IL CONTISTO personaggio poco noto-, lo è stato a tutto svantaggio di coloro che lo hanno distrutto. . Recentemente Fide}ha promosso giovani responsabili come Roberto Robaina, segretario della Ujc, e Carlos Lage, che aveva occupato questo posto prima di lui. Alcuni funzionari sono convinti che Robaina sarebbe un buon successore, "ma tra dieci o vent'ani, perché Fide}è nel pieno possesso delle sue facoltà", ha creduto opportuno di aggiungere uno di loro. La dirigenza cu'bana ha visto arrivare la crisi del mondo socialista e ha fatto in tempo a lanciare una controffensiva dietro la quale, come ci · ha detto un funzionario, "c'è una filosofia". Castro conosce la canzone, e gode comunque di un prestigio notevole. A Cuba, inoltre, il fattore nazionalista gioca per e non contro la dirigenza rivoluzionaria. I problemi più recenti della "transizione al capitalismo" nei paesi dell'Est vengono ampiamente utilizzati dalla dirigenza per far riflettere un popolo che sopporta un "patto" secondo il quale la maggioranza accetta un sistema che non le offre troppi beni di consumo ma le offre una notevole sicurezza nell'occupazione, e nel sistema sanitario, educativo e d'ordine pubblico. Castro deve comunque valutare attentamente le forze che possono appoggiarlo. La popolazione nera, per esempio, non ha mai accettato una burocrapa che per la gran maggioranza è bianca e che non ha mai superato.del tutto il razzismo di un tempo. Contemporaneamente, però, certi intellettuali che erano al margine della dissidenza sono rientrati · parzialmente nell'ordine grazie a uno sforzo di democratizzazione della Unione degli scrittori e artisti di Cuba. I punti deboli sono molto numerosi. All'esercito costa fatica perdonare quanto è stato fatto a Ochoa. Non aveva forse dichiarato Fidel, molto tempo fa, che "la rivoluzione non deve divorare i propri figli"? Ogni sospetto di complotti precedenti al caso sembra sbagliato, ma tra gli ufficiali di alto rango rientrati dall' Angola a ben pochi è stato affidato il comando di truppe, La pubblicazione negli Stati Uniti di un manifesto firmato da militari di origine cubana che invitano i loro corrispottivi rivoluzionari a rovesciare Fide! non è certo un caso. I giovani universitari sono un settore tanto più difficile perché prodotto dalla rivoluzione, e invocano con assiduità la perestrojka. Il sottopro.letariato è instabile. La delinquenza è aumentata e la riorganizzazione del Ministero dell'Interno le ha permesso di agire più impunemente. E la grande incognita è la Chiesa cattolica che, a differenza delle altre dissidenze, è protetta d'ufficio da eventuali eccessi repressivi (cfr. il libro Fidel e la religione, lunga intervista realizzata con un domenicano brasiliano). Perché allora cercare di guadagnar tempo? Gli argomenti sono svariati. "Se tutto è accaduto così velocemente, possono succedere altre cose con la ~tessa rapidità", dice .un dirigente a proposito dell'Europa dell'Est, mentre altri considerano essenziale la situazione esplosiva dell'America Latina, e che entro due o tre anni gli avvenimenti in Perù, in Colombia o altrove porranno Cuba al decimo posto nelle preoccupazioni di Washington ... Questa strategia è limitata, ma può avere successo se permangono tre condizioni minime: che Fide! non scompaia, che la popolazione sopporti l'austerità, che la dirigenza non si veda costretta a far sparare le truppe per mantenere l'ordine. Castro può superare ancora una volta questa difficile prova, ma se non si serve di essa per risolvere i problemi di fondo della rivohizione - produzione e democrazia - la sua resistenza sarà servita soltanto per · aprire alla possibilità di soluzioni molto più tragiche. Il riferimento a Numanzia è trasparente: resistente, "mantenerse", è valido dal punto di vista dell'identità nazionale di fronte a una potenza più grande. Ed è sufficiente. Ma non sul terreno ideologico. È questa la grande differenza con Gorbaciov o con i sandinisti che, bene o male (soprattutto dal punto di vista del!a logica del potere), hanno l'incontestabile merito di rinnovare le loro prospettive. Carlos Rafael Rodriguez consiglia di ''non cercare per la soluzione dei problemi cubani di imitare le soluzioni adottate in altri paesi, ma di andare più a fondo nella tradizione della nostra rivoluzione". Ma nulla vieta di interrogarsi su cosa sarebbe accaduto se invece di lanciare dall'alto una "rettifica burocratica", Fide}Castro avesse dato il segnale di una "rettifica democratica". (da "Nexos" n. 152, Città del Messico, agosto 1990) 28 "ADULARIA" narrativada scoprirefra '800e '900 GianfrancoDraghi INVERNO- CARNEVALE Prefazione di RobertoCarifi pag. 152 Lire20.000 È disponibile inlibreriao pressol'Editorequesto decimovolumedellaCollana"ADULARIA" dedicata ai cosldetti"grandiminori"dellaLetteratura italiana.Sono in essoriunitiduesplendidicomponimentidiGianfrancoDraghi. È giuntoilmomento, infatti,difarconoscereunAutoredigrandetalento che,sepureappartatoepoconotoalgrossopubblico,deveconsiderarsi f guradigranderilievodella .culturacont~mporanea it lianaedeuropea. m CLAUDIOLOMBARDIEDITORE 20145Milano-ViaBernardinoTelesio18- Tel.(02)4817553 ffiçn,Mega 4/90 In questo numero, fra gli altri articoli: Miriam Mafai: Le vedove di Lenin e la deriva femminista Paolo Flores d' Arcais: Come combattere la partitocrazia Ernst Fraenkel: Riforma della costituzione e socialdemocrazia Pino Arlacchi e Roger Lewis: Droga e crimin!J,lità a Bologna Vezio De Lucia: La strage urbanistica Gianni Vattimo: Post-moderno, tecnologia, ontologia
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