Linea d'ombra - anno VIII - n. 53 - ottobre 1990

ILCONTESTO rienze e analisi ancora troppo limitate, soprattutto se confrontate alla complessità dell'ambito tematico scelto. Anzi l'ecologia è ormai fraintesa come "totalità" e rischia di essere equivalente alla metafisica, proprio mentre l'esperienza consumata dentro I' identità e l'integrità del piccolo gruppo suggerisce il "microcosmo a misura d'uomo" come luogo unico e giusto dove il macrocosmo si riflette e in definitiva si riassume: ancora una volta un luogo molto simile al condominio, che però viene così elevato a corrispettivo sociale della coscienza individuale. "Pensare in piccolo" si dimostra una trovata certo stupida ma doppiamente funzionale: mentre offre la chiave che minimalizza i grandi temi e i difficili problemi di riferimento, apre la porta del localismo e dell 'amministrativismo in cui si è circoscritta da tempo l'attività politica (quella "ridefinita" dal movimento degli Assessori). A quella porta però i Verdi già bussavano con mag- • giare efficacia e minor pretenzione, prima di imitare le formule e i modi dei Testimoni di Geova: "Un compito essenziale è portare anche nella politica gli spazi di potere circolare tipici dell'ecologia", continua il documento, e cita: "Tutto ciò che il potere del inondo fa, lo fa in circolo. Il cielo è rotondo e ho sentito dire che la terra è rotonda come una palla e che così sono le .stelle. (...) La vita dell'uomo è un circolo, dall'infanzia all'infanzia, e lo stesso accade in ogni cosa dove un potere si muove." Girotondi e florilegi abbondano e confondono la sostanza e il senso della "mozione politica": risulta davvero difficile leggerla riconoscendo ed estraendo scelte e ragioni più "a misura d'uomo" - diremmo stavolta noi - dall'immaginario politico in cui sembra soddisfarsi una delle "condizioni" poste alla base della sfidà ambientalista, quella "di ridare priorità alla creatività culturale del movimento", fin qui ahimè giudicata inadeguata. Ma la vera amarezza non è quella di imbattersi negli affondi poetici ingenui o esagerati, ma nel doverne invece registrare la perfetta adeguatezza al contesto di una cultura politica (e non) contro la quale resiste - stando al documento in visione - soltanto la retorica dell'altemativismo. Un altemativismo come risoluzione più che come posizione, come fosse sempre possibile o sempre obbligatorio individuare le scelte e i comportamenti in grado di dissipare i drammi e di superare le difficoltà che stanno dietro e dentro ai temi dell'ecologia e della pace. Una retorica sempre più evidente quanto più la si innalza dal terreno della individuazione e difesa dei principi a quello della visione certa delle Idee. Cosl, ad esempio, il problema posto dalle componenti femministe e la faccenda peraltro consunta e sospetta della lottizzazione sessista dei posti di rappresentanza (e di potere) si trasfigura nel tema del Pensiero Femminil~ e prende il tono e lo spazio di un versetto da catechismo: "Il pensiero femminile valorizza le reti di comunicazione, mantiene in vita strutture di connessione, dà slancio ai valori positivi dell'essere di ciascuno, crea relazioni che favoriscono progettualità e cooperazione, permettendo la tra'iformazione dei conflitti di potere in confronti politici." Viene la tentazione di concludere con una provocatoria riva~ lutazione del "maschile": può darsi infatti che assumere come riferimento la Terra rischi di far perdere di vista il Mondo. Quel "resto del mondo"- natura inclusa, certamente- che è sempre meno compreso e comprensibile da quanti vivono e consumano nella nostra Società, che è sempre più lontano e diverso dalla nostra cultura e dalla nostra mentalità. Per questo è meglio operare riflettendo su pochi e poyeri principi, piuttosto che risalendo, creativi, verso la formulazione di Idee. Vuoi vedere che l'ideologia, almeno quella che si produce da noi, è ancora "falsa coscienza"? Vuoi vedere che, revisioni a parte, può servire talvolta di più l'avvertenza di un vecchio filosofo rosso che l'avventatezza di un giovane ideologo verde? ABBONARSI È MEGLIO a chi si abbonaa Linead'ombra entro il 31• 12·1990 un libroin regalo a scelta fra i sei titoli proposti J.Galtung ISRAELE • PALESTINA: UNASOLUZIONE NONVIOLENTA EdizioniSonda Torino FIL;;,;; .. I _::!:::'J K.Brandys VARIAZIONI POSTALI EdizioniE/O Roma /. 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