Jesus Yafiez Pelletier, il medico militare che si era rifiutato di assassinare Castro quando eta stato fatto prigioniero nel 1953 e che diventò poi suo aiutante privato, è oggi un membro attivo del Comitato cubano per i diritti umani. L'8 niarzo scorso è stato circondato con altri membri del Comitato da una folla riunita "spontaneamente" che li ha insultati e minacciati trattandoli da "scarafaggi" - ultima trasformazione linguistica dei "gusanos", i vermi cui i controrivoluzionari di Miami sono stati paragonati sin dall'inizio della Rivoluzione. "Siamo in grave e costante pericolo", considera Yafiez, cui un rappresentante delle autorità ha detto che "la pazienza ha raggiunto il suo limite". Su questo terreno un rilassamento, è improbabile: è . un terreno considerato dai dirigenti cubani come un vero campo di battaglia. Ed essi · sono disposti a perdere parte dei loro simpatizzanti all'estero, o i càttolici cubani o latinoamericani. Ed è chiaro che chiunque dissente è facilmente considerato come un nemico. Le trasformazioni nel blocco socialista sono un dramma, per la rivoluzione cubana. È in pericolo 1'85% dello scambio commercfale con l'estero: 65% con l 'Urss e 20% con gli altri paesi del Comecon. I rapporti con questi ultimi ''non potrebbero essere peggiori", ci ha detto Alberto Bravo, consigliere economico del Consiglio di stato: "un fenomeno in movimento che ha portato tra l'altro all'inadempienza e perfino all' an- . nullamento di accordi già firmati". L'accordo firmato il 17 aprile scorso con il vice primo ministro sovietico Leonid Abalkin prevede un aumento del 9% degli scambi commerciali per i prossimi cinque ailJ!i.Si tratta di un gesto di buona volontà di Gorbaciov, cui ha corrisposto la riduzione delle critiche da parte di Castro. "I dirigenti sovietici hanno deciso di rispettare i loro impegni", sostiene Bravo, "ma avranno molti problemi per tre motivi: le difficoltà diproduzione (scioperi e altro), il decentramento che rende le imprese autonome e più sensibili al profitto che . all'internazionalismo, e la richiesta di miglioramenti all'interno dell'Urss che porta ·inevjtabilmente a tagliare ogni aiuto estero senza distinzione". Nelle ultime settimane la situazione si è complicata ancor più con la nuova trappola elaborata daBaker e Bush: Gorbaciov la smetta di aiutare Castro se vuol denaro dagli Usa. Per certi sovietici è una tentazione, anche se l'abbandono di Cuba sarebbe più costoso, in termini politici, di quello del Nicaragua. Un semplice ritardo nella consegna del petrolio provoca problemi molto seri. "Possiamo fermare l'aria condizionata, sopprimere le trasmissioni televisive del mattino, rallentare le attività e perfino tornare all'agricoltura di tradizione animale e umana", sostiene Balari. "È tutta questione di gradualità". Castro chiama questo periodo "un periodo ILCONTESTO speciale in. tempi di pace". In definitiva i dirigenti sanno amministrare l'austerità meglio di quanto non sappiano aumentare i beni disponibili. Per avere divise estere puntano sull'esportazione di biotecnologie: "abbiamo per la prima volta qualcosa che nessun altro ha". Cuba ha venduto al Brasile bovini per cento milioni di dollari ma, come ha detto un uomo d'affari brasiliano, "non si possono costruire relazioni economiche sulla base di una epidemia di meningite". . Ali 'interno, il governo ha puntato tutte le speranze sul turismo, che già realizza 150 milioni didollari lordi. L'obiettivo è di mille milioni di dollari per il Duemila. Questo è il primo settore in cui sono state accettate joint ventures. L'll maggio Fide! Castro ha inaugurato un albergo costruito al50% con capitale della catena spagnola Sol. Ma il progetto può aver successo solo se ·attirerà il pubblico statunitense. Per Carlos Rafael Rodriguez, membro dell'Ufficio politico e numero 3 del regime, si tratta di un 'ipotesi lontana. Rodrfguez aggiunge: "Se domani dovessimo vedere molti nordamericani sulle nostre spiagge, non sarebbe per motivi di turismo." Sul terreno della produzione, la politica di "sostituzione delle importazioni" e di indipendenza sostenuta dalla dirigenza potrà costituire una risposta solo se si viene a capo del problema centrale della "motivazione". La dirigenza considera positive le esperienze della "rettifica", ma nulla indica che possano venir generalizzate. Nuove forme di remunerazione sono state sperimentate nelle fabbriche legate all'esercito, per.ché "la disciplina permette di fare un'esperienza più rapida", dice un quadro dirigente. Ma come non vedere che il risultato è inattendibile, a meno di militarizzare tutto il paese? E questo è in parte quanto si cerca di fare con la moltiplicazione dei contingenti, un. tipo di brigate volontarie di lavoratori che ha permesso dei progressi nel campo della costruzione. Ma non tutti i cubani sono disposti ad arruolarsi nelle brigate, e a quelli che l'han fatto è ànche capitato di veder rapidamente ridotto il proprio lavoro dalla mancanza di materie prime . Per Carlos Rafael Rodrfguez "L'importante è dire chiaramente cosa sta succedendo e, contemporaneamente, prepararsi. Una situazione di questo genere non ci coglierà di sorpresa e non potrà durare touJe la vie". Allusione al proverbio classico "non c'è male che duri cent'anni, né corpo che lo sopporti", ma contemporaneamente perno della posizione della dirigenza: si tratta di guadagnar tempo. Tutti i cubani sono convinti che Bush e Gorbaciov si sono messi d'accordo nell'incontro "Malta/Y alta" che ha permesso a1 "gendarme" nordamericano di invadere Panama qualche giorno più tardi.L'inizio di una escalation.Washington è in attesa del crollo della rivoluzione e fa di tutto per affrettarlo.
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