Linea d'ombra - anno VIII - n. 52 - settembre 1990

CINEMA ma sembrava limitarsi a raccontare belle favole, stn-'ggenti vicended'amore poco verosimili... · Era sempre la stessa storia: il poveraccio sposava la figlia del pascià eccetera eccetera. Erano film fatti per far sognare la gente. A quei tempi si pensava che la gente volesse vedere al cinema quello che nella rea1tà né viveva né avrebbe mai vissuto, la vita dei pascià, dei grandi ricevimenti nei saloni delle loro ville. Tutto ciò che non aveva mai visto a casa sua o nei vicoli del suo quartiere,. La svolta è venuta nel 1939, quando Studio Misr ha prodotto un film in cui g!i eroi erano un barbiere, un piccolo negoziante, un· macellaio ... E sta~o il primo film realista egiziano, ha segnato il passaggio definitivo dal cinema dei pascià a quello dei vicoli, un cambiamento radicale nell'atmosfera sociale dipinta dal cinema egiziano. La gente era sorpresa, ma il film ha avuto un grande successo. Ci si è così resi conto che la gente non va al cinema solo per vede_reun mondo che non conosce, ma che può volere vedere la propria vita tale quale è. Questo film ha segnato la fine dei film dei pascià, della case con lunghe scalinate dappertutto, jn cui c'è sempre un bar, e gente in smoking e in frak. L'Egitto non era questo ma tutt'altra cosa. La gente ha smesso di credere alle fiabe a lieto fine. · Negli anni CinquantaeSessantaquestonuovomododi inten-· dere il cinema ha dato i suoi migliori risultati. Il decennio successivo, gli anni del/'ap<:rtura - economica e non solo - ali'Occidente,gli anni di Sadat, sembrano segnaregià undeclino, unacadutadi tono. Com.ese le sceltepolitiche e economiche di quegli anni trovassero nel cinema un corrispettivo, nelle commedieali'americana, di dubbio gusto e soprattutto,ancora unavolJa,estraneealla realtàegiziana... È d'accordo su questo? Sì. E stata l'epoca della corruzione, l'epoca della carne avariata, in cui si commerciava di tutto, anche polli e formaggio andati a male. Il cinema non è stato risparmiato. Abbiamo avuto i cattivi Yusro in uno scena di l'inizio di Saloh Abu Seif. film, esattamente come abbiamo avuto la cattiva carne o il cattivo formaggio. Erano film fatti apposta per alterare il modo di pensare della gente, per far sì che non pensasse ai problemi veri. Questi film proponevano soluzioni assurde alle diffico1tà della vita, alla povertà... come se davvero vincere alla lotteria per esempio potesse risolvere il problema! In quegli anni la missione del cinema, la missione autentica, quella artistica, è stata tradita. Il ruolo del cinema è fondamentale in un paese come l'Egitto, ancora in ~ia di sviluppo, dove il 70% della popolazione è analfabeta. E l'unica arte che può raggiungere un popolo che non sa leggere libri e-giornali. Il cinema tutti possono capirlo. Per questo è essenziale che abbia un senso, un messaggio, che dica qualcosa. Il pubblico da noi è molto intelligente, rion si possono giustificarei cattivi film dicendo che li vuole il pubblico. Purtroppo il cinema in Egitto, ma non solo: in tutto l'Oriente, è l'unico passatempo a portata della gente. La gente normale nori va al club, a teatro, se vuole uscire con la sua famiglia va al cinema. Ma se trova un cattivo film non si accontenta, Basta entrare in una qualsiasi sala per rendersene conto. Da .noi la gente durante la · proiezione parla, commenta, chiama in causa i personaggi del film. Non è come in Europa, dove al cinema è vietato parlare. E i comll,.lentiaella gente durante il film sono tutt'altro che stupidi. Anzi. E proprio ipocrita dire che per il pubblico tutto è buono. Ecco,penso .chequestoaspettodel ruolo educaJivoquasi del cinemain Egitto siafondamentale. La gente non sa leggere,ma conosceNaghibMahfuz,i grandiscrittoriegiziani,arabi,manon solo, attraverso i film che sono stati fatti a partire dai loro romanzi.E se il pubblico che ha.visto ifilm che lei ha tratto dai romanzi di Naghib Mahfuz e altri è vastissimo, è an·chemerito della televisione,che li haportatifin nei villaggipiù persi, dove il cinemanon è ancora arrivato. · Molti sorio convinti che la televisione e il video sono contro il cinema. Secondo me è verò il contrario. La televisione e il video sono un mezzo di diffusione al servizio del cinema. Da noi non ci

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