Linea d'ombra - anno VIII - n. 52 - settembre 1990

RISO, ANCHE AMARO Incontro con Evgenii Popov a cura di Pia Pera Evgenij Popov è prima di tutto molto simpatico: per capirlo, del resto, basta leggere i suoi racconti. A me è bastato il primo, Fuori della cultura, per provare il desiderio di leggere altre cose e farlo conoscere in Italia.L'ho incontrato finalmente a Mosca, nello studio del vecchio scultore Fedor Suckov, che è stato amico di Platonov (ne ha scolpito il busto), è stato un periodo nei campi (ma non ne parla), e appena riconquistata la libertà si è dato da fare per pubblicare gli inediti dell' ammirato amico e scrittore. (cfr. "Linea d'ombra" .febb. 1990) Suckov è un vecchio singolarmente vivace: nel periodo della campagna contro l' alcolismo riesce a combinare profumi da donna e altre cose improponibili per offrirle ai suoi ospiti. Anche a me è toccato assaggiare roba veramente terribile, ma come non sentire l'obbligo di onorare tanta· ingegnosità? Popov non sembra uno scrittore, e forse anche questa è una deile ragioni per cui è così simpatico. Tanto per cominciare è inspiegabilmente buono, un vero altruista, e questo non corrisponde alla mia immagine dell' 1Wmodi lettere, poi ha una fortissima carica di calore umano, quel calore che di solito hanno solo le persone semplici, non sembra afflitto dal minimo egocentrismo, al punto che mi parla più degli altri scrittori, che mi raccomanda, che di se stesso, e, come vedrò una sera che mi invita a cena a casa sua, ha il raro buo·n senso di volere molto bene a sua mogli;. Gli è appena nato un figlio, che ha chiamato Vasi/i) in onore dell'amico Aksenov, che per un caso felice è arrivato a Mosca dagli Stati Uniti a Novembre (1989), invitato dall'ambasciatore americano, proprio nei giorni in cui si festeggiava la nascita di Vasja, e ha partecipato allafestaper il bambino, unafesta bellissima dove c'erano tutti gli amici, Bella Achmadulina, e altri che un decennio prima avevano partecipato con lui alla creazione di un almanacco letterario di cui erano entusiasti, ma che però aveva provocato un mucchio di guai. Popov ha vissuto mo/-· to vicino ad Aksenov, lo scrittore figlio dell'autrice di Viaggio nella vertigine, Evgenija Semenovna Ginzburg. Uno dei momenti più intensi della sua attività di scrittore è stato appunto la creazione del/' Almanacco Metropol'. Metropo/' certo è statounprodottodelnostro tempo,i compiti sono stati espressinell'introduzione alla raccolta: metropoli,nel senso di città della metropolitana, del mondo migliore della metropolitana.Allora si stampavanocose che non soddisfacevano nessuno, né gli scrittori né i lettori, così abbiamo concepito questo almanacco,nella speranzadi trovare un riscontro;pensavamoanche che, se pure ci fosse statounoscandalo, nonsarebbe· stato uno scandalo così grosso. Speravamo che ci sarebbero venuti incontroe ci avrebberopubblicati,sia pure a tiraturalimitata, qui in Urss, ma questo non è avvenuto. Sonogiàpassati dieci anni, iU989 è l'anniversario, nondella pubblicazione,madelloscandalo:metàdiquanto è statostampato lì, ormai è stampato anche in Russia: Vysockij, per esempio, mentreallora ci accusaronodi averestampatoun testo "blatnof', malavitoso, roba dove si desirivono ubriachi, e cose del genere, da strada. Adessoinvece questa roba si stampa. Alcunimiei racconti sono stati stampati. Anche lskander viene pubblicato, e danno il suo spettacolo Malen'kij gigant bo/'sogo seksa (II piccologigantedal grande sesso).AncheBitov è pubblicato. Metropol' era un'idea pluralista, vi comparivanopersonalitàdiversissime, come il filosofo Viktor Trostnikove lo storicoLeonid Batkin, ilmodernistaGenrichSapgir,e ilpoeta cristianoortodosso Jurij Kublanovskij,che adesso è inOccidente.Abbiamoconservato tutti i rapportdi i amicizia,manonsiamomai stati un gruppoin senso proprio. Mi racconteres/tai storia di Metropol'? La storiadiMetropo/' è questa:l'abbiamo rganizzato nel 1978,ricordci he periodoera,conBrezneev tutto...Parteciparonoall'almanacco due gruppidi scrittori,alcunigiàmolto noti come Voznesenskij, Bella AchmadulinaV, ladimirVysockijm, entrealtri che erano noti ma in cerchie ristrette, comeBitov,diederocose chepermoltianninonavevanopotutostampare.Eranoicosiddetti giovaniscrittori:per moltotempocongiovaniscrittorsiiintendeva "quelli che non pubblicano".Per esempioil patriarcadegli avanguardistirussi, il poetaGenrichSapgir,cheadessohacompiuto sessanta anni, due anni fa era ancora chiamato"giovane scrittore". Adesso la situazione è cambiata.Quandoparlodei giovani cui appartiene il futuro intendo un'altra generazione, quelli di 30, di 25 anni, che adesso stampano,per esempio Gavrilov, Oaleev, Kozevnikov, sono fra quei diecinominati l'anno scorsodamee dal criticoSergejKuprinin.Pergiovannion si po~sonopiù intendere P'ecuch, la Petrusevskajao, Viktor · Erofeev che sono miei coetanei, sui quaranta.Maal tempodi Metropol' pergiovanisi intendevanoappuntogliscrittorcihenon venivano stampati, e quei "giovani" nel sensodettosopraci diederoallorale lorocose perché lorononli stampavancoomunque. Nonsi trattavadi una comunanzapoliticaodiscuolaestile, il nostro era un almanaccopluralista, con posizionipolarmente opposte, c'erano slavofili come Jurij Kublanovskijaccantoa occidentalisticomeSapgire Batkin,c'era Iostoricodellacultura e filosofo religioso Presnjakov... C'erano tutti, litigavamuono contro l'altro, ma in un'atmosfera di fratellanza,e uscivamtoutti insieme.Un almanacco non è come un giornalechedeveavere una direzione,unalmanaccopuò esserefattodapersonediverse. All'inizio noi desideravamo pubblicare in patria,c'erano 25 partecipanti e 5 redattori, che erano VasilijAksenov,Andrej Bitov, ViktorErofeev,Fazil' Iskander,e io.Ma,datocheeraun verq marasma, i dirigenti provarono un'ira terribile,temettero 1'inizio di una nuovaCecoslovacchia.Fragliospitidi Met;opo/' c'era ancheJohn Updike. · II nostro tentativo di stampare in Russianonriuscì,e così l'almanacco fupubblicatoinAmerica.Comesempresuccedien questi casi; ci furono letterecontro Metropol', ViktorErofeeev io fummo esclusi dall'Unione degli Scrittori,ma insommap,er noi non funulladi tragico,ci eravamoappenaentratiesapevamo comecavarcelaanchesenzaquello:eravamonell'Uniondeasette mesi e tredici giorni. Siamo stati riammessi,il 29marzo1988. 51

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==