linea d'ombra - anno VIII - n. 53 - ottobre 1990

luigi Malerba in una loto di Paola Agosti. · appunto per questo sublime: a questo sosia. è possibile regalare tutte le disgrazie che anoi non sono fortunatamente capitate, ma di cui pure abbiamo bisogno per sentirci toccati dalla poesia. Diventiamo così più belli, ma perché più sofferenti, e perciò anche più buoni, sempre vittime, mai persecutori. · Vassalii invece il rischio di diventare consolatorio lo corre pervia di unilateralità moralistiPaolo Flores d'Arcais Esistenza e libertà CONFRONTI ca. Pur partendo dall'intenzione apparente di essere quanto più aspro possibile, di fatto La Chimera è un libro di piacevole lettura ma tutt'altro che provocatorio, come testimonia di nuovo il larghissimo successo. Lo.scrittore ricostruisce in modo accurato e spesso suggestivo il suo. Seicento novarese, ma troppo spesso si sofferma a giudicare i cattivi, cui assegna una parte tanto priva di .sfumature da sfiorare la macchietta. Al contrarionell 'ultimo romanzo di Malerba è impossibile parteggiare per qualcuno. È una differenza strategica, decisiva anche sul piano della qualità estetica: nel Fuoco greco i personaggi importanti sono tutti moralmente spregevoli. Ma proprio in questa loro sgradevolezza si annida la possibilità di fare della remo_ta storia della corte di Bisanzio una convincente metafora del presente. Le intenzioni polemiche però, come anche l'accurato lavoro sulle fonti, sono attentamente dissimulate nel romanzo, tutto è risolto in narrazione, e l'autore si guarda bene dal comparire in veste di giudice-supremo. II fuoco greco mette in scena una violenza senza confini, che non rispetta neanche i vincoli di sangue, ma si ammanta di raffinati cerimoniali, e di raffinata cultura. Succede di tutto: tradimenti a catena, omicidi di ogni genere, accecamenti, castrazioni, lingue tagliate. Ma tanta crudeltà è rappresentata con una compostezza arnmirevohnente priva di pathos, dove la studiatanuditàdella pagina contribuisce a intensificare· l'effetto d'urto. Proprio questo uso si- · stematico della violenza istituisce un rapporto, assai meno iperbolico di quanto potrebbe parere a prima vista, con la nostra realtà. Un rapporto, è vero, assai mediato: ma non sembra che al momento i nostri scrittori possano fare molto di più. "Troppe sono le storie del mondo" dice un personaggio del romanzo "e solo quelle che sopravviveranno alla volontà di dimenticare saranno degne di essere ricordate. Le storie degne di sopravvivere hanno bisogno di spazio nella memoria e di leggerezza nella mente". Nelle nostre menti non c'è leggerezza e la nostra memoria è saturata da troppi messaggi: pure questa storia non la dimenticheremo faci !mente. Alla ricerca di nuovi apporti per la discussione sulla rifondazione della sinistra e sul futuro della democrazia. Per sapere cosa leggere Bertrand Badie I due stati Società e potere in Jsla,me in Occidente A cura di Khaled Fouad Allam Le dissonanze e le consonanze di due concezioni soltanto in apparenza contrapposte. <<Biblioteca raba e islamica» Albert Cohen A voi fratelli- umani Nella Francia buia dell'Affaire Dreyfus, l'emarginazione degli ebrei attraverso i ricordi di un bambino. 40 CATALOGO RAGIONATO DEI PERIODICI ITALIANI 1991 tutte le riviste italianeordinate per argomento e alfabeticamente con la scheda anagrafica, i dati e la presentazione dei contenuti. Da dicembre in libreria e per abbonamento una produzi()ne de . laRivisteria Via Daverio, 7 - 20122 Milano - Tel. 02/5450777

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